sabato 4 maggio 2013

IL TUO INSEGNAMENTO NON E' ANDATO DISPERSO!!! R.I.P. GRANDE GIOVANNINO!!!



1977- IL MIO RICORDO CON UN MITO...

La mia giovinezza. i miei primi tredici anni . trascorrevano felici nella nuova abitazione nella quale ci eravamo trasferiti in via Mulini Idraulici, nella zona detta "abbasc a ghiaccier", nel centro storico di Torre Annunziata.
Interminabili e avvincenti i pomeriggi trascorsi nella piazzetta adibita a campo di calcio, dove ancora in quegli anni, dalle ventidue circa, gli addetti al contrabbando  di sigarette, fulcro vitale dell'economia clandestina torrese , attendevano l'orario di scarico e trasporti casse organizzando una partita alla quale era impossibile , per me ragazzino appassionato di pane e pallone, non assistere.
Verso mezzanotte, richiamato dalla voce di mio padre dal balcone della stanza da letto che dava sulla piazza , iniziava per me la ritirata, quasi sempre rimanevo  impossibilitato a conoscere quale delle due squadre avesse vinto l'incontro.
Grande piazza, quella di Ferriera Vecchia , scuola di vita di tantissimi torresi che hanno iniziato proprio in quello spazio, alcuni a lavorare in quelle ditte altri semplicemente per  giocare a pallone. Le due porte erano contraddistinte da due  cancelli  in ferro, uno era l'ingresso della officina di don Aniello Ricciardi, cugino dell'altro Aniello Ricciardi , proprietario della fabbrica del ghiaccio, "a jaccier" appunto, per il quale ho lavorato dal 1980 al 1990...l'altra porta era il cancello d'ingresso della cartiera della famiglia Patrizio, i cui figli Pasquale, Giuseppe e Davide spesso si univano a noi per le partite sette contro sette di quelli del nostro gruppo, che si svolgevano spesso al tardi pomeriggio.
Era sempre un via vai di gente in quella piazza , con il ponte della ferrovia  a centro che porta nella zona portuale ...tanti per lavoro , qualcuno di passaggio , capitava che spesso si fermassero per guardare qualche minuto di acceso agonismo o appezzare qualche gesto tecnico di noi ragazzini,  per poi riprendere il loro cammino. In particolare , un signore con lo sguardo serio , taciturno, sulla sessantina , passando da  piazza Ferrovia, discendeva Via Mulini Idraulici immettendosi in piazza all'altezza del portone della Capitaneria di Porto, in pratica a centro campo, si appoggiava ad una parete del muro secolare dello storico edificio e seguiva l'andamento e la partita dai cinque ai dieci minuti, quasi ogni giorno. Si vedeva dallo sguardo e dalle smorfie che "commentavano" le azioni di gioco  che era un conoscitore di calcio , anche se non profferiva mai una parola. Giorno dopo giorno la sua presenza era sempre costante e noi ragazzini aspettavamo ormai quel suo sguardo  per mettere in mostra qualche colpo ad "effetto".
Di quel  gruppo di amici cresciuti assieme a me , non mi sembra che qualcuno abbia sfondato nel campo calcisticorticolare e quindi capisco il perché il signore in questione resisteva solo pochi minuti e andava via...
"E' GIOVANNINO GIRAUD, IL GRANDE GIOCATORE DEL SAVOIA!!!"
L'affermazione di un amico piu' grandicello di me mi è sempre rimasta impressa nella mente ...era il primo "MITO" savoiardo che avevo occasione di conoscere e ormai la sua presenza fissa, per quei pochissimi minuti, mentre ritornava a casa, era occasione di dimostrare, nel nostro piccolo il valore e le doti di cui eravamo in possesso ..(..e qui stendiamo un velo pietoso...)....l'occasione capito' un giorno quando durante un'azione di gioco mi arrivò il pallone al volo e anziché tirare subito una gran botta , pensai bene (non troppo) di fermarmi la palla e tentare un  dribbling che venne immediatamente fermato dal difensore...questa azione venne gestita dal nostro spettatore particolare con un pizzico di disappunto.... sembrava dalla sua smorfia che mi dicesse ... " dovevi provare il tiro a volo!!!" ..ma non lo feci , deludendo le aspettative di Giovannino...
Sono passati diversi decenni , quei ricordi indelebili mi sono sempre rimasti nel cuore , come tutti i momenti belli o brutti passati nella mia amata Torre....da lontano ho seguito e seguiro' sempre le sorti della mia città, della mia squadra  e di tutti i personaggi che ne fanno parte.... tra questi Giovannino Giraud , che da ieri riposa il sonno dei giusti , ne era l'emblema per caparbietà , serietà.... simbolo di una citta' e una squadra passata dai fasti del secolo scorso con la fantastica finale contro il Genoa del 1924 alla decadenza degli ultimi decenni ..se vogliamo darci una spiegazione del perché di questo tracollo possiamo spiegarlo con il paragonare la presenza e la personalità di uomini come Giovannino  e i suoi fratelli , Raffaelino e Michelino , forse i due migliori difensori che il Savoia abbia avuto , figli di quell'Alfredo Giraud cui è stato dedicato lo stadio,  confrontati con  gli attuali componenti che "trascinano" la città e la squadra nell'oblio attuale .....a loro spero che dall'alto del cielo possa fare breccia lo sguardo corrucciato di Giovannino , di rimprovero per non aver tentato di fare la cosa giusta , per non averci provato...di tentare di invertire la rotta.....LA STORIA SI PUO' CAMBIARE!!!
Anche se non ho avuto occasione di scambiare una solo parola con il grande Giovannino, la sua forza è stata proprio questo, di darmi un grande insegnamento solo con lo sguardo....

 "PROVACI !!PROVACI SEMPRE!!!!


GRAZIE GIOVANNINO GIRAUD .... 
 ************** R.I.P.************  
 RIMARRAI SEMPRE NEL MIO CUORE!!!

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Antonio Papa.

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