domenica 9 dicembre 2018

1987, 10 dicembre- "La casa di Ban", fine della favola!


Bastarono pochi minuti per decapitare una struttura simbolo.

La “casa di Ban”, inaugurata nel 1986 alla presenza del prefetto di Napoli, era nata con questo nome in memoria di un giovane ebreo morto per overdose.

Era l’unica struttura pubblica a cui si potevano rivolgere coloro che volevano uscire dal tunnel della droga.

Venivano aiutati in un percorso terapeutico di disintossicazione da eroina comprensivo di utilizzo di metadone, surrogato dell’eroina stessa.

L’idea di realizzare questo sogno era venuta a Carlo Petrella, un sociologo impegnato in prima fila da almeno un decennio contro la piaga che tanti morti lasciò sulle strade cittadine tra l’80 e il 90.


Oltre a lui erano almeno una cinquantina i volontari che davano una mano per fare andare avanti la struttura.

Quell’alba del 10 dicembre i carabinieri eseguirono otto arresti, su ordine dei magistrati Gabriele, Ambrosio e Bobbio di Napoli, sia nelle abitazioni dei medici che nella riunione di medici che stava svolgendosi a Napoli sul tema dell’Aids.

Naturalmente le accuse maggiore riguardavano Carlo Petrella, accusato di detenzione, trasporto e spaccio di sostanze stupefacenti, oltre al peculato.

In pratica Petrella e i suoi collaboratori erano accusati di dare metadone a chi non era nella lista dei 300 tossici per cui era stata prevista la terapia.

Secondo l’accusa, una decina di ragazzi di famiglia “bene” avrebbero ricevuto il metadone fino a casa evitando la schedatura nei registri e in cambio, i loro “influenti” genitori si sarebbero adoperati per aiutare per quello che era nelle loro possibilità, nell’illustrare positivamente il lavoro della struttura favorendone il finanziamento del progetto.

Tutti i registri nella casa vennero sequestrati, inoltre altri faldoni vennero recuperati bella sede dell’Usl 34.

Con la partenza dell’inchiesta e l’esecuzione degli arresti si chiuse praticamente l’esperienza di “Ban”.
Alla fine del percorso giudiziario, Carlo Petrella venne assolto.




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