27 febbraio 1964-
Una sentenza di fallimento per un dissesto finanziario di quasi 5 miliardi delle vecchie lire.
Così si chiuse l'avventura dell'AGITA, Agenzia Generale Italiana
Trasporti Automobilistici.
Azienda a capitale privato, sorse nell'immediato dopoguerra con alcune linee gestite a Torre Annunziata e si andò ampliandosi velocemente.
Anche la Circumvesuviana di Napoli, per pressioni politiche di alcuni "onorevoli", destinò il sub-appalto del 50 per cento delle corse della linea Avellino- Napoli.
Nonostante le coperture, ben presto, a causa di scellerate operazioni finanziarie da parte degli amministratori, in accordo con i notabili democristiani, la società iniziò ad accumulare perdite, accentuate dagli acquisti di società "pericolanti" e in perdita.
Da quel febbraio del 1964 l'AGITA terminò anche la sua corsa dalle strade di Torre Annunziata.
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