ACCADDE IL …
24 settembre 1931-
Morire per il crollo di un palazzo, della casa, o di un
semplice muro è, da sempre, una delle possibili cause di morte piu' probabili che può capitare a chi abita a
Torre Annunziata.
Non da oggi oppure da ieri.
Da sempre è stato cosi.
Me lo raccontano decine di articoli di giornali di tutte le
date, dall’inizio del secolo scorso a oggi.
Forse perché l’improvviso benessere nel secolo scorso dovuto al boom dell’arte
bianca ha trasformato questa città in un agglomerato urbano con poche regole
certe.
Oppure perché, talvolta, si è chiuso un occhio, da parte di chi doveva controllare, davanti alle
richieste di permessi, licenze e certificati per eseguire delicati lavori .
E, spesso, tanti di quei lavori si sono eseguiti con scarsa
professionalità.
Oppure, forse, per tutto queste cause messe assieme.
O, addirittura come in questo caso in cui si narra il
ricordo di oggi, la presenza di abitazioni, evidentemente non stabili,
posizionate lungo il percorso dell’asse ferroviario, a ridosso dei binari, ne ha favorito il collasso.
Ricordo, da piccolo, nell’abitazione del palazzo in via Mulini
Idraulici in cui abitavo quando ero a Torre, il continuo tremolio del pavimento
al passaggio del treno che metteva tutti noi in forte agitazione.
Sono trascorsi quarant’anni da allora ma quei movimenti
sussultori li ricordo ancora.
Come ricordo quanto può far male perdere dei propri cari
sotto un ammasso di pietre, come successe per i miei zii tanti anni fa.
Per questo oggi ho voluto ricordare la povera Maria, vittima
di un crollo come tanti, come troppi, a Torre Annunziata.
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