Raccontando questa storia vogliamo rendere omaggio ai nostri concittadini che, in questa tragica occasione, seppero adoperarsi nell'aiutare le migliaia di persone dimoranti a Torre del Greco e, in primis al Sindaco di Torre Annunziata, Matteo Galdi.
La causa, dovuta alla violenta eruzione del Vesuvio dell'8 dicembre del 1861, fece riversare in massa nella nostra cittadina, spauriti e tremanti, un numero impressionante di disgraziati, in cerca di riparo prima e di ristoro poi, spaventati a morte dalle tremende eruzioni di magma che, riversandosi copiosamente lungo il tragitto della città corallina, provocò morte e distruzione con strade e case abbattute in poco tempo.
La causa, dovuta alla violenta eruzione del Vesuvio dell'8 dicembre del 1861, fece riversare in massa nella nostra cittadina, spauriti e tremanti, un numero impressionante di disgraziati, in cerca di riparo prima e di ristoro poi, spaventati a morte dalle tremende eruzioni di magma che, riversandosi copiosamente lungo il tragitto della città corallina, provocò morte e distruzione con strade e case abbattute in poco tempo.
Il racconto, dall'inviato a Torre Annunziata del quotidiano, scritto interamente in dialetto napoletano, dal titolo "Cuorpo De Napole E Lo Sebbeto", racconta giornalmente tutte le operazioni messe in atto dal Sindaco della città oplontina, Matteo Galdi, dall'arrivo degli sfollati all'organizzazione con l'apertura straordinaria dei panificatori per aumentare la produzione di pane da offrire agli sfortunati, tutte operazioni svolte con spese a carico del Municipio di Torre Annunziata, in attesa che il Governo Italiano si accorgesse di questa situazione straordinaria.
Vi invito a leggere i vari articoli dal cronista, scritti prettamente in dialetto, potrete ammirare, come è successo a me, la bellezza del dialetto napoletano e, inoltre sentire l'orgoglio di essere figlio di questa terrà e di questa città in particolare che, anche in questa tragica occasione, seppe mettere in mostra un senso di altruismo, capacità organizzativa e solidarietà non comune, alleviando migliaia di persone della cittadina corallina dalla perdita dei loro cari, delle loro case, dei loro averi.
Iniziamo a seguire la cronaca partendo dal titolo del giornale il 9 dicembre 1861, giorno seguente la terribile eruzione:
Il dieci dicembre, la cronaca continua con il resoconto dei danni riportati a Torre del Greco, con la confusione presente in città, solo l'intervento della Guardia Nazionale permette un minimo di ordine tra i cittadini.Tredici ladri, tredici sciacalli, vengono arrestati per furto.
A Torre Annunziata sono presenti migliaia di forestieri e il Municipio organizza le razioni di pane e rancio giornaliero per tutti.
L'11 dicembre il cronista esalta le operazioni del Municipio di Torre Annunziata.
Il 14 dicembre viene organizzata una colletta per gli sfortunati abitanti di Torre del Greco, i soldi raccolti giornalmente saranno inviati al Sindaco di Torre Annunziata per sopperire allo straordinario sforzo messo in atto dal Municipio oplontino.
Il 17 dicembre iniziano a concretizzarsi le numerose donazioni per gli sfollati ma, il giornale, pone l'accento contro l'inerzia del Governo, ancora assente nell'aiuto economico, pubblicando un articolo fatto di domanda e risposta in cui viene esaltata la figura del Sindaco di Torre Annunziata, Matteo Galdi, mentre viene criticata il ritardo nei soccorsi nazionali. In un passaggio del racconto ci si chiede come mai, dopo che il Galdi abbia chiesto al Sindaco di Torre del Greco lo stato al momento dei piu' sfortunati, quest'ultimo non gli abbia neanche risposto!
Il 20 dicembre, Matteo Galdi scrive al giornale per ringraziare della somma ricevuta....
... e il direttore De Marco ringrazia il Sindaco di Torre Annunziata per l'umanità e l'opera caritatevole svolta dal Matteo Galdi nell'aiuto alla popolazione di Torre del Greco colpita dalla sventura.
Forse tale abnegazione non è stata seguita dai suoi successori dopo il susseguirsi di tragici eventi, come accaduto nei decenni seguenti, ed è veramente un peccato ricordare e rimarcare errori e nefandezze per cui Torre Annunziata ha dovuto subire l'onta e la vergogna a livello nazionale in varie occasioni, dopo aver espresso delle persone di altissima qualità e moralità come Matteo Galdi, mai nominato in nessun ricordo ufficiale a Torre Annunziata ma neanche a Torre del Greco.
Una dimenticanza inaccettabile!
meraviglioso articolo, tutto da godere e da farlo leggere a tutti...sei grande guagliò
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