Nel 2021 ricorre il 200° dalla nascita di una figlia di Torre Annunziata, Emiliana Maria Fiorda, la quasi Santa.
Ma cosa sappiamo di lei?
Emiliana nacque a Torre Annunziata il 5 giugno 1821 nel luogo detto della
Taverna della Marina.
Suo padre
era Domenico Angelo, artefice armiere alla Real Fabbrica delle Armi mentre la
madre Maria Viola de Nicola era una casalinga.
Devotissimi
alla religione cristiana, la famiglia Fiorda aveva sempre pensato ai bisogni
della propria prole insegnando grande educazione e devozione.
Emiliana
cresceva ordinata e carina ma nel 1833, a 12 anni, avvenne il primo evento che
cambiò la sua vita: mentre stava riscaldandosi vicino al fuoco col padre alcune
scintille saltarono ai suoi occhi, accecandola.
Niente poterono
fare i medici per salvarle la vista.
Persi i
genitori a causa del colera del 1836, venne accolta nel Ritiro dell’Addolorata
di Torre Annunziata assieme alle altre sorelle.
Durante questo
periodo di ritiro spirituale la devozione raggiunse livelli elevati e non
mancarono episodi in cui vennero alla luce doti di umiltà e amore verso i
poveri assolutamente non comuni.
Inoltre
alcune sue azioni di presagire le azioni dei presenti gli diede fama di donna
di grande generosità verso la sofferenza umana e tante persone afflitte da
disagi e problemi richiedeva una sua intercessione, una supplica, una
preghiera, un consiglio.
Continuò
ancora per tanti anni in questa sua missione sempre nel rispetto e amore verso
chi aveva bisogno di aiuto.
La morte
arrivò il 13 ottobre 1871, dopo mesi di malattia.
Un piccolo
corteo funebre venne allestito per l’occasione, accompagnato dall’intero clero
Dell’Ave Gratia Plena e la sua bara
venne interrata al Cimitero di Torre Annunziata nell’Arciconfraternita del
Suffragio.
Nel suo atto
di morte si legge che Emiliana dimorava al momento della morte in via del
Popolo, aveva 50 anni ed era stata confessata dal rev. Don Raffaele Morrone,
con l’estrema unzione impartita dal Don Giovanni Jennaco.
Emiliana
Maria Fiorda era “…morta in odore di santità per la sua esemplare vita”.
Dopo un primo processo di canonizzazione, in quello che è il primo grado per ufficializzare la santità di una persona e la dichiarazione a "Serva di Dio", sono passati tanti anni senza che siano stati fatti ulteriori passi in avanti per la santificazione di Emiliana Maria Fiorda. Quanto tempo ancora dovremo attendere affinché chi ha il potere di farlo porti avanti la causa e la figura della nostra concittadina, la quale ha lasciato un segno tangibile della sua opera con azioni e opere misericordiose ricordate ancora oggi dal popolo torrese?
Potrebbe essere questo l'anno giusto in considerazione anche dell'eccezionale anniversario?
Lo speriamo di cuore...
Viva Emiliana Maria Fiorda!
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