sabato 28 luglio 2018

1972, luglio 29- Il rapimento e la fulminea liberazione per la piccola Felicetta!


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29 luglio 1972-

Un fatto di cronaca accaduto in tempi abbastanza recenti, rispetto agli altri che quasi quotidianamente proponiamo, ci raccontano di una storia terminata a buon fine grazie alle celeri indagini svolte dagli agenti della Pubblica Sicurezza di San Giuseppe Vesuviano in coordinazione con le autorità torresi.

La scomparsa della piccola Felicetta, avvenuta sulla spiaggia di Torre Annunziata, era stata subito etichettata come un tentativo di rapimento, anche se avvenuto in modo anomalo.

La presenza di una donna sulla spiaggia che, dopo aver visto la piccola assieme alla mamma sotto l’ombrellone, le propose di prendere in figlia la piccola perché lei era impossibilitata a diventare madre, agevolò subito la pista delle indagini verso la giusta direzione.

Bastarono due giorni per arrivare alla conclusione della storia, il tempo di identificare la misteriosa donna dai capelli rossi e accertarne la residenza.

La piccola venne ritrovata in preda allo choc, d’altra parte ricordiamo che aveva nove anni e si ritrovò all’improvviso senza la presenza della mamma, in casa di una sconosciuta.

La rilettura di questa storia mi ha inevitabilmente portato al ricordo della piccola Angela Celentano, anch’essa misteriosamente scomparsa e mai piu’ ritrovata.

Per Angela, sono ormai trascorsi ventidue anni da quel terribile 10 agosto 1996, sul Monte Faito.

Forse per lei si è perso troppo tempo prima di avviare le indagini nel modo giusto.

Come abbiamo visto con Felicetta, la tempestività e la competenza degli addetti, oltre probabilmente una buona collaborazione dei testimoni, permise di scongiurare un durissimo dramma familiare.



venerdì 27 luglio 2018

1921, 28 luglio. Consiglieri comunali con le pistole! Terrore a Torre Annunziata.


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28 LUGLIO 1921-

Il 1921, probabilmente è stato l’anno in cui la tensione, i disordini e la guerriglia tra gli opposti schieramenti che si contrapponevano nella vita politica di Torre Annunziata raggiunse il livello di allerta piu’ alto in assoluto.

La maggioranza conquistata dalla giunta di sinistra veniva contrastata con tutte le armi, possibili e immaginabili, dallo schieramento di destra, al cui interno dettava legge Pelagio Rossi.

La giunta Alfani, coraggiosa e competente nei suoi elementi, riuscì a portare avanti il proprio compito rivoluzionario fino alla definitiva consacrazione dell’era mussoliniana, quando venne costretta alle dimissioni. 

In questo articoli emblematico, viene descritto il clima di paura e terrore con cui venivano convocate, e si svolgevano, le sedute consiliari.

Non fatevi ingannare dall’apertura dell’articolo, in cui si spiega
che trattasi di “Una singolare seduta..”.

Invece, era prassi normale una rappresentazione del genere, con questo clima incandescente..

Il sequestro delle pistole tra i due consiglieri rende chiaramente l’idea di come era vissuta in modo preoccupante la vita politica cittadina.
Solo cinque mesi prima era stato barbaramente ucciso l'operaio Diodato Bertone, a seguito di uno scontro con gli squadristi.
Conservo ancora diversi articoli che raccontano degli agguati, degli incidenti, delle minacce, a cui vennero costretti i componenti social-comunisti componente la giunta comunale di Torre Annunziata.
Ulteriore curiosità in questo articolo è raccontata anche nelle ultime tre righe.

A seguito di un ulteriore tafferuglio tra le parti, il mutilato di guerra Luigi Brancati, poveretto sfuggito per miracolo alla morte qualche anno prima, venne colpito con un coltello al viso, riportando conseguenze facilmente immaginabili.



giovedì 26 luglio 2018

1924, luglio 27. La grande vittoria di Teodoro Voiello, e non solo...


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27 luglio 1924-


A differenza di quanto si racconti nei vari siti sportivi che ricordano gli eventi storici calcistici degli anni trascorsi, scopriamo che, a seguito della riunione tenuta in Assemblea a Roma dalla Lega Sud del calcio, è proprio nella data del 27 luglio che avvenne l’elezione di Teodoro Voiello a Vice presidente della Lega.

Tale informazione infatti risulta molto importante in quanto, a differenza della tesi che descriveva la promozione ai vertici nazionali di Teodoro, presidente del Savoia 1908, come un “regalo” per il risultato sportivo di quell’anno che proiettò Il Savoia nella doppia finale scudetto contro il Genoa, l’articolo pubblicato certifica che l’assemblea sancì l’elezione un mese prima delle finali, addirittura mentre era in programma la finale del girone Sud, giocata dal Savoia contro l’Alba, come testimonia l’articolo del Corriere della Sera, e vinto dalla nostra squadra in un mare di polemiche.

L’elezione del giovane rappresentante dello sport torrese fu la giusta riconoscenza che il mondo sportivo decretò al presidente del sodalizio di Torre Annunziata non per una fugace apparizione nelle finali nazionali, come poteva sembrare in apparenza,  ma la lode e l’elogio per aver conseguito nel corso degli anni l’obiettivo di miglioramento e consacrazione che contraddistinse, in simbiosi, Voiello, il Savoia e Torre Annunziata.



mercoledì 25 luglio 2018

26 luglio 1948. Quintali di esplosivi scoperti all'Ilva! Quale era lo scopo?


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26 LUGLIO 1948-

54 quintali di esplosivi scoperti all’interno dell’Ilva di Torre Annunziata.

La clamorosa scoperta effettuata dai carabinieri avvenne con l’ausilio di una squadra di rastrellatori.

La perquisizione all’interno dello stabilimento avvenne in modo mirato, segno evidente che qualcuno avvisò le autorità della presenza degli ordigni abilmente nascosti.

Particolare ancora piu’ inquietante, se vogliamo, la scoperta di 6 bombe ad alto potenziale presenti nello scantinato della palazzina, proprio sotto la sede della direzione.

Chi nascose tutto questa enorme mole di materiale altamente pericoloso?

Perché venne nascosto proprio all’interno della fabbrica?

A cosa serviva avere in dotazione, pronto all’uso, oltre cinquanta quintali di ordigni?

Risposte che probabilmente non avremmo mai.

Resta ancora una volta, a conferma dei numerosi articoli presentati in questi anni, della facilità e della superficialità con la quale veniva maneggiato e movimentato il materiale esplosivo, nella maggior parte dei casi in grande quantità, che tanti danni e tante lacrime hanno fatto versare ad intere famiglie della nostra Torre Annunziata.
      

martedì 24 luglio 2018

24 luglio 1946- Disastro sfiorato, a sei mesi di distanza!

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24 LUGLIO 1946- Erano trascorsi appena sei mesi da quella immane sciagura dello scoppio dei carri che provocò oltre cinquanta morti, centinaia di feriti e danni incalcolabili in gran parte di Torre Annunziata, i cui segni sono evidenti ancora oggi a distanza di oltre settant'anni.
Oggi ci accorgiamo che, ancora una volta, la storia non aveva insegnato nulla alle autorità preposte alla sicurezza cittadina.
Solo per un evidente miracolo non si ripeterono le terribili  visioni dei tragici avvenimenti del 21 gennaio 1946.
L'incendio, verificatosi la notte del 24 luglio nei depositi dell' ARAR, l'Azienda Rilievo Alienazione Residuati, rischiò seriamente di far esplodere l'ingente quantitativo di materiale bellico, alleato ed italiano, depositato nei vasti magazzini preposti allo stoccaggio di prodotti e sostanze esplosive in attesa di destinazione finale.
Ci volle l'intera notte e l'impegno di tutte le squadre dei vigili della provincia per spegnere il vasto incendio.
Meno male che non erano ancora state posizionate le famose cisterne di cui si parla ai giorni nostri... 



domenica 22 luglio 2018

1903, 23 luglio: sei donne in mare a Torre Annunziata, due annegate!


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23 luglio 1903-




Una terribile disgrazia avvenne nella notte tra il 22 e il 23 luglio del 1903 a Torre Annunziata.

Sei giovani donne si recarono a fare un bagno sulla spiaggia torrese, nonostante il divieto delle autorità.

Purtroppo, a causa dell’oscurità e della scarsa sicurezza cui era organizzata la spiaggia, le ragazze scivolarono tra le onde, scomparendo tra esse.

Fortunatamente alcuni pescatori presenti poco lontani dalla zona riuscirono ad ascoltare le grida d’aiuto delle poverette e, accorsi sul luogo, salvarono quattro di queste sventurate ragazze.

Niente da fare per le altre due.

Di una di loro non si riuscì a trovare il corpo, dopo una notte intera di ricerche.

Niente da fare neanche per la diciannovenne Anna Vitiello, il cui corpo fu trovato ancora abbracciato ad una barca nel disperato tentativo di salvarsi dell’annegamento.

Le ricerche continuarono tutta la notte anche con la fattiva collaborazione della popolazione che accorse sul luogo della tragedia. 















Aggiornamento del 23 luglio 2020-
Ho cercato tra gli archivi dei registri per dare un nome all'altra povera ragazza annegata assieme a Amalia (e non Anna) Vitiello, 19 anni.
Ebbene, quella sera risulta esserci un'altra morta, Nunziata Cirillo, di appena 25 anni, morte entrambe in via Porto.
Allego le foto degli atti di morte.




giovedì 5 luglio 2018

5 luglio 1924- L'incendio del mulino Fabbrocino causato dalla vendetta?


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5 luglio 1924

Un gravissimo incendio, tra i piu’ imponenti verificatosi tra i nostri mulini e pastifici, distrusse quasi completamente gran parte del Molino Fabbrocino, gestito dalla Società anonima sita in via Mazzini a Torre Annunziata.

Il fuoco assunse ben presto proporzioni allarmanti, essendo alimentato dal vento e da sostanze infiammabili conservate all’interno dei locali.

Intervennero i pompieri di Torre, raggiunti in poco tempo da quelli della Regia Marina e di quelli di Castellammare.

Dopo l’iniziale lotta contro il fuoco, si aggiunsero agli aiuti anche i pompieri provenienti da Napoli.

Il mulino venne quasi completamente distrutto, e i danni, dopo le perizie, vennero calcolati in circa 4 milioni di lire.

Per la causa si dovette attendere alcuni giorni quando qualcuno avanzò il sospetto che si fosse trattata di una vendetta di alcuni operai che erano stati licenziati in quegli ultimi tempi dalla direzione.

Le indagini proseguirono in quel senso e vennero eseguiti  diversi fermi.

Un disastro annunciato.

martedì 3 luglio 2018

4 luglio 1986- Luigi Staiano.


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4 luglio 1986-

 "Nessun giorno vi cancellerà dalla memoria del tempo"

LUIGI STAIANO (1951- 1986).

Luigi Staiano, imprenditore edile di 35 anni, venne ucciso mentre stava andando dal fruttivendolo. 
Raggiunto in strada da due sicari, in sella ad una moto con i volti coperti dai caschi.

Luigi Staiano era sposato, padre di una bambina che all’epoca aveva tre anni.

Fu il primo che ebbe il coraggio di dire no alle estorsioni della camorra, presentando denuncia in Questura.
Ricordiamolo sempre.






Il ricordo di Mons. Raffaele Russo.

Il Monsignor Raffaele Russo, Rettore della Basilica della Madonna della Neve di Torre Annunziata, ci ha lasciato. Ultima tappa del suo perco...