lunedì 8 gennaio 2018

Raffaele Di Costanzo e Gennaro Marrazzo. Stessa società, stessa morte...

Antonio Papa
Corriere della Sera- 10 Gennaio 1989


Raffaele Di Costanzo, 35 anni, era titolare di un' impresa di costruzione di medie dimensioni.
Era conosciuto come un costruttore serio nelle nostre zone, uno di cui ci si poteva fidare.
Brutto mestiere il suo.
Anzi, non brutto; rischioso, molto.
Fare il costruttore nella provincia napoletana era un vero azzardo.
Lo è ancora oggi, a quei tempi di piu'.
Specialmente tra gli anni ottanta e novanta, quelli seguenti il terremoto che tante vittime fece, prima con i crolli, poi tra i clan camorristici, per la spartizione dei soldi  generosamente elargiti dallo Stato.
Raffaele era ritenuto un imprenditore in espansione, nessun pendente con la giustizia.
In quegli ultimi anni che vanno dal 1987 al 1988 aveva vinto alcuni appalti proprio a Torre Annunziata, intensificando la presenza della sua società sul territorio.
A qualcuno, questa espansione, diede fastidio.
Molto fastidio.
Perché Raffaele non voleva pagare le tangenti richieste.
Aveva avuto delle richieste di pagamento.
Aveva risposto a modo suo.
Denunciando alla magistratura.
In ultimo, la goccia che fece traboccare il vaso.
Una strana storia, un appartamento venduto al Comune in cui doveva pagare una tangente di 150 milioni di lire.
Arrestarono faccendieri e amministratori locali.
La decisione di punire con la morte il costruttore fu immediata.
Lo aspettarono a Trecase, dove lo massacrarono di colpi Calibro 9, mentre era fermo al semaforo con la sua auto.
I suoi assassini , tre o quattro giovani, fuggirono a piedi.
Trascorsa una settimana dall'uccisione di Raffaele Di Costanzo, stessa sorte toccò al suo braccio destro, Gennaro Marrazzo, colui che aveva continuato l'attività.
Stavolta i killer arrivarono in moto, il luogo poco lontano da dove venne ucciso Di Costanzo, a Boscotrecase.
Stesso calibro di pistola per i due delitti.
Stessa sentenza, stessa sorte.
In una settimana, altri due morti per la guerra sugli appalti.
Altri uomini che pagarono con la vita l'ostinazione di voler
operare con  fiducia e onestà in questa nostra maledetta/benedetta terra.

R.i.p.



Antonio Papa

Raffale Di Costanzo- Immagine dal Corriere della Sera- 10 Gennaio 1989


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