domenica 2 aprile 2017

Il "Carnera" torrese, tra boxe, cinema e sogni di gloria. Con Franco, Ciccio e Carlo Rambaldi...

Oggi vi parlerò di un personaggio  poco noto, sotto certi aspetti, a tanti torresi ma meritatamente inserito nel campo cinematografico romano e nazionale grazie alla sua passione per il cinema, sviluppatasi prima come attore e, in seguito, come produttore.
Si tratta di Ciro Papa, in arte Xiro Papas, tra l'altro cugino di mio padre, essendo loro due figli di due fratelli, Mario e Antonio Papa.
Nato a Torre Annunziata il 4 ottobre del 1933, fin da giovanissimo iniziò a frequentare il ring pugilistico di una palestra torrese e, grazie anche alla sua mole non indifferente, collezionò molte vittorie nel campo dilettantistico combattendo nella categoria dei medio massimi.
Questa passione per il pugilato gli regalò momenti di gloria fino a poco dopo il suo inserimento nella marina militare, quando addirittura  gli venne dedicato un articolo del giornale torrese "Il Semaforo", negli anni 50/51, in cui veniva paragonato, per stile, movenze e potenza al mitico Primo Carnera.

Per gentile concessione di Chiara Papa.
 
CIRO PAPA (in calzoncino bianco) -Foto di Chiara Papa, per gentile concessione.


Non sono riuscito ancora a recuperare questo articolo, di cui mi hanno raccontato i familiari,  mi riprometto di farlo.  
 
Nel distacco con la sua Torre Annunziata, portò con se la voglia di sfondare, in tutti i sensi.
D'altronte il suo curriculum parlava chiaro, solo vittorie e tante per K.O.
L'incontro con quella che sarà la donna della sua vita mise fine alla carriera pugilistica del nostro "Carnera torrese".

Alla sua Silvana, al momento del fidanzamento in quel di Roma, giurò che non avrebbe piu' calcato un ring, troppa paura e troppa sofferenza per la bella ragazza di cui si era innamorato.

Iniziò a Roma a lavorare nel cinema, ritagliandosi piccoli ruoli in film di cassetta, riuscendo a delimitarsi un suo spazio e, lavorando nel corso degli anni con personaggi come Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Gordon Mitchell, Rossano Brazzi, Dalila Di Lazzaro,  fino a ricoprire il ruolo del mostro protagonista, Maniac,  in  " Frankestain '80" , con la regia di Mario Mancini, un film cult del 1972 che venne rivalutato dopo qualche decennio.
Particolare importante da annotare, i trucchi per la sua figura di mostro portano la firma di Carlo Rambaldi, il papà di King Kong ed E.T., tando per intenderci! 

La sua carriera proseguì con diversi film, spaziando tra il genere horror-erotico, molto in voga in quegli anni, il cinema comico, e il genere che si sarebbe trasformato in un autentico filone d'oro da lì a pochi anni, gli spaghetti western.

Venne scelto nel 1974 da Franco e Ciccio per interpretare la parte del capo dei secondini in un carcere di massima sicurezza dove, appunto, sono rinchiusi Franco e Ciccio.
Il film è  "Farfallon", remake del piu' famoso "Papillon" con Steve McQueen.
Nello stesso anno ricopre la parte di Fernando in "Paolo il freddo", sempre con Franco e Ciccio, con la regia dello stesso Ciccio Ingrassia. 

Continuando a fare l'attore, colse l'opportunità di crescere professionalmente e fondò la "Oplonti Cinematografica" , dimostrando ancora una volta tutto l'amore per la sua città natale.
Spesso ritornò a Torre, per rinsaldare quell'amore con la sua terra e la sua famiglia mai spezzato,  e ricordo diverse volte  che, assieme a suo fratello Salvatore, venivano a salutare mio padre in piazza, davanti al Metropolitan...

Per noi piccoli era "Zio Ciro, l'attore di Roma".

14 maggio 1980, è la data dell' incidente stradale in cui perse la vita, nella sua Mercedes, sulla A13 nei pressi di Padova, all'apice della sua carriera professionale.

A soli 47 anni lasciò la moglie con tre figli piccoli. 


Locandina del film Frankestein '80,  proprietà A. Papa

















 

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