La terribile
giornata del 21 gennaio 1946 ha portato alla luce, nel corso degli anni a
seguire, fatti e storie che hanno raccontato di paure, miracoli, speranze e
rassegnazione di quella tragica giornata.
La storia
che vi andiamo a raccontare oggi riguarda un giovane ragazzo di nome Edmondo
Illario, marinaio di sommergibili e impiegato anche nell’attività cui amava di
più, quella di pompiere.
Edmondo
svolgeva il suo servizio presso la Caserma di Napoli già durante la seconda
Guerra mondiale.
Proprio
durante la guerra, durante i bombardamenti, questi ragazzi erano anche
impegnati a salvare i numerosi civili che avevano subito ferite, spesso
mortali.
Durante uno
di questi salvataggi, venne arrestato da un gruppo di tedeschi e, per un
equivoco, rischiò la fucilazione.
Quel 21
gennaio del 1946, la squadra dei pompieri di Napoli accorse a Torre Annunziata,
a seguito dell’allarme generale lanciato dalle autorità.
I ricordi di
quella tragedia segnarono per tanto tempo chiunque assistette a quelle immagini
di sciagura e morte.
Lo ricorderà
spesso, Edmondo, a tutti i suoi familiari, finché ebbe vita.
In quella
occasione, era provvisto di una macchina fotografica e fece questo scatto
fotografico proprio davanti a un cumulo di macerie e ferraglia, con un carro
merci che sembra issarsi al cielo per testimoniare la potenza dell’immane
esplosione.
Ecco, questa
foto di Edmondo va a incrementare il materiale che riguarda il fatto in sé
stesso.
Al tempo
stesso è l’ulteriore dimostrazione della potenza e della forza del terribile
carico che esplose quel giorno a Torre Annunziata.
*Notizie
tratte da un articolo di Giuseppe Saldamarco, pubblicato sul sito
“Sguardiestorie” sguardiestorie
| Sguardi e Storie (wordpress.com)
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