Il ricordo del Mister del Savoia scomparso nel 2019.
Caricatura di Mister D'Alessio a cura di Arnaldo
Amabile, tratto da "La Voce della
Provincia", 1977
Nicola D'Alessio
Monte nacque a Napoli il 15 aprile 1928.
I suoi inizi
sono stati non semplici e neanche agevoli.
Orfano,
trascorse la sua gioventù tra mille difficoltà che temprarono il carattere
dandogli quella carica che, in seguito, seppe trasformare in energia positiva per
i suoi calciatori, considerati prima uomini e poi atleti da allenare.
L’inizio del suo
successo lo costruì con la Flegrea a cavallo degli Anni 50 e 60, quando la
giovane compagine campana dominò nel settore giovanile.
Nicola D'Alessio con la Flegrea- da "ilcorrieredelpallone.it"
Lui era il
Maestro, gestendo il gruppo sia da calciatore che da allenatore, insegnando
calcio a ragazzi che sarebbero diventati dei campioni nel palcoscenico
calcistico come Pino Wilson, Peppe Massa, Ciccio Cordova e altri.
Dopo quella
entusiasmante esperienza, gli venne affidato il settore giovanile del Napoli,
divenendo Responsabile Capo e, successivamente, anche Capo Scouting.
Nel 1970 venne
promosso alla prima squadra azzurra sedendo in panchina come vice di Beppe
Chiappella.
Scelse di allenare
in prima persona, mettendoci la faccia, come ha sempre fatto nella sua lunga
carriera.
Dopo le
esperienze con il Sorrento e la Paganese, ecco il preludio per un altro
miracolo calcistico.
Nel 1974
approntò, con il Presidente dentista Antonio Morra Greco, il Campania
Ponticelli, capace di inanellare sei promozioni consecutive, partendo dalla II
Categoria fino ad arrivare alla C1.
D’Alessio lasciò
dopo la prima promozione essendo stato ingaggiato da Gioacchino Coppola alla
guida del Savoia. Proprio in quegli anni si consumava il passaggio di consegne
tra lo stesso Coppola e Franco Immobile e i risultati dei bianchi furono
altalenanti.
Tra uscite e
rientri spese tre anni alla ricerca delle giuste motivazioni per portare al
successo i bianchi.
Non ci riuscì
appieno anche se le prestazioni migliorarono.
Il campionato lo
vinse l’anno successivo, nel 1979, con la Juve Stabia, mentre un altro
campionato lo vinse nel 1981 con il Campania Ponticelli, quelli delle sei
promozioni consecutive, a chiusura del cerchio magico di quella squadra.
Personaggio di
alto valore morale e umano ha sempre lasciato ricordi positivi nelle piazze in
cui ha prestato la sua opera, squadre importanti quasi tutte della Campania
dove preferiva insegnare il calcio.
Uomo tutto d’un
pezzo, nell’ambiente calcistico, per tutti, era “O’ Sceriffo”.
Nicola D’Alessio
Monti morì a Napoli il 23 dicembre 2019.
Nessun commento:
Posta un commento