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Per gentile concessione di Mariapia Maresca |
Nel 1954, Marilyn Monroe indossò un
jeans nel film La
magnifica preda e l’anno seguente, il 1955, James Dean fece lo stesso
nel cult Gioventù bruciata.
Era la prima volta in quegli
anni che due personaggi importanti, due idoli osannati dai giovani di tutto il
mondo, indossavano jeans al di fuori del contesto lavorativo in cui tutti erano
abituati a vederli indossati.
Ecco, fu quella la differenza e
il momento rivoluzionario che ne decretò il successo, i ruoli interpretati dei
due divi: Marilyn impersonava una cantante e James un giovane delinquente.
E ‘in questo modo che il cinema
trasformò i pantaloni da cowboy in un simbolo di ribellione giovanile, e le
nuove generazioni iniziarono a imitarli.
Arrivarono da noi in Italia con
qualche anno di ritardo ma, almeno, avemmo la fortuna di conoscere i modelli
che, alla lunga, risultarono i migliori.
La storia dell’arrivo del jeans
a Torre Annunziata ha un nome e cognome: Domenico “Mimmo” Maresca.
Ma chi era Domenico Maresca?
Nato a Torre Annunziata il 1° agosto del 1938, lo troviamo negli
“anni 60” giovane commesso presso uno dei punti vendita piu’ importanti di
Torre, “Pisciotti”, che in quegli anni era il punto di riferimento
dell’abbigliamento maschile in termini di eleganza, moda e qualità degli abiti, rivenditori di marchi importanti come Grillo e Lebole.
In realtà, il suo stile di vendita non consisteva nello spendere tante parole per convincere la clientela all'acquisto ma si basava sul suo porsi, attento, premuroso, sempre in modo molto garbato di fronte ad ogni richiesta del cliente.
In breve tempo, grazie alle sua qualità, divenne il braccio destro del titolare.
Di conseguenza, la competenza e la predisposizione naturale nel
rapporto diretto con la clientela, oltre al fiuto per gli affari, indussero Mimmo al grande passo, portandolo alla creazione di quel piccolo miracolo,
economico, sociale e anche culturale, che fu YOUNG LINE, il negozio al passo
coi tempi (e mai definizione fu piu’ azzeccata!).
Una volta entrati nel negozio
YOUNG LINE in via Gino Alfani potevi essere sicuro di una cosa sola, e cioè che
avresti trovato quello che cercavi, jeans, camicia o maglioncino che fosse.
Uomo dal dialogo facile, sciolto, piacevole, aveva
una innata sintonia col mondo giovanile, in grande evoluzione in quegli
storici anni, e questo gli facilitava in modo naturale il lavoro.
Sempre sorridente e pronto alla
battuta sapeva districarsi anche con l’altro tipo di clientela, quella seria e
compita, col suo fare amichevolmente professionale.
Don Mimmo Maresca non è stato
solo uno dei commercianti piu’ stimati e amati che Torre Annunziata abbia
avuto, ma un punto di riferimento importantissimo per tutti quei giovani che
affidarono alla sua incredibile varietà di abbigliamento il cambiamento
estetico, forse giunto di pari passo con quello culturale, di cui sentirono la necessità
e voglia di attuare in quei favolosi “anni 70”.
Il pezzo forte, unico, inimitabile, era il Jeans Levi's 501, il simbolo della ribellione, che si poteva trovare
solo da lui.
In origine c’era il modello maschile, poi nel 1981 venne lanciato il
primo modello pensato per la donna.
Nel corso di
quegli anni YOUG LINE avrà vestito, solo con quel mitico jeans, migliaia di
ragazzi della nostra città e dintorni, in quanto la qualità del prodotto, oltre
alle caratteristiche umane di “Mimmo”, attiravano le nuove generazioni proprio
in quel punto di ritrovo in via Gino Alfani, situato in una delle vedute piu’
suggestive di Torre Annunziata, con la vista del mare sullo sfondo.
Era il super
concessionario LEVIS, esclusivista assoluto del jeans più famoso del mondo, e
chiunque ne aveva bisogno doveva passare da lui, anche perché in quel negozio
aveva un assortimento incredibile!
All’inizio del
2015, in modo mesto, malinconico, abbassò per l’ultima volta le tre
saracinesche di quello storico negozio che lo aveva visto diventare un imprenditore
vincente per almeno trent’anni.
Domenico
“Mimmo” Maresca ci ha lasciati il 4 aprile 2019 e lo vogliamo ricordare con
queste ultime parole:
“Un galantuomo,
un signore, uomo d’altri tempi che oggi non esistono più.
Di un’umanità
infinita, ma semplice, non sbandierata, un mito di questa città, di una
simpatia disarmante, di una praticità emozionante, un maestro di vita per
tanti, una colonna portante.
Un piccolo
genio.”
Grazie Mimmo Levi's.
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Per gentile concessione di Mariapia Maresca |
*Grazie di
cuore a Mariapia Maresca e a Rodolfo Babuscio per avermi aiutato nel ricordo.