Francesco Salvatore Gennaro Formisano, detto
“Franz”, ragioniere e attivista culturale (Torre Annunziata, 13 agosto 1899 -
17 febbraio 1970)
a sin, Luigi Manzo, al centro Prof. Amedeo Maiuri, a destra vestito di nero Franz Formisano.
Nasce a Torre Annunziata il 13 agosto 1899.
Figlio di Pietro, impiegato comunale, e di Santa
Montella ‘donna di casa’, venne alla luce in Via Orefici 1.
Dopo il diploma di ragioniere intraprese
l’attività lavorativa presso il pastificio di Giovanni Voiello, per cui prestò
la sua opera per diversi anni.
Il 10 ottobre del 1931 convolò a nozze con Ines
Sorrentino, figlia del prof. Francesco, la quale diede alla luce il loro
primogenito Pietro.
Considerato nel settore dell’Arte bianca uno dei
massimi esperti, venne nominato ‘Maestro del lavoro’ per la sua conoscenza e
relativa condivisione dei segreti culinari e di tutti i macchinari necessari
alla preparazione della pasta.
Appassionato della storia locale, trovò in don
Salvatore Farro la guida adatta per introdursi e farsi apprezzare per le sue
qualità combattive nel difficile mondo archeologo e culturale.
Dalla metà degli anni ’50, membro di uno sparuto
gruppo di appassionati di Storia locale e attivisti culturali, diede battaglia
a favore della questione archeologica che cominciava a prendere sempre più
piede sul territorio di Torre Annunziata. Proprio per questo, nel 1956, dopo un
primo tentativo di sensibilizzazione delle istituzioni locali affinché
avviassero l’iter per cominciare gli scavi sistematici presso le Mascatelle,
purtroppo non andato a buon fine, nel 1962 fu uno dei fautore della fondazione
del Comitato “Amici di Oplonti” il quale, con caparbietà, riuscì a vincere la
propria battaglia trovando i fondi necessari per le operazioni archeologiche e
l’inizio degli scavi sistematici da cui vennero fuori le vestigia della Villa
“A” c. d. di Poppea.
L’acume e le competenze territoriali che Franz
Formisano matura nel corso delle sue battaglie a Torre Annunziata, nel campo
archeologia, vennero presto notate dall’esimio prof. Amedeo Maiuri con il quale
entrò in collaborazione come referente per il territorio oplontino con la
carica onorifica di Ispettore Onorario alle Arti e alle Antichità che egli
riceve nel 1962.
Clamorosa la sua denuncia alla Soprintendenza
alle Antichità di Napoli, fatta il 6 maggio 1964, con la quale rileva la
distruzione di un intero plesso archeologico con dipinti e mosaici rinvenuto
nel mentre si stava procedendo a lavori di sbancamento per la costruzione di
appartamenti, operati dalla ditta di costruzioni ‘La Perla’ nella proprietà di
Luigi Manzo situate in Via Marconi.
L’immediato intervento dei carabinieri e degli
investigatori impedì l’ulteriore scempio a cui si era già dato inizio con la
distruzione e l’occultamento di numerose testimonianze archeologiche.
Nei giorni successivi, lo stesso Formisano,
parallelamente alle indagini in corso da parte della magistratura, riuscì a
recuperare alcuni preziosi materiali depositati in alcuni locali di proprietà
di terzi, riportandoli al sicuro.
Franz Formisano, tra gli anni cinquanta e sessanta
era divenuto uno degli interlocutori principali da parte degli studiosi
internazionali alle prese con il mistero di Oplontis. Con le sue appassionate tesi,
capacità organizzativa e convinzioni, confermate sul continuo ritrovamento di
materiale di altissimo rilievo, riuscì a convincere gli addetti sull’utilità
storica e sui vantaggi economici che potevano riservare ulteriori e continui
lavori di scavo e conservazione dei ritrovamenti stessi.
Dopo la morte del Maiuri, anche il suo successore
Alfonso de Franciscis diede spazio e tempo a Franz Formisano e il gruppo degli
‘Amici di Oplonti’ per continuare a coltivare il progetto che doveva riportare in luce la mitica Oplontis.
Il suo sognò di rivedere riemergere dal
sottosuolo Oplontis non poté avverarsi appieno in quanto i lavori per la messa
in luce della sontuosa Villa “A” avevano bisogno di tempi lunghi affinché
risalisse dall’oblio in cui era caduta dopo la terribile eruzione che la
seppellì.
Visse giorno per giorno i lavori presso l’area
individuata, seguendo ogni passo, ogni mossa, ogni rumore degli attrezzi utilizzati
dagli scavatori, pronto ad intervenire personalmente al minimo accenno di
richiesta.
La morte lo raggiunse sei anni dopo l’effettivo inizio
degli scavi delle Mascatelle, quando si era consapevoli che le teorie di mons.
Salvatore Farro, il prete archeologo, non erano fantasie campate in aria, ma,
oramai, stavano diventando assolute certezze.
Franz Formisano lascia la vita terrena il 17
febbraio 1970, don Salvatore Farro era morto due anni prima.
Al funerale di Franz venne omaggiato il suo
ricordo con un corteo composto da migliaia di torresi che vollero
simbolicamente ringraziarlo per l’enorme passione che lo aveva accompagnato nella
vittoriosa lotta per la scoperta di Oplontis.
Scheda realizzata da Antonio Papa, Vincenzo Marasco e Lucia Muoio in occasione della Mostra dei 22 Figli illustri di Torre Annunziata presentata al Comune di Torre Annunziata, inclusa tra le iniziative relative ai festeggiamenti della festa del 22 ottobre 2018.
Uomini di cui dovremmo esserne fieri e intitolarci la strada adiacente villa Oplonti, no venditori di fumo o di copia/incolla dei tempi moderni.
RispondiEliminaPietro Formisano era il titolare del Molino sul fiume sarno "CASA 28",. che fu chiuso dopo la morte del Figlio Antonio, a Castaglievizza (Guerra 1915/18), Medaglia di Argento al Valor Militare.
RispondiEliminaIl figlio Franz, tornato dal servizio militare, intraprese un'attività Assicurativa a Napoli ed una collaborazione quale Redattore, co Giornale l'Avanti sino al giorno in cui il Comm. Giovanni Voilello non lo "prelevò" dal suo ufficio per affidargli, a vita,con Procura Generale, la conduzione dei Molini e Pastifici Voiello.
Fu iscritto nell'albo dei Benemeriti per la Cultura Italiana, Ispettore Onorario per la Storia e le Antichità, Corrispondente del Giurnale "IL TEMPO" di Roma, fu, benchè non industriale, chiamato ad essere Segretario Nazionale dell'Unione Industriali per la molitori.
Quanto sopra.UNICAMENTE ED ESCLUSIVAMENTE, PER LA REALTà E LA PRECISIONE sTORICA.
aSSOLUTAMENTE PER NULL'ALTRO.
PIETRO fORMISANO
VIA VITICELLA 23, QUARTO (Na)
Grazie per il suo ricordo e per le importantissime informazioni che ci ha voluto trasmettere. Franz Formisano èstato ricordato come Figlio Illustre di Torre Annunziata nel 2018 è sarà protagonista nel prossimo libro che andremo a pubblicare sulla storia della Famiglia Voiello.Se avesse altre informazioni che volesse condividere assieme al nostro gruppo di lavoro le saremo grati.Antonio Papa.
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