Raffaele
Riso nasce a Torre Annunziata il 13 aprile 1947.
Nel campo
calcistico diventa una vera e propria istituzione nella zona vesuviana per la
generosità, la forza e la bravura che lo contraddistinguono.
Prima di
approdare al Savoia nel 1975, prescelto dal Presidente Gioacchino Coppola dopo
la splendida promozione in serie D, aveva militato per diversi anni nel
Terzigno dove era una delle colonne portanti del sodalizio rossonero.
Il suo ruolo
di esterno sinistro lo svolgeva con grinta e velocità, accompagnando l’azione
con notevole visione di gioco e in più di qualche occasione, in base a queste
qualità, veniva utilizzato nella zona più avanzata del campo.
Arrivato a
Torre Annunziata alla soglia del trent’anni contribuì con la sua serietà e impegno
a sorreggere le buone annate dai bianchi di Torre Annunziata diventandone anche
capitano.
Celebri
divennero le sue scorribande sulla fascia sinistra, capaci di mandare in
visibilio il popolo savoiardo, diventando uno dei punti di forza del Savoia
targato mister D’Alessio.
Rimase al
Savoia fino allo spareggio con la Palmese del 28 maggio 1978, partita persa ma
col Savoia ripescato in C2 per meriti sportivi.
Raffaele
Riso collezionò 71 partite segnando anche 3 reti, ma il suo ricordo in maglia
bianca rimane indelebile nei tifosi torresi soprattutto per la generosità e l’ardore
con cui consumava la fascia sinistra del campo nelle sue storiche discese.
Tra i
successi conseguiti da menzionare la promozione dell’Ercolanese nel 1981,
riportata tra i professionisti, assieme agli ex biancoscudati Vianello e Valsecchi.
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