sabato 26 giugno 2021

RENATO GHEZZI - IL SOGNO DEL BAR

 

BAR GHEZZI- 2012- FOTO INTERNET


Renato Ghezzi nacque a Rho il 27 febbraio 1916.
Una carriera da calciatore di buon livello tra la serie B e la serie C, in piazze importanti come Casale, Brescia, Alessandria e Gladiator negli Anni Trenta e Quaranta arricchiti di ottime prestazione nel suo ruolo di attaccante.



L'approdo a Torre Annunziata avvenne nel 1946 nelle fila della Torrese nel campionato di Serie B, Giroce C, dove assieme a Eugenio Calleri, Ercole Castaldo e Secondo Rossi formano un attacco invidiato dalle migliori squadre e disputano un campionato straordinario, fermato nella sua corsa alla conquista della serie A dall'arbitro Fois di Roma nel famoso incontro tra la Torrese e la Salernitana.
Ma questa è un'altra storia.
Ritorniamo ad occuparci del nostro Renato Ghezzi.   
Al termine della sua avventura a Torre Annunziata si contano 57 partite giocate e 17 reti per il nostro attaccante.
Fu allora che decise di rimanere qui ed realizzare il sogno di intraprendere un'attività in uan Torre che lo aveva accolto come un campione e ne aveva applaudito le prestazioni e la professionalità.
Volle aprire un bar caffetteria proprio nei pressi della chiesa dello Spirito Santo, sul corso principale della città.
La sua intuizione ebbe grosso successo e nel corso degli anni divenne non solo il punto di ritrovo dei tifosi savoiardi, ma anche dei tanti lavoratori e operai della nostra città che dopo una dura giornata di lavoro sono alla ricerca di un luogo dopo poter trascorrere con gli amici il resto della serata seduti davanti a un tavolino e un mazzo di carte, potendo usufruire di una sala molto ben capiente situata all'estremità dell'ampio locale di ingresso.
Ricordi di gioventù mi riportano al 1975 quando verso le 18 entravo dalla porta principale e mi portavo in sala gioco, mi prendevo una sedia, un gelato dal bancone da Renato e mi accomodavo a fianco di mio padre intento a giocare la sua partitina con gli amici nel mentre arrivava mio zio Salvatore che mi ordinava di prendere un altro gelato altrimenti si offendeva!     
Momenti irrepetibili ed emozionanti solo a pensarci.
Più o meno in quel periodo avvenne il cambio di gestione e l'addio del mitico Renato.
Ancora nel 2005 circa, altro cambio di proprietario con l'arrivo di Gerardo Fiorillo che con una serie di belle iniziative riesce a riqualificare l'attività.
Il proliferare dei locali addetti a bar e caffetteria, la progressiva perdita di abitanti, gli alti costi di gestione diventarono un macigno insostenibile per la continuazione dell'attività.
Gerardo Fiorillo si arrese davanti agli enormi problemi finanziari e chiuse i battenti quel 26 giugno del 2019, mortificato e ferito per tutte le promesse cui la città e l'amministrazione non seppero mantenere nei suoi confronti.
Un'altra gloriosa attività chiuse le porte in una Torre che oggi conta decine e decine di locali chiusi, vuoti, destinati all'abbandono se non si inverte la rotta, partendo dall'incentivazione e la riqualificazione di  gran parte della zona meridionale  della città.


 

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