sabato 1 dicembre 2018

1903, 6 dicembre- Lo scontro in Parlamento per la strage di Torre Annunziata!


Una drammatica seduta della Camera dei Deputati del 5 dicembre 1903, riguardante i dolorosi e tremendi fatti di Ponte de Rosa a Torre Annunziata.

L’eccidio che causò morti e feriti tra i poveri contadini rimase per molti mesi al centro del dibattito politico tra le opposte fazioni nell’intero Paese.

In quella seduta, l’On. Todeschini attaccò molto duramente l’operato del Governo nei giorni seguenti il sanguinoso 31 agosto e, in generale, criticò aspramente l’operato delle inchieste che non portarono a nulla di fatto nonostante i fatti acclarati.

Ecco un breve passaggio di quella seduta e lo scontro con il Presidente.

Todeschini, Lo dico perchè lo so che i feriti sono in carcere; so che dall’ ospedale furono trasportati in carcere e chi ha ordinato il fuoco, chi ha ucciso e ferito passeggia liberamente. Questa è la realtà dei fatti, e quando l'onorevole sotto-segretario di Stato ha detto: noi e i nostri predecessori abbiamo preso tutti i provvedimenti amministrativi, io credo che abbia voluto soddisfare il suo buon intendimento, ma non abbia soprattutto detto quello che era doveroso di dire. Provvedimenti amministrativi! Vediamo quali. Il solito Battirelli : il delegato di pubblica sicurezza esonerato dall'impiego. Ma la causa principale, colui al quale si erano rivolti i coloni di Torre Annunziata, colui al quale i coloni di Torre Annunziata avevano esposto, a varie riprese e con Commissioni speciali, lo stato delle cose, cioè, il sotto-prefetto di Castellammare? E il prefetto di Napoli? Questo veramente è ministro degli esteri. Il prefetto di Napoli attese l'ufficio di ministro degli esteri e lasciò che il sotto-prefetto di Castellammare lasciasse che le cose andassero come sono andate, fino a quel tragico avvenimento. Provvedimenti amministrativi! Oltre quello che dice il sottosegretario di Stato, noi non possiamo andare, perchè la cosa sta in mano della autorità giudiziaria! Io ho avuta la illusione che in materia così grave dovesse rispondere il ministro dell'interno se non fosse altro per prendere in contradizione certe dichiarazioni. Altre volte si è detto da quel banco: noi non possiamo far più niente perchè le cose sono in mano dell'autorità giudiziaria. Orbene, qui abbiamo cinque morti e una ventina di feriti, come è dimostrato dalla nostra inchiesta ed anche dalle quattro inchieste ministeriali. Ma intanto da quando fu solennemente annunziata dal giornale, allora e credo anche ora per lo meno ufficioso, la Tribuna, la pubblicazione dell'inchiesta o delle inchieste non si è fatto ancora nulla. E badate che soltanto questa pubblicazione potrebbe attestare come si sono svolti i fatti e come la responsabilità ricada sulle autorità politiche, il prefetto di Napoli, il sottoprefetto di Castellammare, il Consiglio comunale ed in ispecie la Giunta municipale di Torre Annunziata, in modo principalissimo poi del corpo delle guardie municipali di quel Comune, come c’è venuto a dire l'onorevole sotto-segretario di Stato. Si è sciolto il corpo delle guardie municipali; ma è questo forse provvedimento sufficiente? Ma che cosa fa l'autorità giudiziaria (e qui mi rivolgo all'onorevole ministro di grazia e giustizia che da buon sottosegretario di Stato per l'interno ha fatto molta di questa pratica e mi ascolta con attenzione) che cosa fa essa contro gli assassini?

 (Commenti).

Perchè è inutile ricorrere alle solite pagliacciate.

(Interruzioni — Rumori).

 Presidente.    Onorevole Todeschini, che parole sono queste...

(Interruzioni dalla tribuna della stampa).

 Todeschini.   Prego lei signor presidente di provvedere, perchè è tempo di finirla con la tribuna della stampa: i giornalisti facciano essi il loro dovere di giornalisti e lascino a noi di fare il nostro.

(Rumori — Interruzioni •— Apostrofi).

Presidente.    Onorevole Todeschini, io la richiamo all'ordine e non posso permettere che Ella faccia apostrofi.

Todeschini.  Io sono presente a me stesso ed è inutile che Ella agiti il campanello.

{Rumori anche dalle tribune)...

Presidente.      Facciano silenzio tutti ...

Ciccotti. {Rivolto alla tribuna della stampa). Non è permesso questo sistema..

{Interruzioni dalla tribuna della stampa).

Presidente.       Invito le tribune a far silenzio; se no, io le farò sgombrare immediatamente, perchè è tempo di finirla con questi eccessi.

Il giorno dopo l’Avanti pubblicò questo breve ma significativo articolo d’accusa.

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