Gli incidenti iniziarono verso sera quando dei giovani
appartenenti all’area di sinistra si scontrarono con un folto gruppo di appartenenti
all’estrema destra.
I neofascisti quella sera vollero sfidare i rossi quando
iniziarono una marcia tra il centro cittadino inneggiando alla Polonia e alla
Spagna del dittatore Franco.
Il gruppo arrivò fin sopra corso Vittorio Emanuele e,
fermandosi davanti alla sede del Partito Comunista, continuò nella sua opera di
provocazione.
Nella sede del Partito Comunista si stava svolgendo una
conferenza con personaggi di spessore, ma in un attimo i numerosi compagni
uscirono inneggiando un vero e proprio corpo a corpo con i rivali politici.
Furono talmente tante le botte che si scambiarono i due gruppi
che addirittura in due furono costretti a ricorrere alle cure dei sanitari del
vicino ospedale civile.
I due sfortunati erano Aniello Borrelli della federazione
comunista e Giovanni Gurgone.
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