mercoledì 9 marzo 2022

Don Pasquale Pagano- 20 anni dopo

 

                             DON PASQUALE PAGANO



In occasione del ventennale della scomparsa di Don Pasquale Pagano avvenuta il 10 marzo 2002 ricordiamo l'amatissimo sacerdote con uno scritto dell'eccelso Prof. Salvatore Russo.


“Ho conosciuto Don Pasqualino Pagano nel lontano 1937, frequentavamo insieme la scuola catechistica “Maria Teresa Guarracino” nella cappella di via Parini, distrutta da un bombardamento alleato nel 1942 e mai ricostruita; se ne osservano ancora oggi i resti. La scuola era diretta dall’amorevole cura della presidente Lucia Giordano e dal non dimenticato Padre Rocco Cavallo redentorista.

Imparammo i primi elementi del catechismo e Pasqualino ricevette per la prima volta l’Eucaristia il 29 giugno 1937, festa di San Pietro e Paolo, nella Parrocchia dello Spirito Santo dalle mani del Parroco Can. Gaetano Ingegno.

Non lasciò la scuola catechistica e divenne egli stesso catechista; era il tempo delle fiorenti filodrammatiche e Padre Rocco ci consigliò di rappresentare il dramma L’innocenza riconosciuta; a Pasqualino fu affidato il non facile compito di interpretare San Gerardo Maiella. Una sera del dicembre 1939, ero anch’io tra gli attori, avemmo l’onore della presenza in sala dell’autore del dramma, Padre Damiano, redentorista. Alla fine della rappresentazione l’autore volle conoscerci e si congratulò per il non facile compito svolto: avevamo solo dodici anni!

Il parroco Can. Gaetano Ingegno pregò la direttrice della scuola catechistica di trasferirci nella Parrocchia per preparare i fanciulli a ricevere la Prima Comunione.

Pasqualino ed io non tralasciammo di studiare il catechismo e per cinque anni di seguito dal 1937 al 1941 partecipammo alle gare di catechismo che si tenevano in Parrocchia; per l’ultima gara, 13 luglio 1941, imparammo a memoria tutto il catechismo di Pio X e Mons. Ferrandino ebbe a congratularsi per tanto impegno. Il Parroco ci regalò il messale quotidiano in latino con a lato la traduzione italiana. Don Celestino Molfese che resse la Parrocchia come Vicario Economo dal 1 al 31 agosto 1940, ci parlò, per la prima volta, dell’Azione Cattolica. Con la venuta del nuovo parroco don Gaetano Cardalesi, il 1° settembre 1940, dopo solo otto giorni dalla sua venuta, con pochi amici, fondammo l’Associazione Giovanile di Azione Cattolica “San Felicio Martire”. Con il primo pagellamento - si era in periodo fascista ed era proibito parlare di tesseramento - Pasqualino fu nominato segretario e dal 1944 al 1947 fu presidente.

Conseguita la maturità Classica nel 1945 al Liceo Classico di Torre Annunziata si iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Napoli.

Nell’ottobre del 1947 lasciò la presidenza dell’Associazione e l’Università, ove aveva seguito per due anni i corsi di medicina con ottimo profitto, per rispondere alla chiamata del Signore ad essere sacerdote.

Seguì gli studi teologici al Seminario di Capodimonte e il 15 ottobre 1950 fu ordinato diacono. Il 19 marzo 1951 nella Basilica dell’Incoronata, Madre del Buon Consiglio, dal compianto Card. Alessio Ascalesi fu ordinato sacerdote.

Iniziò la sua missione nella Parrocchia ove era cresciuto e maturata la sua vocazione sacerdotale; fu assistente dell’Associazione “San Felicio Martire”, poi al ricostituito circolo della FUCI e istituì la Santa Messa dell’universitario che si celebrava nella cappella dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento. Nel 1956 fu nominato vice Parroco alla SS. Trinità per aiutare il vecchio Parroco Mons. Salvatore Farro e per questo nuovo impegno lasciò la FUCI al nuovo assistente don Francesco Casale.

Il 13 maggio 1967, ancora vivente Mons. Salvatore Farro, don Pasqualino fu parroco della SS. Trinità.

Vi è rimasto per 36 anni e in tutto questo tempo i fedeli sono stati testimoni del suo fecondo apostolato. Egli ha saputo sacrificarsi lasciando l’insegnamento di religione nella Scuola Media per meglio servire Dio nell’amore del prossimo. Ha lasciato, come esempio da seguire, il suo servizio umile ma dignitoso, la sua onestà spirituale e materiale. Ha sentito con fede profonda la dignità del suo ministero, più nobile di ogni umano ufficio, con la piena obbedienza alla volontà del pastore della Chiesa napoletana.

Negli ultimi due anni, colpito da una grave malattia, è stato sempre sereno, ha offerto le sue sofferenze per la conversione dei peccatori e quando il 19 marzo del 2001 ha festeggiato il 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale, tutti i suoi parrocchiani e gli ex soci della “San Felicio Martire” e tanti altri amici di altre Parrocchie si sono stretti, con grande affetto, intorno a lui. Su di una sedia a rotelle, sull’altare, ha concelebrato la S. Messa con i confratelli della Parrocchia e con i parroci e i sacerdoti della città. Ricevendo tra le mani l’Ostia consacrata ha saputo, ancora una volta, offrire le sue sofferenze a Cristo. I suoi occhi, specchio dell’animo nobile e santo, manifestarono la sua commozione e gioia per essere, ancora una volta, insieme a tutti noi.

Don Pasqualino ha lasciato questa terra per ricongiungersi a Cristo, eterno sacerdote, il 10 marzo 2002. Il Signore ha spalancato, certamente, le porte del suo Regno e ha chiamato a raccolta tutti gli angeli e i santi perché è ritornato al Creatore uno degli uomini migliori. E per questo tutti noi, ancora su questa terra, ringraziamo Iddio per avercelo donato e sempre lo ricorderemo nelle nostre preghiere stando così in comunione con lui.

Sono certo che, dall’alto dei cieli, ci guiderà, con bontà e saggezza, per le vie che ci porteranno un giorno a ritrovarci tutti insieme a glorificare Dio nostro Padre. “

* Ricordo di Salvatore Russo

 

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