domenica 18 aprile 2021

ANGELO BELFIORE- L'amico dell'edicola, e non solo...

 



Mi avvicinai timidamente alla vetrata, quasi vergognandomi per quello che stavo facendo.

Vidi subito che mi guardò, con quel suo sguardo diretto, l'aspetto serioso.
Non lo conoscevo, se non di sfuggita in qualche partita del Savoia, secoli fa.
D'altra parte le mie edicole di riferimento erano sempre state quelle della parte sud di Torre Annunziata.
Carlino in Piazza Croce, l'altra edicola di don Pasquale in mezzo alla Ferrovia, ogni tanto dal caro e sfortunato amico Ciccio Sorrentino, e la mia preferita, quella all'angolo della Nunziata, nel chiosco di una simptica vecchina perchè da li potevo guardare tutto quello che c'era esposto, libri, giornali, riviste, tutto quello che sapeva di cartaceo.
Li sfogliavo con gli occhi, ad uno ad uno.
Era il 2016, inizio anno, e mi trovavo a Torre per le ferie natalizie.
Il mio primo libro, il nostro, scritto con l'amico
Vincenzo Marasco
, era esposto nella sua vetrina, quella dell'edicola di Angelo Belfiore.
Vincenzo mi disse che Angelo aveva accolto volentieri il suo progetto di consegnarli le copie del nostro libro ed esporle in vetrina per la libera vendita.
Gli diede una decina di copie, nel caso le avesse esaurite ne avremmo consegnate delle altre.
Andare a vedere quella edicola fu la prima cosa che feci appena giunto a Torre.
Guardando la vetrina rimasi qualche secondo interdetto, stupito.
Angelo si accorse subito del mio impaccio.
"Ti posso aiutare in qualcosa?"
"Guardi" gli risposi " Quel libro che ha esposto in vetrina, sono uno dei due che l'ha scritto. Posso fare una foto ricordo per la bella esposizione che ha fatto?"
"Certo!" e nel suo volto intravidi un sorriso.
Ero orgogliosissimo!
"Anzi, fai una cosa." continuò " digli a Vincenzo di portarmene altri perche il vostro lavoro è molto richiesto e ho quasi finito la scorta!"
Ero felice come una Pasqua!
Seppi poi che, dopo alcuni mesi Angelo ci lasciò, il 20 aprile 2017, e ne fui dispiaciuto, ricordando l'incontro.
Angelo lo ricordiamo sempre seduto dietro la sua "vetrina" anche se qualche volta è pure uscito dalla sua "tana"...
In gioventù raccontano che sia stato un buon arbitro di calcio anche se la mole imponente era un ostacolo all'andatura in campo.
Grande tifoso del Savoia e del Napoli, è stato tra gli organizzatori della festa per la vittoria del primo scudetto del Napoli, sempre presente e attivo nelle varie feste per le promozioni del Savoia.

Dopo qualche anno, adesso che quel piccolo contenitore di sogni ha chiuso definitivamente le porte se ne va un mondo sconfitto dall'evoluzione, dalla tecnologia.
Fu inaugurato dal padre Teodosio, persona a modo, fisico asciutto e due bei baffetti, una vita vissuta come "maschera" al Cinema Moderno. Alle sei del mattino era già operativo andando a ritirare i pacchi dei giornali alla stazione di Torre Città per consegnarli al distributore, la dirimpettaia Libreria Iovino.
Se rivivrò in un altro mondo, in un altro tempo, vorrei rivedere e riavere persone e cose che sono rimaste nel mio cuore e hanno lasciato un ricordo, un'emozione vera.
Angelo e la sua edicola sarebbero sicuramente uno di quelli che vorrei rivedere perchè sono stati in grado di regalarmi un bel sogno.

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