L'8 marzo si ricorda la scomparsa del Francesco Porcelli, personalità politica significativa del nostro territorio e non solo.
Lo ricordiamo in questo articolo pubblicato alcuni giorni dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2009, a 91 anni.
“Se ne va,
con la morte dell’avv. Francesco Porcelli, un’altra rilevantissima figura
dell’album della migliore storia politica della nostra città.
Francesco
Porcelli era un uomo di rara sensibilità e di robusta formazione culturale,
analista fine e combattivo, lontano da ogni approccio ideologico, interlocutore
attento e vivace: una delle più autorevoli personalità del socialismo e della
sinistra riformista meridionale.
Il suo
impegno politico ed amministrativo, culturale e legislativo non è mai stato
arido e si è sempre nutrito dei grandi valori della giustizia e della libertà:
la sua lezione sulla laicità, mai come in questo momento, appare emblematica,
oltre che rigorosa e consapevole.
Nel corso
della sua lunga attività politica ha svolto funzioni diverse e diversamente
rilevanti: consigliere ed assessore municipale, Vicesindaco della città,
consigliere ed assessore provinciale, parlamentare regionale, Vice presidente
della Giunta Regionale e Presidente del Consiglio Regionale, oltre che
dirigente, a tutti i livelli, del suo partito: il Partito Socialista Italiano.
Lo ha fatto
sempre con una passione che pur apparendo misurata era profonda e costante.
Amava le sue
idee, amava il confronto a cui non si sottraeva mai.
Amava gli
ideali socialisti, si batteva per una società giusta in equilibrio tra meriti e
bisogni, tra libertà e giustizia, contro ogni furore fondamentalista, per il
garantismo e la tutela dei più deboli, per un equilibrio tra i diversi poteri
dello Stato.
Con
Francesco De Martino e Pietro Lezzi è stato tra le più illustri personalità del
socialismo meridionale.”
(°) Estratto
dall’articolo pubblicato dai “Riformisti nel Mezzogiorno” in “La Rivista” del
10 marzo 2009
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