L’ 8 aprile 2005 concludeva la sua vita terrena Don Mario Ammendola.
Sacerdote,
insegnante di religione, maestro di vita, Don Mario è stato un protagonista del
suo tempo, lasciando un segno di cristianità nella comunità torrese, ponendo
delle questioni fondamentali secondo la sua visione di come avrebbe dovuto comportarsi
la comunità cristiana in un contesto difficile come il nostro territorio nella
speranza che incidesse positivamente nella vita concreta di ognuno di noi.
Professore
di religione alla MORRONE e alla PARINI.
Sacerdote
alla MADONNA DELLA NEVE e poi della chiesa di SAN FRANCESCO DI PAOLA.
Lo
ricordiamo assieme ai nostri amici che hanno avuto modo e occasione di farne
conoscenza, e che hanno ricordato i loro incontri.
Maddalena
Matrone, insegnante, lo ricorda così:” Ho tanti ricordi di don Mario Ammendola
quando era vice parroco nella Basilica di Maria SS. della Neve. Ricordo il suo
umorismo, la sua allegria. Quando camminava per strada e soprattutto in piazza
Pace era una festa, tutti lo salutavano e con tanti si fermava a parlare, gli
volevano bene. Ha celebrato i matrimoni e i battesimi di tantissimi torresi.
Ricordo il giorno della sua laurea in psicologia, era molto felice, invitò me e
altri giovani della Basilica alla sua bella festa di laurea. È stato un buon pastore
per la comunità di San Francesco, che il Vescovo gli affidò e che seppe guidare
con dedizione ed entusiasmo, circondato dall'affetto e dalla stima dei suoi
parrocchiani non facendo mancare loro il nutrimento della Parola.
Si unisce al
ricordo Franca Cecora, insegnante anch’essa:” Don Mario è stato mio collega
alla Morrone. Ho di lui ricordi incredibili! Era una persona fantastica,
sembrava uscito da un film di Camilleri. Andava a casa degli alunni assenteisti
per riportarli a scuola e toglierli dalla strada. E lì cercava per tutta la
casa, persino sotto i letti. Divertentissimo, irresistibile!!
Rita
Rituccia ci ricorda alcuni passaggi nella Chiesa di San Francesco:” Mia madre
era sua vicina di casa da ragazza, e poi ho avuto modo di apprezzare le sue
doti di grande uomo di chiesa, quando gli hanno affidato la mia Parrocchia (S.
Francesco di Paola), dove con grande passione e superando non poche difficoltà,
ha riportato vecchie usanze e tradizioni, come la Festa in onore del Santo e le
Sante 40 ore, le quali erano per i fedeli momenti di pace e preghiera. Ha
creato numerosi momenti di aggregazione e attrazione per i fedeli. Che Dio lo
abbia in gloria.
Chiudiamo
col ricordo del nostro amico Giuseppe Mesisca:” Portava il cognome di mia nonna
Ammendola Margherita, quindi che dire era di famiglia ed aveva una bontà
d'animo enorme."
Nel suo
contesto, Don Mario è stato un sacerdote che ha lottato dedicandosi ai giovani, affinché con l'inserimento nella vita pastorale avrebbero avuto
possibilità di emergere nella società, tenendosi lontani dalla piovra della
malavita.
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