Se dovessi fare una classifica delle cause di mortalità a Torre
Annunziata sicuramente tra i primissimi posti ci sarebbero i crolli delle case
e palazzi e i disastri dovuti ai fuochi d’artificio.
La costruzione di fuochi nell’ambito casalingo è una di
quelle abitudini piu’ stupide e pericolose che siamo riusciti, nostro malgrado,
a tramandare nel corso dei decenni scorsi, nonostante le sciagure in cui sono morte decine e decine di persone, tra responsabili e innocenti cittadini.
Ma perché nel secolo scorso, e anche qualche anno prima, si diffuse
questa pratica che definire pericolosa è dir poco?
Potremmo farci tante di quelle domande ma lasciamo stare perché
sicuramente rimarrebbero senza risposta, ma un’altra cosa dobbiamo dirla.
In questa tragedia ricordata oggi e datata 1883, morirono
due persone, Vincenzo Izzo e Salvatore Esposito.
Appena due anni prima, ottobre del 1881, un’altra strage di
fuochi costò la vita a due persone e i morti si fermarono solo a due per il
coraggioso intervento del carabiniere Giuseppe Gabellini che riuscì a salvare
cinque persone da morte certa.
Ebbene, l’esplosione del 1881 si verificò proprio in casa
degli Izzo e causarono la morte di una ragazza e il suo fratellino!
Di questa eroica storia dell’eroe Gabellini pubblicammo il
post nel blog Torresi Memorie nel 2011, vi ripropongo il link.
Fortunatamente, questa pratica incresciosa e altamente
pericolosa è sfumata nel corso degli anni nella nostra città.
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