Con il ritrovamento di scheletri e monete preziose, tutta l’area
archeologica inerente il territorio di Oplonti venne riportato al centro dell’attenzione
scientifica per il grande interesse delle sue scoperte.
Tra i 32 scheletri ritrovati vennero individuati tre
bambini, quattro donne e un uomo con la spada.
Erano persone molto facoltose, considerando le oltre mille
monete di oro argento e bronzo che portarono con loro, e altri 50 monili d’oro.
Per la precisione, si trattava di 150 monete d’oro, in
massima parte con l’effige di “Nero Caeser Augustus”, altre 400 in argento e
circa 600 in bronzo.
Venne confermato che la morte della comunità avvenne a causa
dell’eruzione del 79 d.C.
Anche in questa occasione il lavoro delle ricerche, frutto
di un programma iniziato alcuni mesi prima, aveva dato i frutti sperati.
La direzione delle operazioni era affidata ad Antonio D’Ambrosio,
sotto la supervisione del sovraintendente Baldassarre Conticelli, il quale
espresse la sua grande soddisfazione per i ritrovamenti nell’incontro con la
stampa per illustrare i particolari della scoperta.
Nel marzo del 2016 venne allestita una mostra straordinaria
a Palazzo Criscuolo dal titolo “A picco sul mare” con grande successo di
pubblico.
Anche Torre Annunziata, finalmente, ebbe l’occasione di mettere
in vetrina parte del suo tesoro.
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