Dopo lo scandalo dei vestiti militari nuovi occultati tra
gli stracci militari, nei sacchi destinati al miglior offerente, non si fecero
attendere gli sviluppi da parte delle autorità militari.
Nel mentre i presunti stracci erano stipati in migliaia di
sacchi nell’opificio militare come prova della truffa, Il capitano Rispoli
veniva esonerato telegraficamente dal Commissariato di Napoli!
Probabilmente, si presume, che non fosse tutta colpa sua.
Infatti, lo stesso Commissariato aveva commissionato ai suoi
ufficiali diverse ispezioni.
L’ipotesi, molto vociferata sui giornali d’epoca, era che un
colonnello a riposo molto noto negli ambienti del Ministero della Guerra, acquistò
una partita di stracci ad un prezzo irrisorio.
Gli operai addetti al controllo che fecero scattare le
perquisizioni, dichiararono che anche in quella partita di sacchi dell’ex colonnello
ci fosse materiale nuovissimo.
Inoltre furono vendute, ad altri speculatori, molti quintali
di scarpe usate, al prezzo di 52 lire a quintale che, rapportando il prezzo per
un paia di scarpe, era soltanto 60 centesimi.
Seguiremo, in una terza parte, la conclusione di questo
enorme scandalo che coinvolse insospettabili personaggi e società, con l’inchiesta
in Parlamento.
2)continua
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