sabato 20 dicembre 2014

Altro che fatalità! Ecco i veri motivi della strage della vigilia di Natale!

Era il 12 febbraio del 2011 quando vi proposi questo post http://goo.gl/44UP3a che riguardava una tragica esplosione avvenuta in  una casa adibita a laboratorio per la fabbricazione  di fuochi d'artificio alla vigilia del Natale del 1913.
Vi avevamo raccontato di una tragica fatalità, come spesso, troppo spesso, accade nella nostra città, nella quale perirono decine di innocenti.
Non andò cosi.. o almeno, la causa della strage non fu questa!
Dopo ulteriori verifiche sui giornali di quei giorni, ci siamo imbattuti in diversi articoli pubblicati nei giorni seguenti la catastrofe dove vengono esposti i reali motivi della causa scatenante la furia omicida dell'assassino.
Si, si trattò di omicidio.
Francesco Arnese, il nome dello sciagurato che portò in città, era anche il fabbricante delle bombe carte che  esplosero nelle abitazioni in cui vivevano tra gli altri sfortunati, anche i membri della sua famiglia, tra cui il fratello Nunzio, con cui aveva litigato.
Storie di soldi e di una donna, storie di ignoranza e gelosia tra fratelli, descritte nei minimi particolari in questi articoli de "La Stampa", che vi invito a leggere.
La notizia ebbe anche risalto nella stampa europea, come risulta da questo articolo ritrovato nel giornale francese "Le Siecle" del 1 gennaio del 1914, che annuncia l'arresto dello sciagurato ad opera della polizia torrese, aspramente contestata dalla popolazione per il ritardo con cui operò il fermo.
L'uomo riusci ad evitare il linciaggio solo per un miracolo.


la stampa del 27 dicembre 1913





 
la stampa del 31 dicembre 1913

"le siecle" 1 gennaio 1914
  

domenica 7 dicembre 2014

Matteo Galdi- Il sindaco Eroe dimenticato da tutti

Eruzione del Vesuvio su Torre del Greco- 8 dicembre 1861




Raccontando questa storia vogliamo rendere omaggio ai nostri concittadini che, in questa tragica occasione, seppero adoperarsi nell'aiutare le migliaia di persone dimoranti a Torre del Greco e, in primis al Sindaco di Torre Annunziata, Matteo Galdi.

La causa, dovuta alla violenta eruzione del Vesuvio dell'8 dicembre del 1861, fece riversare in massa nella nostra cittadina, spauriti e tremanti, un numero impressionante di disgraziati, in cerca di riparo prima e di ristoro poi, spaventati a morte dalle tremende eruzioni di magma che, riversandosi copiosamente lungo il tragitto della città corallina, provocò morte e distruzione con strade e case abbattute in poco tempo.




Il racconto, dall'inviato a Torre Annunziata del  quotidiano, scritto interamente in dialetto napoletano, dal titolo "Cuorpo De Napole E Lo Sebbeto", racconta giornalmente tutte le operazioni messe in atto dal Sindaco della città oplontina, Matteo Galdi, dall'arrivo degli sfollati all'organizzazione con  l'apertura straordinaria dei panificatori per aumentare la produzione di pane da offrire agli sfortunati, tutte operazioni svolte con  spese a carico del Municipio di Torre Annunziata, in attesa che il Governo Italiano si accorgesse di questa situazione  straordinaria.

Vi invito a leggere i vari articoli dal cronista, scritti prettamente in dialetto,  potrete ammirare, come è successo a me, la bellezza del dialetto napoletano e, inoltre  sentire l'orgoglio di essere figlio di questa terrà e di questa città in particolare che, anche in questa tragica occasione, seppe mettere in mostra un senso di altruismo, capacità organizzativa e solidarietà non comune, alleviando migliaia di persone della cittadina corallina dalla perdita dei loro cari, delle loro case, dei loro averi. 

Iniziamo  a seguire la cronaca partendo dal titolo del giornale il 9 dicembre 1861, giorno seguente la terribile eruzione:











Il dieci dicembre, la cronaca continua con il resoconto dei danni riportati a Torre del Greco, con la confusione presente in città, solo l'intervento della Guardia Nazionale permette un minimo di ordine tra i cittadini.Tredici ladri, tredici sciacalli,  vengono arrestati per furto.
A Torre Annunziata sono presenti migliaia di forestieri e il Municipio organizza le razioni di pane e rancio giornaliero per tutti. 
 




L'11 dicembre il  cronista esalta le operazioni del Municipio di Torre Annunziata.





Il 14 dicembre viene organizzata una colletta per gli sfortunati abitanti di Torre del Greco, i soldi raccolti giornalmente saranno inviati al Sindaco di Torre Annunziata per sopperire allo straordinario sforzo messo in atto dal Municipio oplontino.












Il 17 dicembre iniziano a concretizzarsi le numerose donazioni per gli sfollati ma, il giornale, pone l'accento contro l'inerzia del Governo, ancora assente nell'aiuto economico, pubblicando un articolo fatto di domanda e risposta  in cui viene esaltata la figura del Sindaco di Torre Annunziata, Matteo Galdi, mentre viene criticata il ritardo nei soccorsi nazionali. In un passaggio del racconto ci si chiede come mai, dopo che il Galdi abbia chiesto al Sindaco di Torre del Greco lo stato al momento dei piu' sfortunati, quest'ultimo non gli abbia neanche risposto!

 



 
 Il 20 dicembre, Matteo Galdi scrive al giornale per ringraziare della somma  ricevuta....


...  e il direttore De Marco ringrazia il Sindaco di Torre Annunziata per l'umanità e l'opera caritatevole svolta dal Matteo Galdi nell'aiuto alla popolazione di Torre del Greco colpita dalla sventura.
  

   A margine di questa, dovuta, ricostruzione degli eventi e alla   descrizione dei fatti accaduti 153 anni or sono, a noi non resta che rendere merito a Matteo Galdi, grande come Uomo che come Sindaco,  bravo a fronteggiare un evento del genere che avrebbe generato caos e disordine in qualsiasi altra città che non fosse stata Torre Annunziata, generosa e solidale già nei secoli scorsi e all'avanguardia nel fronteggiare eventi catastrofici di tale natura.
Forse tale abnegazione non è stata seguita dai suoi successori dopo il susseguirsi di tragici eventi,  come accaduto nei decenni seguenti, ed è veramente un peccato ricordare e rimarcare errori e nefandezze per cui Torre Annunziata ha dovuto subire l'onta e la vergogna a livello nazionale in varie occasioni, dopo aver espresso delle persone di altissima qualità e moralità come Matteo Galdi, mai nominato in nessun ricordo ufficiale a Torre Annunziata ma neanche a Torre del Greco.                              
 
Una dimenticanza inaccettabile!

Il ricordo di Mons. Raffaele Russo.

Il Monsignor Raffaele Russo, Rettore della Basilica della Madonna della Neve di Torre Annunziata, ci ha lasciato. Ultima tappa del suo perco...