Era il 1957...
.....Torre Annunziata calcistica , per merito dell'Unione Sportiva Savoia , viveva anni di grandi trasformazioni.
La sede era stata trasferita al Corso Umberto I, nei locali del Circolo Universitario, nei pressi di Via Gino Alfani.
La società era presieduta dal capitano Arcangelo Arpaia , proprietario dell'omonimo pastificio in Via Vesuvio, tra i dirigenti spiccavano il Maresciallo Carlino, Crescenzo Pignataro e colui che sarebbe diventato nei decenni a seguire una figura storica della lega dilettanti , il grande Gerardo Gogna.
Arpaia era subentrato ad Alfonso Genovese, il quale , anche se non disponeva di grandi capitali, ebbe il merito di
salvare il Savoia dopo il fallimento della Torrese.
La stagione 1955-56 si concluse miseramente , con una giusta retrocessione in Prima Divisione , frutto inevitabile dei
problemi enormi affrontati dal gruppo di uomini che orgogliosamente portava avanti il vessillo bianco.
La mancanza di uno stadio a Torre , si giocava infatti a Pompei con docce fredde dopo le partite, addirittura la mancanza
di scarpe bullonate costringeva i nostri eroi a giocare con scarpe di ginnastica, contribuirono in maniera enorme alla
debacle tecnica, non etica, di questo gruppo straordinario, allenati dal mitico Raffaelino Giraud, che naturalmente svolgeva
il suo lavoro assolutamente gratis.
Dunque, ritorniamo all'anno successivo, al 1957.
La società si ristruttura e , fortunatamente, a causa della rinuncia dell'U.S.Russo Cicciano al campionato di Promozione
consente alla Lega Regionale Campana di ripescare il Savoia che era stato appena retrocesso.
Con in panchina Ruggero Zanolla , altro grande degli Anni Trenta che verrà sostituito da Giuseppe D'Alessandro dalla
16 giornata, si riparte !La squadra assemblata con pochi innesti riesce a raggiungere la salvezza per un punto!
La stagione successiva 1957-58, deve essere quella buona!La società riesce a mantenere l'ossatura della squadra
con all'interno almeno dieci torresi , tra i quali spiccano Gennaro Uliano, il capitano, il portiere Giulio Sagliocco
che si alternerà nei pali con Salvatore Cirillo, i difensori Pietro Palumbo, Luigi Pacifici e Salvatore Manfro, l'attaccante
Nicola Papa e il ritorno dopo alcuni anni di Michele Merluzzo. I nuovi acquisti sono il centravanti Nino De Caro,
il difensore Vincenzo De Luca, l'attaccante Agostino Gruppillo.
La prima partita di campionato oppose i bianchi alla Ebolitana il 6 ottobre al "Bellucci "di Pompei, ormai diventato
lo stadio di casa per il terzo anno consecutivo a seguito del perdurare, e lo sarà ancora per diverso tempo, indisposizione
di un terreno da gioco a Torre Annunziata.
Nonostante le difficoltà economiche in cui si dibatteva l'intera città, a seguito della crisi dell'arte bianca, con
conseguente chiusura di numerosi pastifici, la nostra Società chiese agli atleti il massimo dell'impegno in quanto era
intenzione di tutti disputare un campionato che fosse all'altezza del blasone e della storia del glorioso Savoia.
Il 6 ottobre si svolge la prima gara di campionato, ai bianchi si oppose l'Ebolitana, la quale venne sconfitta con un secco
tre a zero con le reti di Balzano, Papa e Ammendola.
La seconda giornata prevedeva per il 13 ottobre , la trasferta a Gragnano e la partita venne sbloccata nella prima mezz'ora
di gioco con la marcatura di Balzano, pareggiata dopo due minuti dal gol gragnanese ad opera di Balestrieri.
La Lega non ritenne regolare l'andamento della gara e sanzionò la vittoria a tavolino per il Savoia per due a zero.
Dopo due partite eravamo a punteggio pieno!Migliore inizio non si poteva sperare, i ragazzi erano gasatissimi e giungeva a
proposito l'incontro casalingo con la Paganese del 20 ottobre.
Nonostante la pressione dell'undici savoiardo, la porta
paganese rimase imbattuta e il risultato finale rimase zero a zero. Nella formazione titolare non venne schierato Nicola
Papa ma il giovane Avino e l'allenatore D'Alessandro ebbe un violento alterco con il capitano Gennaro Uliano, il quale chiedeva l'ingresso nella formazione titolare dell'attaccante torrese, prelevato l'anno prima proprio dal Sapri.
I primi malumori iniziarono a serpeggiare all'interno della squadra, già sballottata dalla mancanza dello stadio, e il turno
successivo proponeva una trasferta alquanto ostica. Si doveva andare a Sapri. Fiutato il malumore, il Presidente Arpaia
dispose il ritiro anticipato per i giocatori, cosa alquanto inconsueta, con importante esborso di denaro da parte della
dirigenza.Tutti in auto, si parte il 26 ottobre in quel di Sapri, dove i ragazzi si prepararono alla difficile partita del giorno
dopo. L'attaccante Nicola Papa viene inserito con il numero sette della formazione titolare, a seguito delle tante polemiche scoppiate dalla settimana precedente.
Domenica, inizia la partita, al quarto minuto rete di Nicola Papa!!Uno a zero per il Savoia!Resterà il risultato finale, con i bianchi che tornano in auto seguiti dai tifosi festanti. Primi in classifica con sette punti in quattro partite. All'inizio della settimana, nel clima apparentemente rasserenato, si aggrega alla squadra un altro mio zio, Michele Merluzzo, trentaquattro anni, torrese, il quale aveva vestito la casacca bianca negli anni 50.
La forte carica data dalla testa della classifica fece passare in
secondo piano i malumori crescenti in squadra a causa delle rivalita tra il gruppo dei torresi e non. La trasferta in casa della
Battipagliese era alle porte è bisognava essere concentrati.Il tre novembre, i bianchi riescono nell'impresa di espugnare il campo della Battipagliese con il risultato di due a zero, con le reti del solito Papa e di Agostino Gruppillo, giovane militare di leva a San Giorgio, prelevato dalla caserma e trasferito a Torre dal Maresciallo Carlino.
Si arriva alla viglia della sfida con la Palmese con il morale a mille, nonostante i tanti problemi che attanagliano l'organizzazione della squadra, i quali correvano di pari passo con i problemi di disoccupazione che iniziava ad investire la città, evento inconsuento per la laboriosa cittadina oplontina.
Contro la Palmese, venne schierata la stessa formazione che la settimana prima aveva espugnato Battipaglia.
Cirillo, Merluzzo, Uliano, Palumbo, Manfro, Pacifico, Papa, Balzano, De Caro, De Luca, Gruppillo, questo l'undici che stava facendo sognare i torresi per il ritorni in serei D!
E' il dieci novembre, al "Bellucci" di Pompei si riversarono tanti tifosi, entusiasti per questo incredibile inizio di campionato.
Inizia la partita, i bianchi all'attacco consapevoli della loro forza in fase offensiva e della grande solidità difensiva, frutto dell'unico gol subito sul campo del Gragnano. Passano dieci minuti e alla prima azione in contropiede la Palmese segna con il numero sette Serpe.
I bianchi non ci stanno, reagiscono, sospinti dal grande pubblico accorso a sostenere questo manipolo di ragazzi, in maggior parte torresi, e per tutto il primo tempo sono nella metà campo dalla Palmese, ormai arroccata davanti al portiere Panza, che alla fine risulterà il migliore in campo.All'ultimo minuto del primo tempo arriva la doccia fredda con la seconda rete di Serpe .
L'intervallo è un incubo per i nostri ragazzi. Volano parole grosse tra i componenti del gruppo, addirittura si arriva quasi alle mani .
Si rientra per il secondo tempo per onor di firma , ormai la carica nervosa è svanita, come i sogni di invincibilità cullato dai nostri eroi.
Il tre a zero della Palmese a dieci minuti dalla fine e solo l'epilogo di una partita che doveva essere il trampolino per spiccare il volo in campionato e invece si era tramutata in una sonora batosta , dalla quale i bianchi si ripresero, ridimensionado le proprie ambizioni.
La società usò le manieri forti , mettendo fuori squadra il capitano Uliano e il miglior marcatore, Nicola Papa .
Ormai i sogni di promozione vengono ammainati, si decide di andare avanti rinunciando ad un possibile obiettivo, quello della Promozione, che fino a una settimana prima sembrava alla portata. Uliano e Papa vennero reintegrati alla dodicesima giornata, il mister D'alessandro venne esonerato alla 16 giornata, a fine campionato il Savoia arrivò al quarto posto. Rimase in tutti il rimpianto per quello che poteva essere fatto e invece
non venne fatto! Come consolazione, al ritorno a Palma Campania battemmo la Palmese per uno a zero, e i nostri dovettero essere scortati per uscire dallo stadio e tornare a Torre!
Maledetto primo tempo con la Palmese nella gara di andata!
Cosa successe nello spogliatoio ?
Perchè si sfasciò tutto quanto era stato costruito?
E vero che la Società ebbe paura di vincere il campionato?
Perchè vennero fatti fuori due dei migliori giocatori della squadra?
Non so se cia sia qualcuno che puo' dare risposte alle mie domande ...se ci fosse, sarebbe il benvenuto!!
Rimane l'orgoglio e il ricordo per quegli uomini di aver disputato un campionato ugualmente esaltante, al massimo delle loro possibilità.
Da parte mia, oltre al racconto, rimane la soddisfazione per aver riscoperto radici nel passato con persone appartenenti al mio albero genealogico, come Nicola Papa, Michele Merluzzo e Arcangelo Arpaia, i quali in quest'annata , nel loro piccolo, hanno partecipato a quella grande favola che ci hanno tramandato i nostri nonni e che si chiama SAVOIA!!!
.....Torre Annunziata calcistica , per merito dell'Unione Sportiva Savoia , viveva anni di grandi trasformazioni.
La sede era stata trasferita al Corso Umberto I, nei locali del Circolo Universitario, nei pressi di Via Gino Alfani.
La società era presieduta dal capitano Arcangelo Arpaia , proprietario dell'omonimo pastificio in Via Vesuvio, tra i dirigenti spiccavano il Maresciallo Carlino, Crescenzo Pignataro e colui che sarebbe diventato nei decenni a seguire una figura storica della lega dilettanti , il grande Gerardo Gogna.
Arpaia era subentrato ad Alfonso Genovese, il quale , anche se non disponeva di grandi capitali, ebbe il merito di
salvare il Savoia dopo il fallimento della Torrese.
La stagione 1955-56 si concluse miseramente , con una giusta retrocessione in Prima Divisione , frutto inevitabile dei
problemi enormi affrontati dal gruppo di uomini che orgogliosamente portava avanti il vessillo bianco.
La mancanza di uno stadio a Torre , si giocava infatti a Pompei con docce fredde dopo le partite, addirittura la mancanza
di scarpe bullonate costringeva i nostri eroi a giocare con scarpe di ginnastica, contribuirono in maniera enorme alla
debacle tecnica, non etica, di questo gruppo straordinario, allenati dal mitico Raffaelino Giraud, che naturalmente svolgeva
il suo lavoro assolutamente gratis.
Dunque, ritorniamo all'anno successivo, al 1957.
La società si ristruttura e , fortunatamente, a causa della rinuncia dell'U.S.Russo Cicciano al campionato di Promozione
consente alla Lega Regionale Campana di ripescare il Savoia che era stato appena retrocesso.
Con in panchina Ruggero Zanolla , altro grande degli Anni Trenta che verrà sostituito da Giuseppe D'Alessandro dalla
16 giornata, si riparte !La squadra assemblata con pochi innesti riesce a raggiungere la salvezza per un punto!
La stagione successiva 1957-58, deve essere quella buona!La società riesce a mantenere l'ossatura della squadra
con all'interno almeno dieci torresi , tra i quali spiccano Gennaro Uliano, il capitano, il portiere Giulio Sagliocco
che si alternerà nei pali con Salvatore Cirillo, i difensori Pietro Palumbo, Luigi Pacifici e Salvatore Manfro, l'attaccante
Nicola Papa e il ritorno dopo alcuni anni di Michele Merluzzo. I nuovi acquisti sono il centravanti Nino De Caro,
il difensore Vincenzo De Luca, l'attaccante Agostino Gruppillo.
La prima partita di campionato oppose i bianchi alla Ebolitana il 6 ottobre al "Bellucci "di Pompei, ormai diventato
lo stadio di casa per il terzo anno consecutivo a seguito del perdurare, e lo sarà ancora per diverso tempo, indisposizione
di un terreno da gioco a Torre Annunziata.
Nonostante le difficoltà economiche in cui si dibatteva l'intera città, a seguito della crisi dell'arte bianca, con
conseguente chiusura di numerosi pastifici, la nostra Società chiese agli atleti il massimo dell'impegno in quanto era
intenzione di tutti disputare un campionato che fosse all'altezza del blasone e della storia del glorioso Savoia.
Il 6 ottobre si svolge la prima gara di campionato, ai bianchi si oppose l'Ebolitana, la quale venne sconfitta con un secco
tre a zero con le reti di Balzano, Papa e Ammendola.
La seconda giornata prevedeva per il 13 ottobre , la trasferta a Gragnano e la partita venne sbloccata nella prima mezz'ora
di gioco con la marcatura di Balzano, pareggiata dopo due minuti dal gol gragnanese ad opera di Balestrieri.
La Lega non ritenne regolare l'andamento della gara e sanzionò la vittoria a tavolino per il Savoia per due a zero.
Dopo due partite eravamo a punteggio pieno!Migliore inizio non si poteva sperare, i ragazzi erano gasatissimi e giungeva a
proposito l'incontro casalingo con la Paganese del 20 ottobre.
Nonostante la pressione dell'undici savoiardo, la porta
paganese rimase imbattuta e il risultato finale rimase zero a zero. Nella formazione titolare non venne schierato Nicola
Papa ma il giovane Avino e l'allenatore D'Alessandro ebbe un violento alterco con il capitano Gennaro Uliano, il quale chiedeva l'ingresso nella formazione titolare dell'attaccante torrese, prelevato l'anno prima proprio dal Sapri.
I primi malumori iniziarono a serpeggiare all'interno della squadra, già sballottata dalla mancanza dello stadio, e il turno
successivo proponeva una trasferta alquanto ostica. Si doveva andare a Sapri. Fiutato il malumore, il Presidente Arpaia
dispose il ritiro anticipato per i giocatori, cosa alquanto inconsueta, con importante esborso di denaro da parte della
dirigenza.Tutti in auto, si parte il 26 ottobre in quel di Sapri, dove i ragazzi si prepararono alla difficile partita del giorno
dopo. L'attaccante Nicola Papa viene inserito con il numero sette della formazione titolare, a seguito delle tante polemiche scoppiate dalla settimana precedente.
Domenica, inizia la partita, al quarto minuto rete di Nicola Papa!!Uno a zero per il Savoia!Resterà il risultato finale, con i bianchi che tornano in auto seguiti dai tifosi festanti. Primi in classifica con sette punti in quattro partite. All'inizio della settimana, nel clima apparentemente rasserenato, si aggrega alla squadra un altro mio zio, Michele Merluzzo, trentaquattro anni, torrese, il quale aveva vestito la casacca bianca negli anni 50.
La forte carica data dalla testa della classifica fece passare in
secondo piano i malumori crescenti in squadra a causa delle rivalita tra il gruppo dei torresi e non. La trasferta in casa della
Battipagliese era alle porte è bisognava essere concentrati.Il tre novembre, i bianchi riescono nell'impresa di espugnare il campo della Battipagliese con il risultato di due a zero, con le reti del solito Papa e di Agostino Gruppillo, giovane militare di leva a San Giorgio, prelevato dalla caserma e trasferito a Torre dal Maresciallo Carlino.
Si arriva alla viglia della sfida con la Palmese con il morale a mille, nonostante i tanti problemi che attanagliano l'organizzazione della squadra, i quali correvano di pari passo con i problemi di disoccupazione che iniziava ad investire la città, evento inconsuento per la laboriosa cittadina oplontina.
Contro la Palmese, venne schierata la stessa formazione che la settimana prima aveva espugnato Battipaglia.
Cirillo, Merluzzo, Uliano, Palumbo, Manfro, Pacifico, Papa, Balzano, De Caro, De Luca, Gruppillo, questo l'undici che stava facendo sognare i torresi per il ritorni in serei D!
E' il dieci novembre, al "Bellucci" di Pompei si riversarono tanti tifosi, entusiasti per questo incredibile inizio di campionato.
Inizia la partita, i bianchi all'attacco consapevoli della loro forza in fase offensiva e della grande solidità difensiva, frutto dell'unico gol subito sul campo del Gragnano. Passano dieci minuti e alla prima azione in contropiede la Palmese segna con il numero sette Serpe.
I bianchi non ci stanno, reagiscono, sospinti dal grande pubblico accorso a sostenere questo manipolo di ragazzi, in maggior parte torresi, e per tutto il primo tempo sono nella metà campo dalla Palmese, ormai arroccata davanti al portiere Panza, che alla fine risulterà il migliore in campo.All'ultimo minuto del primo tempo arriva la doccia fredda con la seconda rete di Serpe .
L'intervallo è un incubo per i nostri ragazzi. Volano parole grosse tra i componenti del gruppo, addirittura si arriva quasi alle mani .
Si rientra per il secondo tempo per onor di firma , ormai la carica nervosa è svanita, come i sogni di invincibilità cullato dai nostri eroi.
Il tre a zero della Palmese a dieci minuti dalla fine e solo l'epilogo di una partita che doveva essere il trampolino per spiccare il volo in campionato e invece si era tramutata in una sonora batosta , dalla quale i bianchi si ripresero, ridimensionado le proprie ambizioni.
La società usò le manieri forti , mettendo fuori squadra il capitano Uliano e il miglior marcatore, Nicola Papa .
Ormai i sogni di promozione vengono ammainati, si decide di andare avanti rinunciando ad un possibile obiettivo, quello della Promozione, che fino a una settimana prima sembrava alla portata. Uliano e Papa vennero reintegrati alla dodicesima giornata, il mister D'alessandro venne esonerato alla 16 giornata, a fine campionato il Savoia arrivò al quarto posto. Rimase in tutti il rimpianto per quello che poteva essere fatto e invece
non venne fatto! Come consolazione, al ritorno a Palma Campania battemmo la Palmese per uno a zero, e i nostri dovettero essere scortati per uscire dallo stadio e tornare a Torre!
Maledetto primo tempo con la Palmese nella gara di andata!
Cosa successe nello spogliatoio ?
Perchè si sfasciò tutto quanto era stato costruito?
E vero che la Società ebbe paura di vincere il campionato?
Perchè vennero fatti fuori due dei migliori giocatori della squadra?
Non so se cia sia qualcuno che puo' dare risposte alle mie domande ...se ci fosse, sarebbe il benvenuto!!
Rimane l'orgoglio e il ricordo per quegli uomini di aver disputato un campionato ugualmente esaltante, al massimo delle loro possibilità.
Da parte mia, oltre al racconto, rimane la soddisfazione per aver riscoperto radici nel passato con persone appartenenti al mio albero genealogico, come Nicola Papa, Michele Merluzzo e Arcangelo Arpaia, i quali in quest'annata , nel loro piccolo, hanno partecipato a quella grande favola che ci hanno tramandato i nostri nonni e che si chiama SAVOIA!!!
Gennaro Uliano (a sin.), al centro la mascotte del Savoia , Nicola Papa (a des.), dopo il reintegro squadra.
***foto e notizie tratte da SAVOIA storia e leggenda*** di Calvelli , Schettino e Peppe Lucibelli
una sola parola...meraviglia, nel vedere la storia del Savoia in poche righe...bravo e grazie
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