25 aprile-
Festa della Liberazione d’Italia dal nazi-fascismo.
Fra presenze e assenze di politici alla manifestazione, ancora
polemiche per un giorno che dovrebbe essere di ricordo e di ringraziamento per
tutte quelle persone che hanno contribuito a liberare l’Italia e renderla
democratica.
Eppure ci avevano provato anche in altre occasioni a
cercare di dividere gli animi, a incattivire ognuno le proprie fazioni.
Finanche quando era al Governo Berlusconi si tentò di
trasformare la festa in una giornata di “riconciliazione” e “pacificazione”
nazionale, mettendo sullo stesso piano fascisti e antifascisti, partigiani e
repubblichini, vittime e carnefici.
Anche il Cavaliere, spesso, preferiva non essere presente
alla Festa.
Noi, nel nostro piccolo, vogliamo oggi ricordare la
manifestazione del 1964, particolarmente significativa in quanto seguiva l’affissione
in città di un manifesto che inneggiava al fascismo.
Furono migliaia e migliaia i torresi in marcia in
risposta alle provocazioni.
La risposta dei fascisti fu immediata.
La notte del 25 aprile una bomba carta esplose davanti
alla porta d’ingresso della sede del Partito Comunista Italiano, fortunatamente
senza causare vittime.
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