lunedì 26 luglio 2021

ANTONIO VITIELLO- Il Commendatore Galantuomo.

 

Figura 1-Antonio Vitiello e Anna Vitiello- Pagina Fb Anna Vitiello




Galantuomo, classe 1929.

Il Commendatore, Don Antonio Vitiello, era un Galantuomo.

Una persona perbene.

Il suo garbo resterà nei ricordi, la sua gentilezza e la sua capacità di comprendere gli altri ci accompagneranno affinché non lo dimentichiamo.

Grande professionista, di indiscusse capacità e di riconosciuto valore.

Titolare dalla notte dei tempi della “Onoranze Funebri Vitiello” di Torre Annunziata, ha saputo con maestria e professionalità, svolgere il difficile compito per cui era stata costituita.

Quello che Lui ha seminato nei decenni è stato un atto d’amore, un gesto di umanità che ha accompagnato nella ripresa della vita le famiglie che, nel dolore, avevano subito la perdita di un familiare o di un loro caro.

Una missione estremamente difficile a cui solo personaggi con qualità morali eccelse, ricche di sensibilità, delicatezza e discrezione poteva riuscire l’impresa.

Don Antonio catturava chi lo ascoltava per la sua competenza e per quel modo diretto di conversare anche quando parlava di grandi e importanti temi.

Personaggio straordinario, era concreto nelle sue azioni affrontate sempre con passione, forza, determinazione e coraggio.

Chi lo ha conosciuto ne ha compreso la genuinità, apprezzato la bontà d’animo e la grandezza di spirito, oltre che l’amore per la sua terra.

Chi ha lavorato con lui ha compreso le sue capacità e le sue doti, ha trovato non solo un grande imprenditore, ma anche un collega, un amico.

Sempre attento, sempre corretto e sempre disponibile.

 

        Figura 2- Antonio Vitiello, sua moglie Lucia, Marianeve Vitiello- Pagina Fb Marianeve Vitiello

Don Antonio Vitiello ci lasciò il 27 luglio 2015 all'età di 86 anni.

Grande dolore per i figli Luigi, Adelina, Lina, Anna e Marianeve, e le sorelle Sofia, Teresa e Geppina.

I funerali si svolsero il 29 luglio, due giorni dopo l’ultimo respiro.

Le esequie partirono da via Cola a Boscotrecase e proseguirono per la Basilica di Maria SS. della Neve, dove venne celebrato il rito funebre.

La manifestazione unanime di cordoglio e di rimpianto, all’annuncio della morte e dei funerali, fu l’omaggio migliore che i cittadini di Torre Annunziata potessero riservargli.

Una frase pubblicata a suo tempo da sua figlia, che lessi qualche anno fa sui social, mi è sempre rimasta impressa nella memoria a ricordo di quei giorni:  

“Tutta la città sembrava essere avvolta da un silenzio irreale, tutto si era fermato, tutto taceva, per dare l’ultimo saluto a Te, Papà…”

       Figura 3 -  La Voce della Provincia, 2015, Archivio Storico della Sede.


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