Gaetano
Fontana nacque a Torre Annunziata il 16 febbraio 1898 da Francesco e Anna Grillo.
Fin da
giovanissimo aderisce alle idee socialiste e rivoluzionarie, partecipando a
tutte le attività politiche e sindacali che si svolsero nella città torrese nel
corso delle quali tenne comizi e conferenze nei luoghi pubblichi nel triennio
1919-1921.
Durante
questo periodo prese parte attiva in occasione di anniversari, riunioni,
assembramenti e dimostrazioni specialmente durante le agitazioni e i movimenti
rivoluzionari.
Di
professione elettricista, era considerato un assiduo lavoratore e venne eletto
membro della Lega Elettricisti di Torre Annunziata.
La sua
passione ideologica lo portò a far parte della giunta Social comunista con a
capo Luigi Alfani negli Anni Venti, con il ruolo di assessore, fino allo
scioglimento imposto dalle violenze fasciste che costrinsero l’amministrazione
alle dimissioni presentate davanti al Prefetto di Napoli al fine di evitare
spargimento di sangue.
Il nucleo
storico del gruppo consiliare comunista, oltre al Fontana, era composto da Domenico
Estrano, Ettore Fortuna, Rodolfo Serpe, Francesco Papa, Filippo Russo e altri compagni
ispirati nelle idee e nelle azioni da Gino Alfani.
Nel novembre
del 1920 fu eletto consigliere comunale e designato componente della
commissione delle imposte dirette dell’Amministrazione comunale.
Sottoposto
al controllo dell’Ovra, la polizia segreta del regime fascista italiano, istituita
nel 1926 dalle Leggi Fasciste per volontà dello stesso Mussolini.
Sulla scheda
personale di Gaetano Fontana redatta dalla Questura di Napoli si riporta la
stessa falsa accusa rivolta anni prima ad altri consiglieri comunali di
maggioranza relativa a presunte irregolarità nel riordino delle imposte dirette
e abusi a danno dei contribuenti che avrebbero provocati gravi incidenti
nell'ordine pubblico con la serrata dei commercianti nelle giornate del 27 e 28
giugno 1922.
Dopo le
dimissioni della giunta Alfani continuò a fare propaganda comunista anche negli
anni successivi fino al 1925.
Nell'aprile
del 1927 rivolse un’istanza al Ministero dell'Interno perché “non fosse infastidito
da chiamate e visite da parte della Pubblica Sicurezza dato che divise le sue
ore tra il lavoro e la famiglia ritenendo superate tramontate quell'idea che
professava in piena buona fede”.
Nel 1928 si congiunse in matrimonio con la giovane Anna Cirillo, il 19 settembre, sempre a Torre Annunziata.
Nel 1936 fu
radiato dal novero dei sovversivi per aver dato prova di ravvedimento.
Gaetano
Fontana morì a Torre Annunziata il 23 dicembre 1988.
L’organo
comunista “L’Unità” pubblicò un necrologio con queste parole:
“È deceduto il compagno GAETANO
FONTANA tra i fondatori del PCI a Torre Annunziata.
Alla famiglia giungano le
condoglianze della Federazione comunista napoletana, de l'Unità e dei comunisti
di Torre Annunziata che in sua memoria sottoscrivono per l'Unità.
Napoli, 23 dicembre 1988”
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