Era il 1977 quando ci lasciava un uomo che aveva dato tanto alla causa torrese, dedicando la sua carriera alla gloriosa maglia biancoscudata del Savoia tra gli anni 1924 e 1933, iniziando la carriera con le grandi emozioni dell'anno della doppia finale contro il Genoa nel 1924.
Dotato di una tecnica eccellente, seppe imporsi nello spogliatoio savoiardo come uno tra i piu' autorevoli, fino a raggiungere l'onore della fascia di Capitano, nonostante le presenze illustri, tra cui Giraud I e Orsini, nella squadra che resistette alla grande crisi del 1925-1926.
L'esordio in prima squadra, per lui torrese DOC, avvenne il 2 Marzo 1924 a Torre Annunziata , nell'incontro tra Savoia e Stabia , terminato 2-0, con reti di Ghisi e Bobbio.
Ottimo centromediano, riportiamo questo scritto, "scolpito" nel libro
" Savoia , storia e leggenda", tratto da giornale d'epoca, in cui viene tracciato il profilo dell'atleta torrese:
" Oscar Cirillo
altro torrese di quattro quarti: dura mezz'ora, quanto gli consentono le ammiratrici ostinate sino alla domenica mattina. Ma è una mezz'ora di preziosismi, di un saggio di classe che varca i confini della regione. Impugna la bacchetta ed orchestra un crescendo che travolge ed esalta".
altro torrese di quattro quarti: dura mezz'ora, quanto gli consentono le ammiratrici ostinate sino alla domenica mattina. Ma è una mezz'ora di preziosismi, di un saggio di classe che varca i confini della regione. Impugna la bacchetta ed orchestra un crescendo che travolge ed esalta".
"LA VOCE DELLA PROVINCIA" 2 aprile 1977 |
Complessivamente disputa con la maglia bianca 79 partite , realizzando anche una rete, " evento" che si realizza a Torre Annunziata il 20 Marzo del 1927, nell'incontro tra Savoia e Cavese terminato 5-0; dopo tre reti di Maresca , una di Orsini, il suo sigillo arriva al novantesimo, tutti goal "made in Torre Annunziata"!
Spesso convocato nella rappresentativa regionale, alterna brillanti esibizioni ad altre meno appariscenti, complice la non brillantissima tenuta atletica.
Il suo ultimo incontro lo disputa a Palmi Calabro , il 4 Marzo 1934, Palmese Savoia termina 2-0 per i padroni di casa.
Ritornerà a difendere la maglia bianca, nella stagione 1936/7, uno degli anni piu' neri della storia calcistica torrese, nelle vesti di allenatore non piu' del Savoia, scomparso per fallimento, ma della neonata A.C.Torre Annunziata.
A pochi giorni dalla sua scomparsa, "La voce della Provincia", tramite Vincenzo Mistretta , pubblica il 19 Marzo del 1977, questo bellissimo articolo, che vi ho trascritto per comodità di lettura.
Addirittura da storia, l'immagine del giocatore, che , come recita la didascalia, è ripresa dall'archivio storico della Pro Loco, all'epoca diretta da Franco Pierro.
"LA VOCE DELLA PROVINCIA" 19 marzo 1977 |
ADDIO , BEL CAPITAN.
di Vincenzo Mistretta
"Lo vedevamo negli ultimi tempi alquanto
rotondetto, ma sempre di bella apparenza, disinvolto, ancora agile nonostante
gli anni, un portamento che lasciava capire la sua lunga attività di atleta, di
calciatore di classe.
E di qualità ne aveva Oscar Cirillo,
il fine palleggiatore del glorioso Savoia dei tempi passati.
Capitano per molti anni degli undici
bianco-scudati torresi, seppe tenere alto il prestigio e la tecnica e l’agonismo
dei suoi predecessori, che avevano dominato la scena del calcio sui campi dell’Italia
centro meridionale.
Sul rettangolo di gioco, la sua
figura si staccava, quasi eburnea torre, per la sua inconfondibile, leggera
falcata e per quel suo particolare gioco, insieme tecnico e costruttivo. Non un
passo in piu’ ne uno in meno; l’agile passare la palla ad un proprio compagno
di squadra, dosato con competente visione del gioco globale, in propulsione
offensiva; i suoi lanci calibrati con millimetrica precisione; la sua decisa
volontà, furono le preminenti doti che ne fecero uno dei migliori
centro-sostegni, come allora si chiamavano, delle squadre dell’epoca.
Accorto ed intelligente, sapeva
prevenire i movimenti degli avversari, e lo faceva con tale squisita eleganza
da meritarsi l’appellativo di “signore del calcio”, signorilità che gli dava
ampia e continua attestazione di stima anche fuori dal quadrato di gioco,
suscitando larga simpatia in quanti avevano con lui rapporti professionali e
sociali.
Esperto e responsabile funzionario
dell’Enel, portò nella sua attività quella preziosa carica umana che sempre lo
aveva contraddistinto e che meritatamente qualificava la sua personalità.
Ora che se n’è andato là, dove altri suoi amici del “suo” vecchio
Savoia l’hanno preceduto, un’altra bandiera gloriosa è stata ammainata nel
ricordo delle fulgenti figure del calcio nostrano.
Le giovani schiere degli sportivi
torresi non hanno conosciuto Oscar Cirillo, il capitano del Savoia del passato,
e forse non sono in grado di apprezzare i suoi meriti sportivi, meriti che si
racchiudono in un sintetico giudizio : giocatore altamente qualificato, atleta
estremamente scrupoloso, uomo eccezionalmente signorile.
Su un’altra pagina del leggendario
cammino del Savoia è calato il velario."
Il Racconto è stato reso possibile grazie a :
1- Statistiche e notizie tratte da "Savoia, storia e leggenda" di Peppe Lucibelli, Calvino e Schettino.
2-Foto e articolo tratti da "La voce della Provincia"
Bellissimo e commovente questo ricordo di mio padre,grande uomo grandissimo papà. Grazie dal cuore
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