domenica 27 maggio 2018

28 maggio 1901- La rivincita di Giuseppe Avallone, il sindaco!


 28 maggio 1901-
Giuseppe Avallone


Lo arrestarono la mattina del 19 ottobre del 1896 perché non si era presentato ai giudici che lo avevano chiamato a rispondere.

Giuseppe Avallone si rifiutò e, anzi, mandò a dire che non poteva rispondere di cose di cui non era al corrente e che se reati furono commessi si doveva procedere contro gli addetti comunali, non certo contro di lui che era la massima carica, il sindaco di Torre Annunziata.

Le accuse riguardavano presunti reati commessi negli anni dal 1891 al 1894, in cui era il sindaco, e le sue giunte vennero sciolte due volte.

Il suo successore, il Commissario Calvino, preparò le accuse che andavano dalla truffa, al peculato e al falso, coinvolgendo quasi tutti i componenti dell’amministrazione, tra cui l’assessore Gambardella, e parecchi impiegati.

Le accuse erano gravi.

Avrebbe intascato illecitamente denaro che aveva in amministrazione per ragione d’ufficio.

Inoltre, in occasione della visita a Torre Annunziata dell’imperatore di Germania e dei Sovrani, avrebbe ricavato alcune centinaia di lire destinate all’evento.

Contestati ancora, altri ammanchi tra i fondi destinati allo spazzamento, al sussidio dei poveri per le feste natalizie, e ultimo, ma forse il capo di accusa piu’ grave, l’appropriazione di quattromila lire ai danni di due signori del nord che avevano investito in buoni obbligazionari.

La causa fu molto lunga data la personalità dell’accusato.

Tra l’altro era imponente anche la caratura degli avvocati difensori di Avallone: un senatore e un deputato del Regno, oltre ad altri!

Nelle sedute delle udienze era presente tanta gente che giungevano, in particolare, da Torre Annunziata per assistere e salutare il loro “sindaco”.

Il 28 maggio del 1901 arrivò il verdetto della Corte d’Assise di Napoli.

Assoluzione piena!

I giurati risposero negativamente a tutte le accuse mosse assolvendo tutti gli imputati e il buon nome dell’amministrazione Avallone di Torre Annunziata!

Quel giorno gli uomini di Torre Annunziata furono dichiarati innocenti, ma chi li avrebbe risarciti dei tanti giorni di carcere in cui furono detenuti ingiustamente?

Chi avrebbe pagato per quegli errori che costrinsero Torre Annunziata a cambiare gestione amministrativa per piu’ volte in pochi anni?

Chi avrebbe dovuto ripagare la dignità e l’onore rubato agli imputati e a tutta la città di Torre Annunziata? 

La Stampa, 30 maggio 1901


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