DON PASQUALE PAGANO
In occasione del ventennale della scomparsa di Don Pasquale Pagano avvenuta il 10 marzo 2002 ricordiamo l'amatissimo sacerdote con uno scritto dell'eccelso Prof. Salvatore Russo.
“Ho conosciuto Don
Pasqualino Pagano nel lontano 1937, frequentavamo insieme la scuola
catechistica “Maria Teresa Guarracino” nella cappella di via Parini, distrutta
da un bombardamento alleato nel 1942 e mai ricostruita; se ne osservano ancora
oggi i resti. La scuola era diretta dall’amorevole cura della presidente Lucia
Giordano e dal non dimenticato Padre Rocco Cavallo redentorista.
Imparammo i primi
elementi del catechismo e Pasqualino ricevette per la prima volta l’Eucaristia
il 29 giugno 1937, festa di San Pietro e Paolo, nella Parrocchia dello Spirito
Santo dalle mani del Parroco Can. Gaetano Ingegno.
Non lasciò la scuola
catechistica e divenne egli stesso catechista; era il tempo delle fiorenti
filodrammatiche e Padre Rocco ci consigliò di rappresentare il dramma
L’innocenza riconosciuta; a Pasqualino fu affidato il non facile compito di
interpretare San Gerardo Maiella. Una sera del dicembre 1939, ero anch’io tra
gli attori, avemmo l’onore della presenza in sala dell’autore del dramma, Padre
Damiano, redentorista. Alla fine della rappresentazione l’autore volle
conoscerci e si congratulò per il non facile compito svolto: avevamo solo
dodici anni!
Il parroco Can.
Gaetano Ingegno pregò la direttrice della scuola catechistica di trasferirci
nella Parrocchia per preparare i fanciulli a ricevere la Prima Comunione.
Pasqualino ed io non
tralasciammo di studiare il catechismo e per cinque anni di seguito dal 1937 al
1941 partecipammo alle gare di catechismo che si tenevano in Parrocchia; per
l’ultima gara, 13 luglio 1941, imparammo a memoria tutto il catechismo di Pio X
e Mons. Ferrandino ebbe a congratularsi per tanto impegno. Il Parroco ci regalò
il messale quotidiano in latino con a lato la traduzione italiana. Don
Celestino Molfese che resse la Parrocchia come Vicario Economo dal 1 al 31
agosto 1940, ci parlò, per la prima volta, dell’Azione Cattolica. Con la venuta
del nuovo parroco don Gaetano Cardalesi, il 1° settembre 1940, dopo solo otto
giorni dalla sua venuta, con pochi amici, fondammo l’Associazione Giovanile di
Azione Cattolica “San Felicio Martire”. Con il primo pagellamento - si era in
periodo fascista ed era proibito parlare di tesseramento - Pasqualino fu
nominato segretario e dal 1944 al 1947 fu presidente.
Conseguita la maturità
Classica nel 1945 al Liceo Classico di Torre Annunziata si iscrisse alla
facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Napoli.
Nell’ottobre del 1947
lasciò la presidenza dell’Associazione e l’Università, ove aveva seguito per
due anni i corsi di medicina con ottimo profitto, per rispondere alla chiamata
del Signore ad essere sacerdote.
Seguì gli studi
teologici al Seminario di Capodimonte e il 15 ottobre 1950 fu ordinato diacono.
Il 19 marzo 1951 nella Basilica dell’Incoronata, Madre del Buon Consiglio, dal
compianto Card. Alessio Ascalesi fu ordinato sacerdote.
Iniziò la sua missione
nella Parrocchia ove era cresciuto e maturata la sua vocazione sacerdotale; fu
assistente dell’Associazione “San Felicio Martire”, poi al ricostituito circolo
della FUCI e istituì la Santa Messa dell’universitario che si celebrava nella
cappella dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento. Nel 1956 fu nominato vice
Parroco alla SS. Trinità per aiutare il vecchio Parroco Mons. Salvatore Farro e
per questo nuovo impegno lasciò la FUCI al nuovo assistente don Francesco
Casale.
Il 13 maggio 1967,
ancora vivente Mons. Salvatore Farro, don Pasqualino fu parroco della SS.
Trinità.
Vi è rimasto per 36
anni e in tutto questo tempo i fedeli sono stati testimoni del suo fecondo
apostolato. Egli ha saputo sacrificarsi lasciando l’insegnamento di religione
nella Scuola Media per meglio servire Dio nell’amore del prossimo. Ha lasciato,
come esempio da seguire, il suo servizio umile ma dignitoso, la sua onestà
spirituale e materiale. Ha sentito con fede profonda la dignità del suo
ministero, più nobile di ogni umano ufficio, con la piena obbedienza alla
volontà del pastore della Chiesa napoletana.
Negli ultimi due anni,
colpito da una grave malattia, è stato sempre sereno, ha offerto le sue
sofferenze per la conversione dei peccatori e quando il 19 marzo del 2001 ha
festeggiato il 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale, tutti i suoi
parrocchiani e gli ex soci della “San Felicio Martire” e tanti altri amici di
altre Parrocchie si sono stretti, con grande affetto, intorno a lui. Su di una
sedia a rotelle, sull’altare, ha concelebrato la S. Messa con i confratelli
della Parrocchia e con i parroci e i sacerdoti della città. Ricevendo tra le
mani l’Ostia consacrata ha saputo, ancora una volta, offrire le sue sofferenze
a Cristo. I suoi occhi, specchio dell’animo nobile e santo, manifestarono la
sua commozione e gioia per essere, ancora una volta, insieme a tutti noi.
Don Pasqualino ha
lasciato questa terra per ricongiungersi a Cristo, eterno sacerdote, il 10
marzo 2002. Il Signore ha spalancato, certamente, le porte del suo Regno e ha
chiamato a raccolta tutti gli angeli e i santi perché è ritornato al Creatore
uno degli uomini migliori. E per questo tutti noi, ancora su questa terra,
ringraziamo Iddio per avercelo donato e sempre lo ricorderemo nelle nostre
preghiere stando così in comunione con lui.
Sono certo che,
dall’alto dei cieli, ci guiderà, con bontà e saggezza, per le vie che ci
porteranno un giorno a ritrovarci tutti insieme a glorificare Dio nostro Padre.
“
* Ricordo di Salvatore
Russo
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