Si è spento all’età di 81 anni Antonio Di Nola, per tutti noto come “Tonino D’Ischia”.
Nato a Gragnano nel 1941 ebbe grande notorietà fin dagli inizi degli anni Sessanta assieme al complesso “I Forestieri”di cui era stato la "voce".
Dal 1950 la famiglia si trasferisce a Torre Annunziata in una villetta in via Gambardella all'Uncino, poi nel 1954 si spostano al Corso Umberto in una grandissima casa nei pressi di Villa Parnaso.
Il padre, dilettante fisarmonicista, gli aveva anteposto gli studi come obiettivo primario da raggiungere ma Tonino, pur diplomandosi ragioniere al "Cesaro" di Torre Annunziata, non abbandonò mai il suo amore per la composizione e l’interpretazione musicale coltivata nella sua Torre Annunziata dove si esibiva con i complessivi nelle sale da ballo e nelle piccole cantine dove si recavano i giovanissimi torresi e non solo.
Tonino aveva uno stile molto personale, elegante nel vestire, look con capelli corti in antitesi coi capelloni che iniziavano a mettersi in luce in quei magnifici anni.
Interpretava un repertorio delle classiche melodie napoletane riadattate con gusto e tonalità moderne e iI suo repertorio e l’inconfondibile timbro di voce lo resero celebre fin dagli esordi tant’è che lo scritturarono locali e night club tra i più alla moda tra Sorrento, Ischia, Napoli e a Roma, dove era di casa al "Kit Kat" e al "El Morocco".
L'esplosione del "fenomeno Tonino" avvenne nel 1958 quando la troupe della storica trasmissione radiofonica del "Buttafuori", presentata da Luciano Rispoli, fece tappa a Sorrento presso il "Circolo dei Forestieri" e un gruppo di ragazzi ottenne un clamoroso successo con la canzone scritta da lui dal titolo "Belinda" dedicata a Belinda Lee di cui si era invaghito dopo dopo averla vista nel film "I magliari".
Quel gruppo divenne"I Forestieri", con il bassista Ciro Farro, il batterista Gianni Veglia, Gianni De Falco al sax, Ettore alla chitarra e il pianista cantante Tonino Di Nola.
Immediate arrivarono le scritture e la prima ad ottenere l'esclusiva per l'esibizione della band fu un night club di Ischia e per questo motivo Tonino volle ricambiare l'onore con l'isola verde cambiandosi il nome da "Di Nola" a "D'Ischia".
Il primo impresario che li mise sotto contratto fu il marchese Antonio Gerini.
L'anno successivo la formazione della band venne rinnovata con l'ingresso di Gigi Russo e Gianni Vogelsang e vennero incisi i primi due dischi.
Arrivarono i contratti firmati a Napoli presso lo "Shaker Club", il locale più elegante della città, e dai locali notturni romani.
In quei primissimi anni Sessanta i giornali e le riviste iniziarono a dare spazio ai cantanti e alle manifestazioni canore e non passò inosservato il successo di pubblico che riscontrava Tonino e la sua band, tanto da innescare una presunta rivalità tra il nostro Tonino e un giovane Peppino di Capri, anch'egli sulla cresta dell'onda, rivalità di cui il buon Tonino si tenne saggiamente da parte.
L'impiego al Ministero del Tesoro a Napoli limitò la sua partecipazione ma non per questo abbandonò la sua amata musica.
Negli ultimi anni aveva continuato a esibirsi anche sui social, pubblicando sulla sua pagina Facebook il vasto repertorio di successi, iniziativa molto apprezzata dal pubblico che attendeva numeroso al mattino la messa in video dei suoi post.
Purtroppo da almeno un anno la pagina non era aggiornata per le non buone condizioni di salute.
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