Il 20 agosto del 1889 "Il Giornale di Napoli" pubblicò al suo interno questo articolo in cui riferisce una serie di arresti perpetrati a Torre Annunziata ai danni di rispettabili professionisti
cittadini a seguito di una denuncia di un … prete!
Don Giovanni Jorio, molto conosciuto in città, denunciò il
furto di circa 800 lire avvenuto, a suo dire, dopo che ebbe partecipato ad una
partita di carte, di cui era assiduo frequentatore (!), con cinque personaggi
stimati della zona.
La somma persa, tra l’altro, era frutto di un ritiro affidatigli da una sua zia e che quindi era in attesa della restituzione.
In poche parole, il prete accusò i giocatori di avergli
rubato il portafoglio e a seguito della denunzia questi ultimi vennero arrestati.
Con questa mossa pensò che sarebbe stato facile ritornare in
possesso della somma e ritornare a casa.
Non aveva messo in conto l’influenza dei personaggi e le
loro amicizie.
Bastarono poche ore alle autorità per stabilire la falsa
testimonianza del prete e rimettere in libertà le persone ingiustamente
accusate.
Naturale conseguenza, don Giovanni venne perseguito dal
potere giudiziario per falsa denuncia.
Non sappiamo come e se ebbe il coraggio di rientrare a Torre,
ma in quell’occasione don Giovanni fece una gran pessima figura…
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