C’eravamo
già occupati della storia dello Scoglio di Rovigliano.. http://goo.gl/AwIu0i
Un ringraziamento particolare alla Prof. Ida La Rana per il prezioso contributo occorso per la stesura, la collaborazione e la disponibilità prestata alla realizzazione di questo post.
Un ringraziamento particolare alla Prof. Ida La Rana per il prezioso contributo occorso per la stesura, la collaborazione e la disponibilità prestata alla realizzazione di questo post.
E' trascorso
solo mezzo secolo da quello che vogliamo raccontare adesso ...
La Natura ci
aveva donato un autentico Paradiso nella nostra terra, Rovigliano, luogo unico
e meraviglioso che nei secoli ci era stato conservato e preservato dai nostri
Avi.
INCISIONE DI ACHILLE GIGANTE, 1845.
|
I campi,
fertilissimi, irrigati dalla splendida acqua del Sarno, ancora incontaminata,
regalavano primizie assolute di tutti i generi.
La sabbia
vulcanica, nerissima, unica, era impressa in quei canneti e piccole dune,
impregnandoli di forza e fertilità, rendendo i raccolti ricchi e
qualitativamente superiore agli altri.
Di fronte a
questo Paradiso, si ergeva, maestoso, come Protettore e Difensore al tempo
stesso, " L'isolotto" ... "lo Scoglio"... "Petra
Herculis"... "o' scuoglie"...
Il resto è
storia nota, l'incuria e l'abusivismo selvaggio hanno ridotto questi luoghi in
terre di frontiera, abbandonati a se stessi, svenduti, saccheggiati, violentati
e depredati dall'imprenditoria dei furbetti, collusi con i politicanti
locali.
Ritorniamo
al secolo scorso, esattamente al 1970, prima della fine... prima della
distruzione del sogno...
I
proprietari del lido, Raffaele Malafronte e Andrea Brigante prepararono una
grande manifestazione a livello culturale, che iniziava l'otto e terminava il
19 Agosto.
L'otto
Agosto era inaugurata la 1° Mostra di Pittura degli Artisti Italiani,
patrocinata dall'amministrazione Comunale e dalla Pro Loco.
Ospitate
mostre di oltre cinquanta artisti locali e nazionali, solo per il Comitato
organizzatore furono selezionate una ventina di professionisti torresi, tra cui
Franco Auriemma, l'avv. Farro, il dott. Moretti, il prof.Spinelli, l'incisore
Nunzio Pastore, il pittore Ettore Frisolli, ecc.
Ospite
illustre, Andrea Giordana, uno dei principali e piu' quotati attori di cinema e
teatro di quegli anni, reduce dal successo con "Il Conte di
Montecristo", in cui impersonava il protagonista Edmond Dantès.
Qualche anno
dopo, nel clamoroso successo di "Sandokan", interpreta il colonnello
sir William Fitzgerald, innamorato di Lady Marianna e quindi doppiamente
avversario del protagonista.
Sul lido del
"Bagno Rovigliano" si svolsero manifestazioni agonistiche e recital
di poesie.
Sulla sala
"Rovigliano", con l'allestimento di una grande scenografia, si
esibirono complessi di musica beat, con grande successo per i gruppi "Le Ombre",
in cui spiccava il bravo cantante Lello Cozzolino, e " I Meghistos"
tra cui la giovanissima Genny Ketty riscosse notevole successo.
Altra gara
applaudita fu quella dedicata alle coppie danzanti.
Coppe e
medaglie, premi per tutti.
Presentatore
delle serate, dodici in totale, l'infaticabile Pino Nasto.
Tra i gruppi
che si esibirono, ricordiamo Gigione e i Marines, il cantante Franco D’Antonio,
Enzo Pagano e altri.
Eletta anche
Miss Castellana "Rovigliano 1970", la giovane Nunzia Martire.
Il Sindaco
Luigi Matrone intervenne con belle parole nella serata conclusiva.
Che cosa
rimane di quei tempi?
Nulla...
qualche ricordo... e basta.
Nel 1973,
con lo scoppio del colera e i successivi anni "regalarono" liquami
industriali delle industrie che vennero a depredare fondi speciali dalla Cassa
del Mezzogiorno, dall'Iri e compagnia bella.
I veleni
immessi nel Sarno, fase successiva all'industrializzazione della zona,
trasformarono quei luoghi da Paradiso Terrestre a Inferno Bollente, con
evidenti e successivi problemi scaricati addosso alla comunità, in primis
quelli inerente alla salute dei residenti.
Nonostante
Rovigliano contasse sulla protezione del "suo " scoglio dalle
eventuali incursioni e invasioni marine, non si tenne conto che la minaccia reale,
quella che decretò la morte o, forse ancora peggio, lo stato comatoso dei suoi
figli, venne dall'interno, dai suoi stessi visceri, dal suo stesso sangue.
Guardando questa
spettacolare immagine, dal titolo "l'Affidabilità", opera
dell'artista torrese, Prof. Ida La Rana*,
PROF. IDA LA RANA - L'AFFIDABILITÀ - 2015
|
che ha
gentilmente concesso la visione sul blog, quello che mi ha colpito enormemente,
oltre alla casualità che coincideva con la stesura di questo post dopo tanto
tempo d’inattività, è l'attualità del contesto.
E vedo i due
volti della città che convivono indissolubilmente:
quello, imponente e
grave, della memoria dell’antico splendore, delle eccellenze che le hanno
dato lustro ma che ha subìto il flagello del dolore e della sofferenza
soprattutto negli ultimi decenni;
l’altro volto, raffigurato
con occhi socchiusi ed in atteggiamento sereno, rappresenta l’affidarsi alla consapevolezza del passato; i nostri giovani devono conoscere la storia dolorosa della
città, ma anche quella gloriosa, perché quest’ultima soprattutto deve infondere
in loro la speranza sana e concreta di una positiva evoluzione;
la nuova generazione non deve
affatto abbandonare la sua terra, ma amarla e affidarsi ad essa con l’entusiasmo
produttivo, perché possa risorgere ancora e ritornare all’antico splendore.
Questo
monito, mirabilmente espresso in questo visione illuminista dalla prof. La
Rana, vale non solo per Rovigliano, ma per tutta la nostra amata città...
La cronaca
della manifestazione è tratta da un articolo di Vincenzo Mistretta su "La
Voce della Provincia"-
Ringrazio
Pasquale D'Amelio per la cortesia e la disponibilità assieme alla gentilissima
collaboratrice Lucia.
* Un
ringraziamento particolarissimo alla Prof. Ida La Rana per aver concesso la
pubblicazione su questa pagina del suo lavoro, e invito i miei tre amici che
hanno la bontà di leggermi di dare un'occhiata alla sua pagina veramente molto
professionale, originale, bella!
Se gradite,
cliccate anche "Mi Piace" ... lo merita veramente..
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