sabato 19 settembre 2020

PASQUALE ELIODORI- IL GENIO DELLA FOTO!







Per raccontare la storia di Pasquale Eliodori bisogna iniziare dall'inizio, ricordando la sua nascita, il 6 giugno 1921, a Torre Annunziata.

Era figlio di Teodoro Eliodori e Clelia Palmieri e aveva altri due fratelli, Attilio e Stanislao (chiamato da tutti Mario) e quattro sorelle, Maria, Annunziata, Clelia e Rosaria.

Due eventi straordinari si verificarono in quei giorni nella nostra città: la visita dell’Imperatore del Giappone Hirohito presso la Fabbrica delle Armi e l’inaugurazione dei Salesiani alla presenza di alti prelati del mondo cattolico.

Peccato che Pasquale fosse appena nato altrimenti avrebbe avuto certamente occasione e modo di fotografare questi due storici eventi!

Ma partiamo con ordine.

Già a metà degli anni Trenta la sua passione smisurate consisteva nello scattare foto con quella grande scatola nera, la famosa “cascetta”.

Per anni ha percorso lo stradone principale, a bordo della sua bici, ad immortalare persone e gruppi in quelli che erano chiamati “ritratti di famiglia”, fotografie assolutamente straordinarie impresse sulla mitica pellicola Superalfa.

Erano momenti da ricordare per sempre quando si raccoglievano genitori e figli davanti alla meravigliosa macchina in attesa delle indicazioni del “mago” fotografo.

L’ amore per questo lavoro era talmente forte che Pasquale decise di farne quasi la sua ragione di vita.

Agli inizi degli anni Cinquanta, dopo aver messo da parte i risparmi accumulati, inaugurò il primo negozio in una zona altamente strategica, Piazza Ernesto Cesaro, “mièz Santa Teresa”, ottenendo subito grande successo.

Nel dopoguerra il bisogno di rialzare la testa andava di pari passo con la voglia di vivere e dimenticare gli anni dell’orrore, complice l’arrivo della democrazia, illustre assente per tanti decenni.

Le richieste di foto personali, di gruppo, oppure per ricordare feste ed eventi familiari, raccontava di un settore in forte espansione, destinato a crescere in modo esponenziale.

Appena qualche anno dopo, infatti, decise di investire aprendo un altro negozio sul corso, proprio all'interno del palazzo che ospita il Commissariato di Polizia.

Le attività “Eliodori” crescevano a dismisura e, complice anche il boom degli anni Sessanta, nel giro di pochi mesi aprì altre due succursali, una sul corso Umberto al numero 27, e un’altra alla periferia di Torre, in Piazza Imbriani al numero 31, “Mièz à Centrale”.

Ormai, nei panni di perfetto imprenditore in cui si era calato, aveva monopolizzato il mercato delle foto a Torre Annunziata con l’apertura capillare di punti di vendita che neanche ai nostri giorni è possibile immaginare possa ripetersi.

Pasquale non riusciva a fermarsi un attimo e, con un intuito straordinario, piazzò il colpo finale che sbaragliò la concorrenza: un laboratorio nella zona dei lidi torresi, pieni fino all'inverosimile nelle serate d’estate, con l’organizzazione del lungimirante Don Luigi Manzo, suo amico personale, a fare da traino all'economia e al benessere cittadino, con feste ed ospiti di livello internazionali.

Il laboratorio al Lido Azzurro venne aperto in pompa magna, la movida di allora era “raccontata” dalle foto di Eliodori sui giornali e periodici.

In quegli eleganti anni Cinquanta e Sessanta le donne facevano a gara nell'indossare il vestito all'ultima moda, la pettinatura più’ in voga, sfoggiare il costume più’ audace per l’epoca.

Erano numerosi i ragazzi al suo servizio che scattavano foto, praticamente, in tutti gli stabilimenti balneari.

Quegli stessi scatti che di notte venivano lavorati e sviluppati per poterli consegnare il giorno dopo alla entusiasta clientela!

Un lavoro enorme ed importante, frutto delle sue spettacolari idee di cui ancora oggi ne apprezziamo la validità per poter commentare e ricordare anni magici della nostra infanzia, correlando con semplici scritti delle bellissime pose.

Naturalmente per lui la foto rappresentava non solo il lavoro ma anche la continuazione di un sogno meraviglioso vissuto nella città che amava raccontandone la crescita e, purtroppo, dagli inizi degli anni Settanta anche il declino.

Non si spiegherebbero altrimenti le innumerevoli annate al seguito del suo Savoia che seguiva ovunque, oppure le presenze negli spettacoli e nei teatri per fotografare artisti del calibro di Totò, Gino Cervi, Renato Rascel, Valter Chiari e tanti altri, tutti ospitati nella nostra città ai tempi d’oro.

È rimasta nella storia, tra le altre, una sua foto del 1950 in cui immortalò a tavola, presso la Casina Rosa a Torre del Greco, il grande Totò con Luigi Campoluongo, il famoso capo guappo napoletano.

Altro grande ricordo è un articolo a tutta pagina di “Sport Sud” del 1964 quando venne menzionato per il coraggio e l’audacia con cui, salito su una scala tenuta in piedi da collaboratori, riusciva a fotografare dall'alto, con una visuale perfetta, le modelle del concorso “Miss Ondina” al Lido Azzurro, suscitando la rabbia degli altri fotografi bloccati nella ressa!

Ma Eliodori era geniale, unico!

Sul suo biglietto da visita c’era scritto:” Attualità- Fotografia- ELIODORI “

Eseguiva, inoltre, foto per perizie, Cerimonie nuziali, Prime Comunioni, Lavori Industriali, Cortometraggi e riprese cinematografiche di tutte le cerimonie.

Non ci sono eventi accaduti nella nostra Torre Annunziata in cui non sia stato presente con la sua immancabile macchina fotografica a testimoniarne, l’evento.

Insomma, una vera e propria industria cittadina che dava tanto lavoro ai nostri giovani, avanti anni luce rispetto ad altri concorrenti, capace di trasformarsi in una gioiosa macchina da guerra pronta a catapultarsi nell'accaduto.      

Oltre alla passione per la foto, amava anche giocare al calcio e spesso lo ritroviamo, negli anni Cinquanta, impegnato in tornei provinciali.

Ma era l’amore per la famiglia che lo rendeva un marito esemplare e un padre straordinario.

Sposato con Carolina Gargiulo, ebbero cinque figli, Clelia, Teodoro, Annamaria, Silvana e Luigi i quali, ancora ai nostri giorni ne rinnovano il ricordo con immutato amore, ricordando le magnifiche feste che organizzavano per gli onomastici e i compleanni degli amati genitori.  

Pasquale Eliodori morì il 9 gennaio 1985, a soli 64 anni, lasciando di sé il ricordo di un uomo straordinario che regalò sorrisi ed emozioni per oltre mezzo secolo alla nostra cittadina e non possiamo che ricordarlo e ringraziarlo perché le fotografie sono la nostra memoria nel tempo quando i nostri ricordi iniziano a perdersi nel tempo che passa.      

1 commento:

  1. Una bella persona, un professionista un bravo genitore, all'epoca ero giovane ed amico del figlio luigi. Un ricordo bello della mia infanzia. Cangiano Angelo.

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