mercoledì 5 giugno 2019

Antonio Del Giudice: il "Mastino"









Antonio Del Giudice nasce il 6 giugno del 1914 a Marigliano.

Fin da piccolo, nell’immediato dopoguerra, si appassiona come tanti bambini che hanno vissuto la tragedia della guerra, a quel gioco del calcio che sta mettendo piede anche in Italia con l’arrivo degli inglesi.

Non è molto alto, fisico marcato, ha una posizione in campo molto ben distinta.

Si occupa di marcare gli avversari che provano ad avvicinarsi alla sua area, la difesa.

Con il trascorrere del tempo migliora, anche tatticamente, il modo di stare in campo.

E’ diventato un vero “mastino” che posizionato davanti alla difesa svolge egregiamente il suo compito di marcatura.

Le prime squadrette della zona napoletana negli anni trenta poi la grande occasione per il salto nel calcio che conta.

A Torre Annunziata nasce lo “Spolettificio Torre Annunziata” dalle ceneri dell’ ”A.C. Torre Annunziata” .

La squadra torrese è gestita da un gruppo di militari con a capo il Magg. Palmieri e il Col. Achille Schiavo.

Gli accompagnatori sono il Cap. Passalacqua e il Cap. Tirone.

L’allenatore della squadra è Luigi Manes.

Il debutto in campionato a Torre Annunziata arriva il 14 novembre contro la Casertana ed è un rotondo successo 3-0.

Settimana successiva la trasferta a Portici si conclude con una vittoria per 4-2.
Gioca quattro partite, quattro vittorie.

Si prospetta una stagione esaltante.

I militari hanno allestito un autentico squadrone sfruttando tutte le clausole e le malizie per aggirare i cavilli giuridici inerenti gli ingaggi di calciatori militari.

Uomini del calibro dei fratelli Giraud, Oreste Sallustro, Gerardo Tessitore, Alfredo Borsa, Mario Brasile, sono un vero lusso per la categoria.

Tra loro, un arrembante Antonio Del Giudice.

Un crescendo di vittorie e di risultati positivi regala agli azzurri di Torre grandi soddisfazioni.

Si, proprio così, gli azzurri.

Quell’anno scelgono di cambiare, oltre alla denominazione, anche il colore della maglia.

La stagione si conclude con la vittoria in campionato e nella Coppa Campania.

L’anno successivo il nome della squadra cambia ancora.

Il campionato vede l’esordio dell’Unione Sportiva Savoia.

Anche stavolta i nostri eroi sono tra i grandi protagonisti del torneo di Serie C, purtroppo il girone finale per la promozione in serie B viene perso per un solo punto di distacco dalla Mater Roma.

“Totonno” Del Giudice raccoglie diciannove presenze, saltando una sola partita.

Ormai è un punto fermo dell’undici di Torre Annunziata.


Il suo gioco non è appariscente ma muscolare, solido ed essenziale.

Raramente dalle sue parti gli avversari riescono a passare, potenza e cuore tra le sue armi migliori.
La mediana dei torresi risulta essere una delle piu' forti in assoluto dell'intero panorama calcistico nazionale.
Colombari, Busiello e Del Giudice formano un trio che fa sognare i tifosi.
Da sx- Enrico Colombari, Giacomo Busiello, Antonio Del Giudice.


Ancora diciotto partite nel 1939, mentre la squadra si rinforza con gli innesti di Andrea Angiolini, Arnaldo Fasoli e un giocatore che diventa l’idolo dei torresi, Armando Salvatore.

“Totonno” ha un cruccio, nonostante la stabilità del ruolo e i riconoscimenti unanimi.

Non ha ancora segnato una rete e, quindi, il suo curriculum e ancora a quota zero.

Bisogna attendere il 1940 per vedere il suo primo gol, e capita nel momento meno atteso ma piu’ importante.

Il 15 dicembre si gioca Savoia Juve Stabia e il risultato è inchiodato fino al 90° sull’1-1.

Fino al 90°…

Proprio un istante dopo, la rete fu gonfiata da un tiro del giocatore meno atteso, Antonio Del Giudice.

Apoteosi sugli spalti e in campo, vittoria contro i cugini stabiesi per 2-1!

"Totonno" ci prende gusto a segnare e si ripete due mesi dopo nella vittoria contro la Scafatese per 2-0.

Per la cronaca, da segnalare un'altra rete che, guarda caso, rifila alla Scafatese nel 1943.

Nell’anno della guerra nasce l' “Associazione Calcio Torrese”.

I campionati sono sospesi, si organizzano dei tornei ad opera di volenterosi appassionati, in modo da tenere impegnati atleticamente i calciatori.

Nel Torneo della Liberazione i nostri arrivano secondi dietro la Salernitana, per un solo punto.

Arriva anche il momento del commiato per Antonio Del Giudice, in partenza da Torre Annunziata.

Gioca l’ultima partita contro l’Internaples a Napoli il 17 dicembre 1944, risultato finale 1-1.

"La Torrese saluta Antonio Del Giudice, è arrivato il momento della separazione dopo novantatré presenze tre reti in maglia bianca. Il difensore di Marigliano esce di scena, si ammaina un'altra bandiera e la sua assenza si avvertirà per un bel po' di tempo.", scrivono Peppe Lucibelli, Calvelli e Schettino su “Savoia, Storia e Leggenda”.

L’anno successivo si trasferisce a Portici e, ironia della sorte, il 5 febbraio 1945 si trova ad incontrare la Torrese.

Il Portici, oltre a Del Giudice, può contare sugli ex savoiardi Giraud I e Giraud II.

E proprio il trio ex bianchi che impedisce la vittoria alla Torrese.

La partita termina sul 2-2.

Tra i migliori in campo, Antonio Del Giudice, “IL MASTINO”.  

Ma, quando tutto sembra scritto, il colpo di scena!
Richiamato dalla dirigenza per aiutare la squadra nella disgraziata stagione 1950-51 accetta per amore della città e partecipa alle ultime partite del campionato, cinque per l'esattezza, ma nonostante questo non si riesce ad evitare l'ultimo posto in classifica.
Un addio piu' triste non si poteva piu' pensare. 


Antonio Del Giudice rimane nel cuore di tantissimi tifosi per lo spirito combattivo, la forza, il cuore e il coraggio con cui ha saputo esprimersi nel campo di calcio.

Poco tempo dopo il cambio radicale e il trasferimento di tutta la famiglia verso la nuova meta: l’America.

Per i Del Giudice inizia l’avventura del “sogno americano”.
Per Antonio non andò tutto come aveva sperato. 
Ritorna in Italia alcune volte poi, colto da male terribile, lascia la vita terrena nel 1971.
R.I.P. Antonio Del Giudice.


Il ricordo di Mons. Raffaele Russo.

Il Monsignor Raffaele Russo, Rettore della Basilica della Madonna della Neve di Torre Annunziata, ci ha lasciato. Ultima tappa del suo perco...