martedì 25 settembre 2018

1883, 26 settembre- Ritorna l'incubo dei fuochi per gli Izzo.


Se dovessi fare una classifica delle cause di mortalità a Torre Annunziata sicuramente tra i primissimi posti ci sarebbero i crolli delle case e palazzi e i disastri dovuti ai fuochi d’artificio.

La costruzione di fuochi nell’ambito casalingo è una di quelle abitudini piu’ stupide e pericolose che siamo riusciti, nostro malgrado, a tramandare nel corso dei decenni scorsi, nonostante le sciagure in cui sono morte decine e decine di persone, tra responsabili e innocenti cittadini.

Ma perché nel secolo scorso, e anche qualche anno prima, si diffuse questa pratica che definire pericolosa è dir poco?

Potremmo farci tante di quelle domande ma lasciamo stare perché sicuramente rimarrebbero senza risposta, ma un’altra cosa dobbiamo dirla.

In questa tragedia ricordata oggi e datata 1883, morirono due persone, Vincenzo Izzo e Salvatore Esposito.

Appena due anni prima, ottobre del 1881, un’altra strage di fuochi costò la vita a due persone e i morti si fermarono solo a due per il coraggioso intervento del carabiniere Giuseppe Gabellini che riuscì a salvare cinque persone da morte certa.

Ebbene, l’esplosione del 1881 si verificò proprio in casa degli Izzo e causarono la morte di una ragazza e il suo fratellino!

Di questa eroica storia dell’eroe Gabellini pubblicammo il post nel blog Torresi Memorie nel 2011, vi ripropongo il link.

Fortunatamente, questa pratica incresciosa e altamente pericolosa è sfumata nel corso degli anni nella nostra città.


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