L’8 gennaio viene ricordato a Torre Annunziata come
la data della tragica morte di Luigi D’Alessio, maresciallo dei carabinieri che
comandava la stazione di Torre Annunziata e della sedicenne Rosa Visone.
Corriere della Sera 9 gennaio 1982 |
Tutti sanno cosa accadde quella terribile sera.
Lo ricordiamo, con molta amarezza, in pochi passaggi.
Un gruppetto di carabinieri in perlustrazione in via
Roma, a bordo della “500” di D’Alessio.
Con lui, il nuovo capitano Gabriele Sensales, e
Sandulli, l’altro maresciallo, tutti in borghese.
Alle 20:30, all’altezza del passaggio a livello, l’incontro
e relativo avvistamento di quattro persone sospette, tra cui riconoscono due pregiudicati all’interno di una “Simca” targata
Milano.
Il fermo intimato dai carabinieri, lo scontro a fuoco
tra le due parti.
Decine di pallottole, scaricate sui tre carabinieri,
colpiscono mortalmente il maresciallo D’Alessio, uscito per primo dall’auto, mentre
gli altri due militi, entrambi feriti, rispondono al fuoco.
È l’inferno.
Pochi secondi, i banditi riprendono la fuga.
Riescono a scappare tra la gente terrorizzata.
A terra rimangono i tre carabinieri, e due passanti.
Rosa Visone aveva 16 anni.
Era con la sorella Lina, appena sentirono gli spari
tentarono di nascondersi dentro ad un portone.
Si tenevano per mano.
Un proiettile raggiunse Rosa, procurandole una
gravissima ferita al petto.
L’altro ferito, Mariano Tancredi di 24 anni, venne colpito
alla coscia e ai fianchi.
Gabriele Sensales era stato colpito ad un braccio, mentre Santulli ebbe una ferita sotto l'occhio.
Arrivarono i soccorsi.
Ma per la giovanissima Rosa e il maresciallo Luigi
non c’era più nulla da fare.
TROPPO TARDI!
Rosa Visone morì tra le braccia di Lina che disperatamente
chiamava e chiedeva aiuto.
Nessuno si fermò, erano tutti intenti a scappare.
Il maresciallo Luigi morì quasi subito i colpi
ricevuti.
Due morti, tre feriti, quattro malviventi in fuga.
Una città spaventata, una provincia terrorizzata.
Rosa e Luigi furono le prime due vittime a Torre
Annunziata del 1982 di quella guerra.
In quei primi otto giorni ci furono tredici morti
ammazzati.
Ormai l’illecito mondo del traffico delle sigarette aveva
passato il testimone a quello più redditizio della droga.
I clan erano in fase di ristrutturazione ed
evoluzione per predisporsi al meglio verso il nuovo sistema camorristico che stava
concretizzandosi da qualche anno, con l’inizio della guerra tra Cutolo e la
Nuova Famiglia, giunta in quegli anni nel vivo della mattanza.
I banditi vennero catturati dopo due settimane.
La loro auto, al momento dello scontro a fuoco coi
carabinieri, era piena di armi, pronte ad essere usate per colpire un obiettivo
nemico.
Corriere della Sera 10 gennaio 1982 |
I funerali si svolsero nella chiesa della Madonna della Neve, l'11 gennaio.
Venne appositamente da Napoli il Cardinale Corrado Ursi.
Migliaia di persone si strinsero attorno alle bare.
Quella di Rosa era bianca lucida.
La guerra, a Torre Annunziata come a Napoli, non
poteva esserci perché la pace non c’era mai stata.
ROSA VISONE, 16 ANNI, OPERAIA.
Immagine tratta dal Corriere della Sera- 9 gennaio 2018
|
Foto tratta da Torresette |
D'ALESSIO LUIGI, 42 ANNI, CARABINIERE
Maresciallo Ordinario Medaglia di Bronzo al Valor
Militare "alla memoria", nato a Lusciano (NA) il 20 febbraio 1938 -
deceduto l'8 gennaio 1982.
Fu insignito della Medaglia di Bronzo al Valor
Militare con la seguente motivazione:
"Durante servizio preventivo
automontato capeggiato da ufficiale, intercettava autovettura con a bordo 4
persone, due delle quali riconosciute per pericolosi latitanti, le affrontava
con determinazione e sprezzo del pericolo. Fatto segno a proditoria azione di
fuoco, benché mortalmente ferito, trovava la forza di reagire con l 'arma in
dotazione prima di abbattersi esanime al suolo.
Fulgido esempio di attaccamento
al dovere spinto fino all'estremo sacrificio."
Torre Annunziata (NA) 8 gennaio 1982.
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