martedì 11 settembre 2018

1906, 12 settembre- Tra la furia del mare, per salvare il figlio-La morte di Ernesto Cesaro.


Cosa potrei aggiungere, oltre quello che è già stato scritto con fiumi di parole, sulla figura di Ernesto Cesaro? 

Il mio ricordo vuole solo essere un omaggio alla figura di padre al piu’ grande genio della nostra città, sicuramente tra le menti piu’ brillanti al mondo tra la fine del 1800 e all’inizio del 1900.

Tralasciando gli innumerevoli premi, cattedre e concorsi vinti in Italia e nel mondo, ricordiamo Ernesto Cesaro per quello che era anche fuori dalle scuole e accademie.

Un padre esemplare.

Anche la sua morte, avvenuta sulla spiaggia di Torre Annunziata in quel terribile 12 settembre del 1906, ci racconta la grandezza dell’uomo che, sprezzante del pericolo, nell'atto di lanciarsi tra le onde del mare agitato appena ebbe udito le urla di aiuto del figlio diciassettenne Manlio, nonostante non sapesse nuotare bene, scivolò e battè la testa contro un palo della palafitta, annegando.

Vennero estratti entrambi cadaveri, riportati a galla da alcuni giovani soccorritori, tra lo sgomento della signora Angiola, moglie e madre dei due sventurati. 






Anche in quella ultima, disperata azione di generosità, Ernesto Cesaro evidenziò la grandezza del suo animo e del suo spirito che lo resero immortale finanche alle future generazioni.



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