domenica 31 dicembre 2017

I POMPIERI DI TORRE ANNUNZIATA!


Per l'ultimo post riguardante il 2017, voglio soffermarmi sul ricordo e sul servizio, svolto in modo assolutamente encomiabile nel corso dei decenni scorsi, dai Pompieri della Caserma di Torre Annunziata.

Si, perché, anche se tanti torresi non lo sanno oppure non lo ricordano, anche a Torre Annunziata erano dislocati con la loro sede i Pompieri, i moderni Vigili del Fuoco.

Ai nostri giorni, appena sentiamo l'imponente suono della sirena del loro automezzo, ci giriamo, guardiamo, ammiriamo e facciamo il tifo per quel gruppo di persone che, proprio in quel preciso momento, stanno mettendo in gioco la propria vita accorrendo sul luogo dove sta consumandosi qualcosa di devastante.

Posso solo immaginare i Pompieri che una volta erano presenti nella nostra città.

Sicuramente avranno avuto un diverso metodo di addestramento rispetto a quelli che operano ai nostri giorni.

Anche la preparazione all'uso dei mezzi e del loro impiego ha subito una trasformazione completa dovuta ai nuovi metodi di insegnamento e ai diversi materiali impiegati nei loro interventi.

Inalterata, però, è rimasta la passione con la quale si buttavano anima e corpo nel loro compito improbo, allora più di oggi.

Ricordo, nelle mie letture, i continui incendi ai mulini e pastifici nel corso d'inizio Novecento, praticamente uno ogni mese, piccolo o grande che fosse, che hanno contribuito alla scomparsa dell'arte bianca da Torre Annunziata.

Infatti, la totalità dei locali non erano dotati di servizi antincendio e la presenza di attrezzature e materiale facilmente infiammabile, tipo cassette di legno, carta per imballaggio, sacchi di iuta, contribuivano in modo continuativo alla distruzione del locale o edificio che fosse.

Sono almeno una trentina gli articoli di giornali conservati in cui si descrive e si dà notizia di un incendio di un pastificio a Torre Annunziata.

E sono solo quelli meritevoli di menzione per la gravità del fatto.

La loro sede era in via Eolo, di fronte al dopolavoro dello Spolettificio, e veniva comunemente denominato "Magazzino delle Pompe".

Questo ampio locale era parte della proprietà Cesaro.

Il grande cortile aveva diverse prerogative: serviva per le esercitazioni e gli allenamenti e poi anche per la pulizia e la preparazione dei mezzi che si utilizzavano per portarsi sul luogo della chiamata.

Il caporale delle guardie, don Ciccio Maresca, era il responsabile di quel deposito fin dall'inizio del 1900, mentre il capitano Salvatore Elia era il Comandante delle Guardie.

Dagli articoli di giornali d'epoca, il ricordo continuo della presenza sempre pronta e attiva del Capitano Elia, presente sui luoghi degli incendi per coordinare tutte le azioni di salvataggio e spegnimento.

Loculo Salvatore Elia- Cimitero Torre Annunziata- Foto Antonio Papa



Ricordiamo inoltre Salvatore Elia per essere stato anche il padre della professoressa Olga Elia, archeologa molto nota negli anni cinquanta del secolo scorso e di cui ci occupammo in altro post dove raccontammo una parte della sua storia, intrisa di veleni, dispetti, e discriminazione che minarono la carriera della valente docente.  

https://tuttotorre.blogspot.it/2017/04/olga-elia-successe-tutto-per-colpa-sua.html

Il corpo dei Pompieri spesso non bastava ad arginare il rogo e allora venivano chiamati in aiuto la squadra della Regia Marina di Castellammare di Stabia e, nelle situazioni disperate, si richiedeva l'intervento delle squadre dei pompieri di Napoli che, per il loro coraggio, suscitavano ammirazione ovunque.


Incendio Fabbrocino -Il Mattino Illustrato- 1924


Abbastanza nutrito era il parco macchine in gestione ai Pompieri di Torre, anche perché la loro mansione non si limitava all’intervento antincendio ma includeva la pulizia delle strade cittadine, tramite violenti getti d'acqua, prelevate dalle colonnine, distanti circa duecento metri una dall'altra.

Inoltre era loro affidato il compito della pulizia settimanale del pavimento della Chiesa del Carmine e del sagrato antistante, oltre alla piazza Tiglio, oggi Matteotti, sede del mercato del pesce.

Dopo la morte del Comandante Elia nel 1928, le sorti del comando vennero provvisoriamente espletate dall'avvocato Gabriele Prisco, fino all'arrivo del dottor Giuseppe Balzano, avvenuta nel 1936.

Il servizio antincendio andò avanti fino al termine del 1940.

Con l'istituzione del Corpo dei Vigili del Fuoco a carattere nazionale e non più comunale, tutta le attrezzature e i macchinari vennero ritirati dai Vigili del Fuoco di Napoli.

Il tutto venne consegnato nei locali di piazza Paolo Morrone, ultima sede dei nostrani pompieri.

Rimasero in possesso dei nostri " Vigili Urbani" solo due innaffiatrici, che, inesorabilmente, nel corso di pochi anni vennero rottamate neanche dagli amministratori locali ma dal Commissario Straordinario che, spesso, ha sostituito il Sindaco e gli amministratori locali.

Con rammarico e rassegnazione, accettammo passivamente il trasferimento di questa importante istituzione.

Resta in noi il ricordo per la sicurezza e la volontà ammirevole che queste persone sapevano trasmettere nell'assolvimento del loro difficilissimo compito.

A chiusura di questo post, voglio ringraziare e fare gli Auguri di Buon Anno 2018 a tutti gli amici che hanno seguito e seguono ancora questo blog, che tante soddisfazione ha dato al sottoscritto, sia per la partecipazione numerosa con cui vedo visualizzate le pagine che per i commenti e l’interesse che si sviluppa alla pubblicazione di un post.

È l’amore per la nostra città.

Il 2017 mi ha dato la possibilità e la soddisfazione di veder pubblicate queste notizie d’epoca della nostra Torre Annunziata nel secondo volume “51 Racconti storici-giornalistici su Torre Annunziata”, scritto e commentato assieme all’amico Vincenzo Marasco, storico e cultore, oramai non solo locale, a 360 gradi, grande esperto ma soprattutto, un grande amico.
Buon anno 2018 !!!



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