La storia d'amore di Raffaele e Maddalena, giovanissimi, entrambi di Torre Annunziata, ebbe il tragico epilogo il 22 Giugno 1971.
Raffaele Autiero, 14 anni, e Maddalena Marinaro, 15 anni, erano due studenti.
Raffaele era al primo anno dell'Istituto tecnico industriale "Marconi", Maddalena frequentava la prima ragioneria.
Si conoscevano da alcuni anni, si frequentavano da tempo, forse erano qualcosa in piu' che amici.
Nonostante la forte amicizia, diciamolo pure, l'amore tra i due, le rispettive famiglie non approvavano l'unione, considerandoli troppo piccoli per fidanzarsi, troppo giovani per volersi bene.
La sera del ventuno giugno, dopo un lungo pomeriggio di riflessioni, non fecero ritorno nelle loro rispettive abitazioni. Immediate furono le denunce alla polizia per la doppia scomparsa.
Non si seppe mai dove trascorsero la loro ultima notte insieme.
La mattina del ventidue, mentre percorrevano, mano nella mano, il tratto sui binari compreso tra Santa Maria La Bruna e Torre Annunziata, in località "Villa Marinella", vennero investiti, dal treno accellerato 2937 diretto a Reggio Calabria.
Il corpo di Raffaele, straziato, venne trovato in fondo a una scarpata.
Maddalena, soccorsa dai ferrovieri, venne trasportata all'ospedale di Torre Annunziata, da dove, vista l'apparente gravità delle ferite, proseguì per le cure al Cardarelli di Napoli. Si riprese dopo alcune settimane.
Era stata tenuta all'oscuro della terribile morte del suo amato Raffaele.
Tante volte, negli scorsi decenni, abbiamo letto di fatti simili, raccontati dai giornali e dalla televisione.
Storie di amori giovanili, ostacolati da genitori e familiari diretti, causa di tante vittime e disgrazie.
Quante tragedie simili si sarebbero potuto evitare?
Quanti ragazzi scelsero la morte pur di continuare ad amare, in un altro mondo, il loro primo amore?
Per fortuna, nel corso degli ultimi decenni, tanti tabu', non tutti, sono stati spazzati dall'avvento delle nuove generazioni.
Un fatto del genere, una tragedia simile, come quella di Raffaele e Maddalena, speriamo che non accada piu'.
Notizie raccolte dal CORRIERE DELLA SERA e da LA VOCE DELLA PROVINCIA ( articolo di Nino Vicedomini)
Raffaele Autiero, 14 anni, e Maddalena Marinaro, 15 anni, erano due studenti.
Raffaele Autiero |
Maddalena Marinaro |
Raffaele era al primo anno dell'Istituto tecnico industriale "Marconi", Maddalena frequentava la prima ragioneria.
Si conoscevano da alcuni anni, si frequentavano da tempo, forse erano qualcosa in piu' che amici.
Nonostante la forte amicizia, diciamolo pure, l'amore tra i due, le rispettive famiglie non approvavano l'unione, considerandoli troppo piccoli per fidanzarsi, troppo giovani per volersi bene.
La sera del ventuno giugno, dopo un lungo pomeriggio di riflessioni, non fecero ritorno nelle loro rispettive abitazioni. Immediate furono le denunce alla polizia per la doppia scomparsa.
Non si seppe mai dove trascorsero la loro ultima notte insieme.
La mattina del ventidue, mentre percorrevano, mano nella mano, il tratto sui binari compreso tra Santa Maria La Bruna e Torre Annunziata, in località "Villa Marinella", vennero investiti, dal treno accellerato 2937 diretto a Reggio Calabria.
Il corpo di Raffaele, straziato, venne trovato in fondo a una scarpata.
Maddalena, soccorsa dai ferrovieri, venne trasportata all'ospedale di Torre Annunziata, da dove, vista l'apparente gravità delle ferite, proseguì per le cure al Cardarelli di Napoli. Si riprese dopo alcune settimane.
Era stata tenuta all'oscuro della terribile morte del suo amato Raffaele.
Tante volte, negli scorsi decenni, abbiamo letto di fatti simili, raccontati dai giornali e dalla televisione.
Storie di amori giovanili, ostacolati da genitori e familiari diretti, causa di tante vittime e disgrazie.
Quante tragedie simili si sarebbero potuto evitare?
Quanti ragazzi scelsero la morte pur di continuare ad amare, in un altro mondo, il loro primo amore?
Per fortuna, nel corso degli ultimi decenni, tanti tabu', non tutti, sono stati spazzati dall'avvento delle nuove generazioni.
Un fatto del genere, una tragedia simile, come quella di Raffaele e Maddalena, speriamo che non accada piu'.
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