Purtroppo non sono bravo a raccontare storie e fatterelli come i miei
amici che lo fanno, tra l'altro, anche in modo eccelso.
La mia passione è ricercare; trovare e condividere tutte le
notizie, dalla curiosa alla clamorosa, da quella assurda a quella di cronaca,
che riguardano Torre Annunziata, nella speranza che possano piacere e incuriosirvi.
Quella che vi propongo questa sera riguarda un articolo del
23 maggio 1907 tratto dal giornale socialista "Avanti!", sempre abbastanza
critico con gli atteggiamenti e i modi che riguardavano preti e chiese e , in generale il mondo cattolico.
Il racconto del corsivista prende di mira addirittura la nostra Madonna, ironizzando sull'accaduto a causa della strana usanza utilizzata in occasione di chissà quale festa.
Curiosissima la storia dell’estrazione per abbinare mariti alle
fanciulle, non ne avevo mai sentito parlare e non ne ho capito neanche il
meccanismo, nonostante la spiegazione nell’articolo.
Chiedo a voi, amici, se avevate sentito parlare del "maritaggio ad estrazione" e, nel caso, farci luce.
Causa scarsa leggibilità degli articoli, vi ho trascritto il
tutto per agevolarvi la lettura.
“La madonna… ripiglia marito!
Questa la trovo sulla Scintilla di Napoli.
Martedì scorso 19 aprile vennero estratti a Torre Annunziata
quindici maritaggi per le fanciulle torresi e… caso inaudito! … fra le concorrenti il signor Pasquale
Altieri lesse il prima linea il …nome della Vergine SS. Della Neve!
Stupore dei presenti e commenti infiniti per tutto il paese!
Il parroco chiarì la cosa adducendo che la Madonna della
Neve aveva espresso il desiderio di essere annoverata fra le zitelle torresi e
quindi nessuna meglio di lei aveva diritto ad uno dei maritaggi da estrarsi e
che senza discussione il primo estratto doveva essere ad essa assegnato.
E così fu!
La Scintilla invoca il procuratore del re, perché trattasi
di cento lire sottratte alle concorrenti di carne ed ossa; ma io, senza entrare
nella questione giudiziaria, mi preoccupo delle conseguenze di questo primo
atto della Madonna della Neve.
Essa dunque piglia marito, e – immagino- partorirà fra nove
mesi quel Gesu’ che ha già partorito in altra circostanza.
Dopo la dote alla madre, verrà per diritto, il badatico al figlio,
che concorrerà, come figlio di padre ignoto, ad un posticino nel locale
istituto della maternità.
Fatto grandicello, concorrerà ad un posto in un collegio
nazionale, e piu’ tardi ad una borsa di studio.
C’è caso di vedere un bel giorno nominato- con lo stesso
sistema- il signor avv. Gesu’ Cristo ad un posto di segretario di prefettura; e
finalmente andrà in pensione a spese dello Stato.
Naturalmente il tutore, ed amministratore dei redditi del
figlio, sarà sempre – come per la madre- il parroco di Torre Annunziata. "
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