venerdì 20 settembre 2019

GIOVANNI CASO- "TORRE ANNUNZIATA E' IL MIO POSTO AL SOLE..."





Giovanni Caso è nato a Torre Annunziata il 13 Giugno del 1969.
Dopo aver studiato per ottenere il diploma di ragioneria si è dedicato all’ambiente artistico, in special modo in quello del teatro.
Il primo maestro e’ stato suo padre Antonio.
Antonio Caso era stato un attore che, durante la guerra, si era dedicato all’ avanspettacolo ed alla commedia dell’arte.
Nel 1988, Antonio Caso fondò una compagnia teatrale, denominata “La Filodrammatica San Francesco di Paola” che aveva come primo obiettivo il recupero di tutti quei giovani che rischiavano di smarrire la strada migliore per la propria vita, cercando di infondere in loro serenità e voglia di cambiare il corso della storia in quei terribili anni a Torre Annunziata.
Oltre cinquanta giovani si misero in gioco e il risultato fu eccezionale.
Nell’accogliente salone della parrocchia della chiesa di San Francesco vennero messe in scena tantissime commedie dei classici, Eduardo, Scarpetta e tante altre.
Tra questi giovani, Giovanni Caso, che coltivò fin da subito la passione del padre fin da quando aveva 14 anni.
Anni di recitazione ed impegno lo portarono ad arrivare al professionismo.
Dopo la presenza nei ”Bastardi di Pizzo Falcone” dove conobbe Miriam Candurro, una delle protagoniste della soap "Un posto al sole", l’invito a fare un provino in RAI dove subito gli comunicarono che sarebbe stato perfetto per interpretare il ruolo del dottor Sarti nella soap piu' seguita d'Italia.
Una occasione meritatissima dopo tutti i sacrifici fatti e un esempio per tutti quelli che provenivano da un quartiere difficile a rischio sociale e questo, soprattutto, negli anni 80/90.
Dopo le registrazioni nei panni del “Dottor Sarti” in “Un posto al sole” il resto del tempo lo dedica al teatro.
Il suo piu’ grande rammarico è quello che suo padre non è riuscito a vivere i progressi nel campo artistico.
Il teatro è stato per lui, e tanti altri della sua generazione, un’ancora di salvataggio che gli ha permesso di uscire a testa alta da brutte strade che in quegli anni molti ragazzi avevano intrapreso.
In bocca al lupo al bravissimo Giovanni Caso, personaggio umile e disponibilissimo, caratteristiche che conserva nonostante, ormai, in tutta Italia sia ricordato come il famoso “Dottor Sarti”.
Per noi, resterà il nostro amico Giovanni!

                      "SEI DOMANDE A..."



                                            GIOVANNI CASO

1- Chi è Giovanni Caso.

"È un semplice 50enne che ama la sua famiglia, e che ha sempre avuto la passione per il teatro dall’ età di 15 anni."



2- Tutto ebbe inizio…

"…tutto ebbe inizio quando mio padre Antonio, negli anni 80 raccolse circa 50 ragazzi dalla strada e ci mise sul palcoscenico, per giocare a fare teatro. Ma questo gioco non è mai finito!!!"



3- Raccontaci di tuo padre.

"Mio padre Antonio, aveva la passione per il teatro, difatti negli anni della guerra, ha lavorano con molte compagnie teatrali, facendo il varietà, avanspettacolo, insomma tutto ciò che un attore deve saper fare…

(la vera scuola) dirigendo anche importanti compagnie dell’epoca.  E poi negli anni 80 divenne il Nostro regista e mio regista.

Con lui sono cresciuto sul palcoscenico, è stato per me un grande maestro di vita, di teatro e un grandissimo Padre."



4- Giovanni e Torre Annunziata…

"Sono sempre stato a Torre e non ho voluto mai lasciarla anche se a volte ho avuto delle opportunità, ma preferisco rimanere nella mia città e godermela…
È meravigliosa!"



5- La partita del Savoia, la processione della Madonna della Neve, zeppole e panzerotti … se hai fatto queste tre cose sei un vero torrese!

"Mamma mia, sono cose che ho nell’anima, non riuscirei mai a dimenticare tutte queste belle cose, che sono la nostra vita vissuta, ma le zeppole sono le zeppole…" 



6- Ultima domanda, quella classica. Qual è il sogno nel cassetto da realizzare assolutamente.

"In parte ho già realizzato il mio sogno, forse più di uno. Una bellissima famiglia e il lavoro di attore che ho sempre desiderato fare.  Il continuare su questa scia resterebbe comunque un grande sogno.

Ma se devo dirla tutta, mi piacciono molto le fiction sulle biografie, magari lavorando con grosse case di distribuzioni. Ma va bene anche così.

Io incrocio sempre le dita e ringrazio Dio."


Grazie Giovanni e … buona fortuna! 





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