venerdì 23 maggio 2014

24 MAGGIO, RICORDIAMO L'EROE TORRESE, MEDAGLIA D'ORO, UOMO VERO!










IL 24 MAGGIO SI COMMEMORA LA FIGURA DI UNO DEI PIU' VALOROSI UOMINI CHE ABBIA ESPRESSO LA NOSTRA TERRA, RINNOVIAMO SEMPRE IL SUO RICORDO E RACCONTIAMO  LA SUA STORIA  PER RICORDARCI DELL'ASSURDITA' E DELLE ATROCITA' COMMESSE IN TUTTE LE GUERRE, CAUSA DI MILIONI DI VITTIME INNOCENTI.



                                            ROCCO VINCENZO

ROCCO Vincenzo  di Gabriele e di Luigia Valenti, nacque a Torre Annunziata di Napoli il 27 settembre 1893 e morì in combattimento sul Carso il 24 maggio 1917.

                                                                                                                                                                   Studente a Napoli della Scuola professionale “Alessandro Volta” nel 1913 venne chiamato alle armi
per svolgere il servizio di leva. Ammesso al corso allievi ufficiali di complemento presso l’81°
reggimento di fanteria della brigata “Torino”, dopo la dichiarazione di guerra all’Austria del maggio
1915, conseguita la nomina a sottotenente nel mese di luglio, venne assegnato al 2° reggimento
della brigata “Granatieri di Sardegna” che raggiunse in zona di operazioni sul basso Isonzo presso
Monfalcone.  Passato  poi  con  il  reggimento  sulle  trincee  di  Oslavia  prese  parte  nei  primi  di
novembre ai combattimenti per il possesso della quota 188 nella terza battaglia dell’Isonzo e
durante la quale i granatieri ebbero a combattere con valore.
Il successivo 21 novembre durante l’attacco al Monte Sabotino, dopo aver raggiunto una posizione
avanzata sottoposta a violento fuoco di fucileria e armi automatiche, rimasto l’unico ufficiale del
reparto  ne  assunse  il  comando  organizzando  la  difesa  della  posizione  nonostante  i  reiterati
contrattacchi austriaci. Per questo comportamento gli venne assegnata la Medaglia d’Oro al Valor
Militare. Con il medesimo slancio combatté nel mese di agosto durante la sesta battaglia dell’Isonzo
nel Vallone carsico. Durante il combattimento il suo comandante di compagnia rimase ferito e
Rocco, assunto il comando della compagnia in un momento assai delicato del combattimento, la
condusse con slancio sull’obiettivo che gli era stato assegnato venendo decorato di una seconda
medaglia di bronzo al valore. Nominato sottotenente in servizio permanente e promosso tenente nel febbraio del 1917, pochi mesi dopo prese parte alla decima battaglia dell’Isonzo.
Il mattino del 24 maggio l’attacco, eseguito con slancio e bravura dai granatieri per la conquista delle  quote  235,  238  e  241  verso  Selo  sul  Carso. 

 In  serata  gli  austriaci,  con  un  improvviso contrattacco, nonostante la strenua difesa opposta dai granatieri riconquistarono alcune posizioni e, in  particolare  riuscirono  a  riprendere  la  contrastata  quota  241. 
A  rinforzare  l’ala  destra  del reggimento fu inviata l’11a compagnia comandata dal tenente Rocco che, accortosi del movimento di sorpresa degli austriaci decise di resistere sul posto sino all’estremo sacrificio. Continuò, con
ammirevole sangue freddo ad incitare i suoi uomini a non cedere.


Colpito a morte nel violento e impari combattimento Rocco cadde sul campo tra i pochi superstiti
della sua compagnia.

Con decreto legge del 22 novembre 1917 gli venne concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Nella stessa zona, il giorno prima, era morto il fratello del mio bisnonno, Gaetano Papa, arruolato in fanteria con la Brigata "Arezzo 225".
 (clicca  per leggere il suo post )   http://goo.gl/wbBmhC


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