martedì 1 giugno 2021

Don Raffaele Scauda e la Madonna del Buon Consiglio-

 

Don Raffaele Scauda 

Avevano entrambi 36 anni Pasquale Scauda e Teresa Grillo, coniugi domiciliati in Via del Popolo al numero 119 di Torre Annunziata, quando dichiararono la nascita di Raffaele, il 15 novembre 1872 alle ore 23, nella cittadina torrese.
Il piccolo Raffaele venne battezzato nella chiesa della Madonna della Neve e, si ricorda, la sua prima predica si svolse proprio nella chiesa torrese.

Raffaele iniziò il suo ministero sacerdotale e già in giovanissima età venne ordinato sacerdote.

Nel 1899, a 27 anni, andò a stabilirsi 1899 nella vicinissima contrada Leopardi, portando da casa sua un quadro della Madonna del Buon Consiglio.

Il suo sogno era di costruire una chiesa in onore della Vergine del Buon Consiglio, con  le donazioni della popolazione.

Di grande aiuto fu la benevolenza di alcuni contadini che regalarono un pezzo di terreno.

Con la devozione dei pochi abitanti della zona, iniziò la costruzione sulla via Nazionale, e successivamente si ingrandì grazie alle numerose offerte e contributi dei fedeli, oltre che delle nobili famiglie della zona.

La chiesa venne inaugurata nel 1906 e divenne centro di vita e di fede religiosa per quella zona che da allora cominciò a svilupparsi.

Animato da ardente spirito apostolico e dal desiderio di erigere una chiesa sempre più grande e maestosa, egli andò per ogni dove diffondendo la parola e raccogliendo offerte in denaro, avendo intorno a sé i generosi abitanti del luogo e soprattutto la buona marchesa Eleonora De Cillis-Carafa d’Andria; dando per primo l’esempio, trasportò pietre e calcina con la carriola, imitato da giovani e ragazzi che si prestavano volontariamente. 
Dopo ben sette anni, il 2 Dicembre 1926, poté vedere la sua nuova chiesa consacrata dal card. Ascalesi. 

Accanto a questa, emulo e amico di Bartolo Longo, avendo sempre al suo fianco come benefattrice e collaboratrice la De Cillis che capeggiava un comitato per la raccolta del denaro, volle costruire un orfanotrofio che fu affidato a delle suore e accolse numerose fanciulle, educandole allo studio e al lavoro. 

Devoti e pellegrini, informati a mezzo del periodico” Nuovo Trionfo” venivano da ogni parte incoraggiando con offerte in denaro la pia istituzione, mentre altri inviavano da ogni posto del mondo. 

Sopravvenuta la II Guerra Mondiale, il 15 settembre 1943 un bombardamento anglo-americano distrusse tutto il complesso e don Scauda, rimasto senza tetto con le sue orfanelle e suore, fu accolto con la sua comunità nella villetta della benemerita marchesa.
Poi, forte e tenace come sempre, ricominciò la sua peregrinazione presso le famiglie e i commercianti di Torre del Greco e presso le Autorità politiche per ottenere gli aiuti necessari per la ricostruzione.
Con la carità dei benefattori e l’intervento dello Stato poté rifare, in meno di due anni e in forme più ampie, le sue opere.

Si completarono i lavori e le opere benefiche fiorirono sempre di più.

Il 21 settembre 1947, con decreto del Capitolo Vaticano, la Madonna era solennemente incoronata dal card. Ascalesi e la chiesa prendeva il titolo di Santuario.

Grazie all’intervento di illustri personalità e all’azione del coadiutore rev. Giovanni Borrelli, si costruirono nuovi dormitori, laboratori e un attrezzato reparto di biancheria e camiceria per la qualificazione delle orfane, si organizzarono mostre di lavori; l'asilo e le scuole primarie raggiunsero il massimo sviluppo.
A tutto ciò si aggiunse una Scuola di Avviamento Professionale Femminile a tipo industriale.

Un'intera vita spesa alla cura e al servizio dei più piccoli e dei più bisognosi, che ha amato e prediletto sino al giorno della morte.

L’Apostolo della carità moriva il 2 giugno 1961 alla veneranda età di 89 anni, rimpianto da tutto il popolo torrese e, dopo solenni funerali alla presenza di Autorità civili, politiche e religiose, veniva sepolto, per concessione straordinaria, nel suo Santuario.

Il Santuario di don Scauda è lì, alto e solenne, sulla Nazionale, ex Strada Regia per le Calabrie: centro di una contrada fattasi popolosa, con la sua chiara facciata e il suo snello campanile.
Ampio e luminoso, diremo anche moderno, l’interno con le sue tre navate, il grande altare su cui troneggia il venerato quadro della Madonna, e con la saletta della tomba del Fondatore. Già funzionante da parrocchia sostituendo quella dell’Assunta al Palazzone, è stata ufficialmente eretta Parrocchia il 7 Gennaio 1984.  E tutt’intorno sono gli edifici con le sale per le attività parrocchiali.

Il 10 dicembre 2020, presso la Cappella dell'Episcopio in via Largo Donnaregina, a Napoli, si aprì la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione di don Raffaele.
A presiedere la Liturgia, il Cardinale metropolita di Napoli, Crescenzio Sepe, presidente del processo di beatificazione.

Le parole dell’allora sindaco di Torre del Greco risuonano ancora oggi come un segnale forte di riconoscenza e ringraziamento per l’opera di don Raffaele Scauda.

Disse Giovanni Palomba:

"Un momento unico e di singolare privilegio per la nostra città. Dopo la santificazione di Vincenzo Romano, Torre del Greco ha iniziato, oggi, un nuovo percorso in attesa di vedere elevato agli onori degli altari un altro suo figlio. L'evento di questa mattina, deve rappresentare per tutti i torresi un'occasione di felicità e di gioia, nel buio di un momento epocale senza precedenti".


*Le notizie sulla nascita sono state ritrovate dallo scrivente all'Archivio Storico-

*Grazie a Torreomnia.it da cui ho estratto notizie della vita di Don Raffaele-


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