*Un tributo a Luigi Bellomo:
il cuore del tifo torrese*
Torre Annunziata perse uno dei suoi pilastri sportivi e cittadini con la scomparsa del Cav. Luigi Bellomo il 2 settembre 1995.
Nato il 14 aprile 1922, Bellomo non era solo un semplice tifoso del Savoia ma un vero e proprio punto di riferimento per la squadra e per l'intera comunità.
Titolare dell'omonima tipografia fin dagli anni sessanta, insieme al fratello Antonio, situata in corso Garibaldi, Bellomo dedicò gran parte della sua vita al calcio e alla sua squadra del cuore, il Savoia.
Per tanti anni, fino alla scomparsa, è stato presidente del Club de "I Fedelissimi" , seguendo il Savoia attraverso trionfi e sfide, sia sul campo sportivo che nelle pratiche extracalcistiche.
Negli anni settanta, una delle sue battaglie più importanti è stata senza dubbio quella per il riassetto dello storico stadio "Comunale".
Organizzando manifestazioni e incontri con le autorità locali, Bellomo ottenne risultati concreti per migliorare la struttura sportiva più importante della città.
Ma il suo impegno non si limitò al campo sportivo. Quando la società rischiò il fallimento dopo l'abbandono dei fratelli Gallo, Bellomo organizzò e guidò in prima persona una colletta cittadina per salvare il Savoia.
Oltre alla sua passione per il calcio, Bellomo era conosciuto per la sua gentilezza e il rispetto altrui.
Pacato ma deciso, preferiva giudicare i calciatori per le loro qualità umane piuttosto che per le loro abilità tecniche.
Questo atteggiamento altamente morale gli guadagnò il rispetto non solo dei tifosi del Savoia, ma di tutto il mondo calcistico delle tifoserie meridionali.
La sua scomparsa lasciò un vuoto nel cuore di tutti coloro che lo conoscevano e lo amavano.
Il suo spirito vivrà per sempre nei ricordi di chi ha avuto il privilegio di condividere con lui la passione per il calcio e per la squadra del Savoia.
Luigi Bellomo resterà per sempre un'icona del mondo calcistico torrese, sinonimo di esempio di lealtà, passione e dedizione che continuerà, si spera, a ispirare le generazioni future che avranno sentito raccontare della sua persona e delle sue azioni.
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