martedì 23 aprile 2019

1964, 25 aprile- Torre Annunziata sfida in strada la minaccia fascista!


25 aprile-

Festa della Liberazione d’Italia dal nazi-fascismo.

Fra presenze e assenze di politici alla manifestazione, ancora polemiche per un giorno che dovrebbe essere di ricordo e di ringraziamento per tutte quelle persone che hanno contribuito a liberare l’Italia e renderla democratica.

Eppure ci avevano provato anche in altre occasioni a cercare di dividere gli animi, a incattivire ognuno le proprie fazioni.

Finanche quando era al Governo Berlusconi si tentò di trasformare la festa in una giornata di “riconciliazione” e “pacificazione” nazionale, mettendo sullo stesso piano fascisti e antifascisti, partigiani e repubblichini, vittime e carnefici.

Anche il Cavaliere, spesso, preferiva non essere presente alla Festa.

Noi, nel nostro piccolo, vogliamo oggi ricordare la manifestazione del 1964, particolarmente significativa in quanto seguiva l’affissione in città di un manifesto che inneggiava al fascismo.

Furono migliaia e migliaia i torresi in marcia in risposta alle provocazioni.

La risposta dei fascisti fu immediata.

La notte del 25 aprile una bomba carta esplose davanti alla porta d’ingresso della sede del Partito Comunista Italiano, fortunatamente senza causare vittime. 


domenica 21 aprile 2019

1981, 22 aprile- Voiello irrompe alla "prima" nel teatro milanese!!!



22 aprile 1981-
Il Teatro Manzoni di Milano aprì i battenti nel lontano 1870 e,  a partire dal 1979, divenne proprietà della Fininvest che, per oltre vent'anni, riprese a programmare la prosa e i grandi spettacoli sotto la gestione e la direzione di Luigi Foscale. 
Quel 22 aprile dell'81, si unirono degli attori professionisti, con  una recita di valore,  in un teatro prestigioso.

Ecco gli ingredienti che si amalgamarono quella serata per l'attesissima "prima" della commedia "Dai ... proviamo!", scritta e interpretata dal mai troppo rimpianto attore napoletano Stefano Satta Flores, con a fianco la presenza femminile di una grandissima del teatro e cinema italiano, Paola Quattrini. 
La regia era affidata all'insuperabile Ugo Gregoretti.

La particolarità del ricordo è sancita da questo piatto celebrativo che volle ricordare l'evento.
La tiratura del gadget venne approntata in 600 esemplari.

Lo sponsor della serata, il marchio che ha lanciato nel mondo la dicitura "La pasta di Torre Annunziata".
Il dopo commedia divenne, sicuramente almeno alla pari con lo spettacolo, il momento piu' succulento e delizioso di quella impareggiabile serata milanese.

VOIELLO, LA PASTA!  



venerdì 19 aprile 2019

1964, 20 aprile- La scomparsa del compagno Giorgio Quadro.


Quel 20 aprile del 1964, una grande folla di operai, di dirigenti politici e sindacali, di vecchi e giovani compagni portò l’ultimo saluto di Napoli e provincia a Giorgio Quadro.
Era nativo di San Giorgio a Cremano, nel 1893.

Era uno dei piu’ coraggiosi, capaci e modesti militanti operai della Federazione comunista napoletana, deceduto improvvisamente alla soglia dei 70 anni.

In collegamento con altri operai della “Miani e Sivestri”, dell’Ilva e del Silurificio di Baia e con alcuni giovani intellettuali come Giorgio Amendola ed Emilio Sereni, aveva partecipato nel 1929-30 al paziente lavoro di riorganizzazione delle file comuniste e mai poi s’era staccato dall’attività clandestina malgrado la persecuzione fascista, gli arresti, le condanne del tribunale speciale.
Le quattro giornate di Napoli lo videro protagonista combattente  contro le forze tedesche.
Caduto il fascismo, Giorgio Quadro fu subito uno dei principali dirigenti sindacali e di partito di tutta la provincia e diresse nelle fabbriche prima la lotta per la ricostruzione e poi quella contro i licenziamenti.

Costretto per rappresaglia ad abbandonare le Officine Meccaniche e Fonderia, dopo aver diretto, per dieci indimenticabili giorni di lotta operaia e cittadina con l’occupazione dello stabilimento, divenne segretario della Camera del lavoro di Torre Annunziata, assumendo poi numerosi altri incarichi sindacali e di partito.

Giorgio Quadro divenne un simbolo del Partito Comunista Italiano.

Centinaia di giovani operai ed intellettuali napoletani, sia negli anni dell’illegalità che dopo la liberazione, divennero militanti comunisti facendo tesoro dell’esperienza e del suo insegnamento.
Alla sua morte gli fu intitolata una Sezione napoletana del PCI.

domenica 7 aprile 2019

8 Aprile 1906- Il miracolo nel ricordo di Gaspare Gargiulo.





Un piccolo estratto tratto dal libro di uno dei piu' illustri concittadini, Gaspare Gargiulo.
Su di lui andrebbero scritte pagine e pagine per raccontare la sua storia.
E' nostro dovere e lo faremo appena possibile.
Nel frattempo, pubblichiamo il suo ricordo dell'evento dell'8 aprile 1906 raccontato sulle pagine della Voce della Provincia da Carlo Malandrino in un articolo molto piu' ampio.

Furono le ore piu’ tragiche per gli abitanti, che, presi dal panico, tentavano ogni via di scampo, raccogliendo quante piu’ cose era possibile dalle loro case, caricando di masserizie carretti e carrozze e, quelli che non potevano disporre di alcun mezzo di trasporto, caricando le proprie spalle fino all’inverosimile.

 8 Aprile- La lava continua inesorabilmente la sua discesa. Fortunatamente si frantuma in due rami a pochi passi del serbatoio dell’acquedotto del Sarno e lo salva, invade la ferrovia Circumvesuviana e si dirige verso il Cimitero di Torre Annunziata.

I pochi cittadini torresi rimasti in città, confidando in un’ultima speranza portano in processione l’immagine della Madonna della Neve, fino a porla al cospetto del fronte lavico che avanza.

 E a pochi metri dal Cimitero e, mentre le condizioni altimetriche del terreno in pendenza e l’intensità della massa del magma, non consentono alcuna ottimistica previsione, la marcia distruttrice della lava, invece sovvertendo ogni legge della fisica, si ferma.

Torre Annunziata è salva.”


Gaspare Gargiulo,
Il Vesuvio attraverso i secoli-

giovedì 4 aprile 2019

1946, 5 aprile- Quelli dell'Ilva a Roma dai Ministri!


Una delegazione composta dai rappresentanti della Commissione interna e del Consiglio di Gestione dello stabilimento Ilva di Torre Annunziata si presenta a Roma per parlare alle Autorità competenti la critica situazione tecnico industriale dello stabilimento.

Il gruppo viene ricevuto dal rappresentante comunista Pesenti e dai Ministri Barbareschi e Gronghi, rispettivamente titolari della Previdenza Sociale e dei Lavori Pubblici i quali sono messi al corrente dettagliatamente della situazione lavorativa.

Viene espressa in particolare la preoccupazione per la riduzione nell’assegnazione del combustibile con conseguente fermo di un forno Martin che provoca problemi occupazionali.

I ministri hanno promesso il loro interessamento presso l’Istituto di Ricostruzione Industriale (IRI) e presso il Governo anticipando, inoltre, che quanto prima si recheranno a Torre Annunziata per verificare di persona le preoccupazioni espresse dai lavoratori.

Il ricordo di Mons. Raffaele Russo.

Il Monsignor Raffaele Russo, Rettore della Basilica della Madonna della Neve di Torre Annunziata, ci ha lasciato. Ultima tappa del suo perco...