Una drammatica seduta della Camera dei Deputati del 5 dicembre
1903, riguardante i dolorosi e tremendi fatti di Ponte de Rosa a Torre
Annunziata.
L’eccidio che causò morti e feriti tra i poveri contadini
rimase per molti mesi al centro del dibattito politico tra le opposte fazioni
nell’intero Paese.
In quella seduta, l’On. Todeschini attaccò molto duramente l’operato
del Governo nei giorni seguenti il sanguinoso 31 agosto e, in generale, criticò
aspramente l’operato delle inchieste che non portarono a nulla di fatto
nonostante i fatti acclarati.
Ecco un breve passaggio di quella seduta e lo scontro con il
Presidente.
Todeschini, Lo dico
perchè lo so che i feriti sono in carcere; so che dall’ ospedale furono
trasportati in carcere e chi ha ordinato il fuoco, chi ha ucciso e ferito
passeggia liberamente. Questa è la realtà dei fatti, e quando l'onorevole
sotto-segretario di Stato ha detto: noi e i nostri predecessori abbiamo preso
tutti i provvedimenti amministrativi, io credo che abbia voluto soddisfare il
suo buon intendimento, ma non abbia soprattutto detto quello che era doveroso
di dire. Provvedimenti amministrativi! Vediamo quali. Il solito Battirelli : il
delegato di pubblica sicurezza esonerato dall'impiego. Ma la causa principale,
colui al quale si erano rivolti i coloni di Torre Annunziata, colui al quale i
coloni di Torre Annunziata avevano esposto, a varie riprese e con Commissioni
speciali, lo stato delle cose, cioè, il sotto-prefetto di Castellammare? E il
prefetto di Napoli? Questo veramente è ministro degli esteri. Il prefetto di
Napoli attese l'ufficio di ministro degli esteri e lasciò che il sotto-prefetto
di Castellammare lasciasse che le cose andassero come sono andate, fino a quel
tragico avvenimento. Provvedimenti amministrativi! Oltre quello che dice il
sottosegretario di Stato, noi non possiamo andare, perchè la cosa sta in mano
della autorità giudiziaria! Io ho avuta la illusione che in materia così grave
dovesse rispondere il ministro dell'interno se non fosse altro per prendere in contradizione
certe dichiarazioni. Altre volte si è detto da quel banco: noi non possiamo far
più niente perchè le cose sono in mano dell'autorità giudiziaria. Orbene, qui
abbiamo cinque morti e una ventina di feriti, come è dimostrato dalla nostra
inchiesta ed anche dalle quattro inchieste ministeriali. Ma intanto da quando
fu solennemente annunziata dal giornale, allora e credo anche ora per lo meno
ufficioso, la Tribuna, la pubblicazione dell'inchiesta o delle inchieste non si
è fatto ancora nulla. E badate che soltanto questa pubblicazione potrebbe
attestare come si sono svolti i fatti e come la responsabilità ricada sulle
autorità politiche, il prefetto di Napoli, il sottoprefetto di Castellammare,
il Consiglio comunale ed in ispecie la Giunta municipale di Torre Annunziata,
in modo principalissimo poi del corpo delle guardie municipali di quel Comune,
come c’è venuto a dire l'onorevole sotto-segretario di Stato. Si è sciolto il
corpo delle guardie municipali; ma è questo forse provvedimento sufficiente? Ma
che cosa fa l'autorità giudiziaria (e qui mi rivolgo all'onorevole ministro di
grazia e giustizia che da buon sottosegretario di Stato per l'interno ha fatto
molta di questa pratica e mi ascolta con attenzione) che cosa fa essa contro
gli assassini?
(Commenti).
Perchè è inutile
ricorrere alle solite pagliacciate.
(Interruzioni —
Rumori).
Presidente.
Onorevole Todeschini, che parole
sono queste...
(Interruzioni dalla
tribuna della stampa).
Todeschini. Prego lei signor presidente di provvedere,
perchè è tempo di finirla con la tribuna della stampa: i giornalisti facciano
essi il loro dovere di giornalisti e lascino a noi di fare il nostro.
(Rumori —
Interruzioni •— Apostrofi).
Presidente. Onorevole Todeschini, io la richiamo
all'ordine e non posso permettere che Ella faccia apostrofi.
Todeschini. Io
sono presente a me stesso ed è inutile che Ella agiti il campanello.
{Rumori anche dalle
tribune)...
Presidente. Facciano silenzio tutti ...
Ciccotti. {Rivolto
alla tribuna della stampa). Non è permesso questo sistema..
{Interruzioni dalla
tribuna della stampa).
Presidente. Invito le tribune a far silenzio; se no,
io le farò sgombrare immediatamente, perchè è tempo di finirla con questi
eccessi.
Il giorno dopo l’Avanti pubblicò questo breve ma
significativo articolo d’accusa.
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